andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Dopo aver analizzato le possibili soluzioni tra una donazione a me delle restanti quote di un immobile di mio padre (66,66%) e mia sorella (16,66%) ed una vendita delle stesse a compensazione di quanto bonificato dai miei alla sorella negli anni, vorrei capire meglio se la soluzione che ho escogitato per il pagamento può rivelarsi corretta ed inattaccabile.

Sull'atto verrebbe riportato il valore catastale di 85 mila euro, sul quale pagherei le tasse, ed il valore reale di 290 mila euro (valore dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare).

Le quote da liquidare risulterebbero:

- Padre (66,66) Euro 196647
- Sorella (16,66) Euro 49917

La mia idea sarebbe quella di pagare gli importi a rate nel tempo ed averli riaccreditati sul mio conto in modo da poter far fronte così ai pagamenti.

Un contratto con riserva della proprietà potrebbe essere fattibile?
Nello stesso contratto devono essere per forza presenti gli importi e le scadenze delle rate oppure possono essere lasciati alla discrezionalità delle parti?

E soprattutto, evito un accertamento dato che vi è passaggio di denaro e, con questo giochetto, riuscirei ad avere i soldi per pagare l'immobile?

Grazie per avermi letto ed anche per le eventuali risposte, consigli e critiche.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
vorrei capire meglio se la soluzione che ho escogitato per il pagamento può rivelarsi corretta ed inattaccabile.

L'attacco da chi verrebbe?

Non si comprende come tu possa pensare di acquisire la totale proprietà di immobili (beni materiali) facendoti "girare" indietro i soldi dagli stessi che ti vendono le loro quote...senza che qualcuno possa contestare la cosa.
E vorresti persino fare un "contratto" dove si impegnino in tal senso!!!

E soprattutto, evito un accertamento dato che vi è passaggio di denaro e, con questo giochetto, riuscirei ad avere i soldi per pagare l'immobile?

Peccato che un accertamento potrebbero farlo proprio perchè vi deve essere un passaggio di denaro...altrimenti tu devi dimostrare da dove arrivano i tuoi "fondi".

- Padre (66,66) Euro 196647
- Sorella (16,66) Euro 49917

Sbagli i calcoli se il valore da ripartire fosse 290.000 che citi prima.
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il passaggio di denaro ci sarebbe, l'idea sarebbe quella di ricreare i passaggi effettuati da mio padre verso mia sorella per compensare la donazione ed utilizzare gli importi da me ricevuti per pagare a rate l'immobile.
Esempio:
1 maggio - mio padre mi bonifica 50 mila euro (ne rimangono 200 mila euro per bilanciare con mia sorella)
15 maggio - all'atto emetto assegno circolare di 50 mila euro a mio padre come caparra e 50 mila euro a mia sorella
1 giugno - mio padre dopo aver incassato l'assegno mi bonifica 50 mila euro (ne rimangono 150 mila euro per bilanciare con mia sorella)
15 giugno - effettuo un bonifico di 50 mila euro a copertura della seconda rata
1 luglio - mio padre mi bonifica 50 mila euro (ne rimangono 100 mila euro per bilanciare con mia sorella)
15 luglio - effettuo un bonifico di 50 mila euro a copertura della terza rata
1 agosto - mio padre mi bonifica 50 mila euro (ne rimangono 50 mila euro per bilanciare con mia sorella)
15 agosto - effettuo un bonifico di 50 mila euro a copertura della quarta ed ultima rata
1 settembre - mio padre mi bonifica 50 mila euro (salda lo sbilanciamneto con mia sorella e copre l'esborso mio diretto sempre verso mmia sorella).

La realtà sarebbe questa.

Leggo, molte volte, di aiuti economici dati a figli per riacquistare immobili dei genitori. Figli che, deduco, oltre a non avere le disponibilità non sarebbero stati in grado di farvi fronte con i loro stipendi degli ultimi 5 anni.

L'accertamento è automatico anche per loro?

La mia situazione è comunque trasparente.
Pago a rate un immobile con la previsione di essere in grado, per entrate da lavoro o da parte del genitore, di sostenere le scadenze le quali, non dovessero essere sostenute, metterebbero nei casino mio padre che si riprenderebbe la casa ma dovrebbe restituirmi gli importi ricevuti (che poi ha rigirato a me come donazione...).

Dal mio punto di vista la situazione è fragile ma dovrebbe reggere, questa è una vendita reale e non simulata.

C'è da capire sempre se l'Agenzia delle Entrate potrebbe intervenire sulla mia situazione patrimoniale la quale, e lo ripeto, pur non avendo un reddito adeguato ho la fortuna di avere conti in banca sufficienti.
 

griz

Membro Storico
Professionista
secondome l'Agenzia delle Entrate è soddisfatta quando paghi le tasse, tutto il resto è un problema privato tra di voi, chi potrebbe contestare la vendita è un soggetto che con l'operazione vede lesi i suoi diritti.
Non è obbligatorio vendere a prezzo di mercato, è obbligatorio pagare le tasse sul valore giusto
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dal mio punto di vista la situazione è fragile ma dovrebbe reggere, questa è una vendita reale e non simulata.

All'Agenzia delle Entrate non interessa se tu hai soldi (leciti) in banca...ma che tu non evada certe imposte.

Se ti veniseero ritornate le quote/rate che tu paghi...si determinerebbe una "donazione" al pari di quelle ricevute da tua sorella...ma non regolarizzate.
Bisognerebbe ben valutare il totale che si determina specie se supera le franchigie di esenzione.
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao Dimaraz e grazie per il tuo contributo.

Se ti veniseero ritornate le quote/rate che tu paghi...si determinerebbe una "donazione" al pari di quelle ricevute da tua sorella...ma non regolarizzate.
Bisognerebbe ben valutare il totale che si determina specie se supera le franchigie di esenzione.

Infatti lo scopo è quello di bilanciare le donazioni fatte a mia sorella per un totale di 250 mila euro effettuate fino a 3 anni fa.

Che cosa vuol dire donazioni
non regolarizzate
?
Le franchigie non sono sempre di 1 milione di euro verso i figli?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Le franchigie (attuali) sono di 1 milione di Euro (complessivi).
Non "regolarizzate" significa fatte senza registrare alcun atto (previsto per gli importi rilevanti)
 
O

Ollj

Ospite
Dopo aver analizzato le possibili soluzioni tra una donazione a me delle restanti quote di un immobile di mio padre (66,66%) e mia sorella (16,66%) ed una vendita delle stesse a compensazione di quanto bonificato dai miei alla sorella negli anni,
Quale l'intento di tutto ciò?
Forse quello di consentire ai genitori una distribuzione paritetica delle risorse tra i figli?
Fosse così, dato che vi è tracciabilità della donazione (si parla di bonifico somme), farei fare un testamento a favore del figlio maschio in modo tale da attribuirgli quota maggiore d'eredità e sino a compensazione di quanto già anticipato alla figlia: non vi sarà lesione di legittima alcuna, nè obbligo di tassazione (se < € 1.000.000,00).
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Confido che non riesco a capirci molto.
Se all'Agenzia delle Entrate interessa che io abbia i soldi per fare l'acquisto come può attaccarmi se pago a rate con importi bassi, alla mia portata?
Ma che necessità c'è di fare testamento se mio padre mi bonifica la stessa cifra data a mia sorella? Nessuno dei figli verrebbe leso...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Le franchigie (attuali) sono di 1 milione di Euro (complessivi).
La franchigia per il coniuge e i parenti in linea retta è di 1.000.000 di euro per ciascun erede (1.500.000 euro, se l'erede è una persona portatrice di handicap grave, riconosciuta tale ai sensi della legge n. 104/1992).
 

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