Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Gran parte dei condomini costruiti negli anni scorsi presentano impianti di riscaldamento concepiti secondo regole datate ed obsolete. Questi edifici presentano impianti comuni di riscaldamento verticale a colonne montanti; sono stati costruiti in un periodo in cui di crisi energetica non si parlava; sono edifici il cui riscaldamento e’ sbilanciato: ai piani alti gli occupanti hanno freddo; ai piani bassi ed intermedi, aprono le finestre.

L’impiego di valvole termostatiche abbinate a contabilizzatori di calore risolve questo problema perché se i piani bassi e medi prelevano meno calore ci sarà maggiore disponibilità per i piani alti senza spendere per potenziare la caldaia ; in aggiunta si incoraggia il risparmio in quanto la spesa totale del riscaldamento si ripartisce per il 30% (quota fissa) su tutti ed il resto in proporzione alle calorie prelevate da ognuno. Si applica l’equo concetto: “ meno consumo, meno pago”

In Nazioni avanzate come Germania, Austria, Paesi del Nord Europa sono obbligatori da 10 anni, ormai collaudati e, secondo tecniche di elevata precisione. Anche nella ricca Svizzera, sfarzose Banche ed uffici Pubblici adottano questo sistema. In Italia tale sistema stenta ad attecchire per ignoranza. Insomma i ricchi svizzeri prestano attenzione al risparmio, le persone comuni invece tendono a “fare gli americani”. I ricchi salvaguardano e sostengono il valore del loro immobile (mantenendo la classe energetica alta) ; gli altri invece scialacquano aprendo le finestre preferendo assistere alla graduale svalutazione del loro l’immobile che finirà in classe bassa con deprezzamento del 30-40% rispetto ai valori di qualche anno fa.

Fra l'altro è certo per mille e piu' ragioni che il sistema di riscaldamento centralizzato con contabilizzazione del calore è piu' conveniente rispetto all'impianto autonomo. A comprova la Regione Piemonte autorizza le nuove costruzioni solo se munite di impinato centralizzato e contabilizzazione.

Il posizionamento di valvole e contabilizzatori viene eseguito in un paio d’ore senza rompere o sporcare; Il conta calorie viene sigillato per evitare manomissioni; sul display il condomino può giornalmente monitorare i suoi consumi e verificare a posteriori il corretto addebito ; la rilevazione viene fatta “via radio” senza bisogno che il letturista entri in casa.

E’ statisticamente provato che sollecitando l’interesse (meno consumo, meno pago) il risparmio della spesa di riscaldamento si attesta attorno al 20%-30%, e piu’ se trattasi di seconde case; Il ragionamento è semplice: “ se mi assento per fare spese ruoterò il termostato applicato sulla valvola su valori bassi. Stessa cosa quando vado in vacanza a Natale o se mi assento per il fine settimana, oppure se sono assente tutto il giorno per motivi di lavoro ; se invece resterò in casa avrò cura, durante il giorno di abbassare la temperatura nelle camere da letto, e viceversa durante il riposo notturno."

Le ditte fornitrici migliori sono quelle Tedesche (Techem, Simens, etc.) in quanto, come detto, in Germania (ed in Austria) da un decennio vige l’obbligo di posizionamento di queste apparecchiature e pertanto le società fornitrici hanno rodato il sistema e maturata esperienza.

La contabilizzazione del calore consiste in un sistema tecnologico, come detto ampliamente utilizzato (in Svizzera, Germania, Austria,Pesi del Nord Europa) nei condomini con impianto di riscaldamento centralizzato permette di regolare autonomamente la temperatura in ogni unità immobiliare e suddividere le spese in proporzione a quanto ciascuno consuma. In questo modo si ottiene un risparmio sul consumo di combustibile compreso tra il 20% e il 30% l'anno.

L'intervento è possibile anche negli edifici di vecchia costruzione, con un costo complessivo che si aggira sul migliaio di euro per unità immobiliare ed è proporzionale al numero di termosifoni.

A parere non solo di chi scrive ( ma molti non concordano) per l'installazione è necessaria una delibera condominiale a maggioranza semplifice che deliberi congiuntamente l'installazione e l'adozione in tutto il condominio ; visto che il quorum per il regolare svolgimento dell' assemblea condominiale per tale genere di intervento è pari a 333,333 millesimi, viste le utlime norme in materia la delibera è sufficiente che la spesa sia approvata con una maggiornza semplice dei soli millesimi (a prescindere dalle "teste") pari a 167 millesimi. La delibera non impugnata entro 30 giorni, diviene esecutiva

La Termoregolazione
Su tutti i corpi radianti si installa una valvola termostatica graduata e ruotabile che permette la regolazione della temperatura ambiente. La valvola raffredda il termosifone qualora l’ambiente abbia raggiunto la temperatura programmata e lo riscalda di nuovo quando necessario. Nel complesso del condominio questo meccanismo diminuisce la quantità di acqua in circolazione nell'impianto, diminuendo l'attività della caldaia e determinando il risparmio energetico (in modo analogo ad una pentola da cucina che si scalda prima quando è riempita a metà).

La contabilizzazione
Su tutti i corpi radianti viene installato un contatore di calore elettronico che consente di rilevare il consumo di ogni termosifone. L'installazione è molto semplice e l'intervento, pur necessitando di tecnici specializzati, è veloce e non necessita di lavori di muratura o cablaggi. Negli impianti di ultima generazione i contabilizzatori hanno al loro interno una radio trasmittente che ne permette la lettura anche dall'esterno dell'unità immobiliare.

L'adeguamento della centrale termica
Per regolare le variazioni di pressione dovute all'apertura e alla chiusura delle valvole termostatiche ed evitare conseguenti sibili e rumori che si manifestano in alcuni casi, è consigliabile l'installazione in centrale termica di una pompa a pressione variabile. In alternativa, per gli impianti più piccoli, è sufficiente l'installazione di una valvola di sovrapressione.

La ripartizione delle spese
Al termine della stagione le spese condominiali di riscaldamento sono ripartite tra le unità immobiliari in proporzione alle letture dei contatori di calore. Una parte minoritaria della spesa, a discrezione del condominio ( in genere il 30%), continua ad essere suddivisa secondo i millesimali generali , a compensazione dei costi comuni e delle dispersioni di calore dell'impianto di riscaldamento.

Detrazione Fiscale e finanziamento
La spesa puo' beneficiare della detrazione fiscale del 36% da vantare nel modello 730 o Unico.
L' amministratore condominiale intelligente potrebbe concordare con una Banca Popolare un prestito a tassi contenuti a favore dei meno abienti da rimborsare in misura pari al risparmio presunto.
Se per esempio la spesa dell'anziano si attesta sui 1000 euro annui e con le valvole si ridurrà a 700. significa che l'anziano senza sforzo potrà disporre di 300 euro annui per rimborsare un piccolo prestito bancario negoziato ad un tasso favorevole. Finito di pagare il piccolo prestito senza scossoni ai propri ritmi di spesa, fruirà costantemente del risparmio di 300 euro. Inoltre se per bisogno vorrà vendere troverà piu' facilmente dei compratori.
 

carlor

Nuovo Iscritto
Mi permetto di rilevare che nell'articolo di Ennio Alessandro Rossi in oggetto non sono state citate le fonti dei dati tecnici riportati nell'articolo, nè una bibliografia. Ritengo necessarie entrambe, perché altrimenti l'articolo appare un messaggio pubblicitario (non c'è equilibrio tra luci ed ombre del sistema!).

Grazie. Saluti ed auguri.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Nessuna pubblicità. Non sono un agente di commercio . Quanto riferito è frutto di esperienza personale; avendo subito il problema di tanta insensibilità sull'argomento in prima persona ho per questo approfondito vari articolo su internet consultabili clikkando "valvole termostatiche e contacalorie". Ho raccolto testimonianze inoltre di vari conoscenti. Oltre tutto l'argomento è sponsorizzato da varie Regioni fra cui spiccano la Regione Piemonte e Regione Lombardia. Lo stesso testo è stato inviato a questa ultima (debitamente riscontrato ed apprezzato dai funzionari) e sarà una coincidenza ma dopo qualche mese è stata emanata una norma che in caso di ristrutturazione integrale viene dato assenso solo se si dispongono di congegni simili
Se di sponsorizzazione si vuole trattare stà nel desiderio di propagandare metodologie di risparmio energetico è sà iddio quanta "durezza di cervelli" bisogna ammorbidire
e sensibilizzare. Cordialità
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
OTTIMO ARTICOLO ENNIO!
E' un po che latito ma sono impegnato in un concorso. Quell oche dici è ineccepibile.
Quando si ristrutura la caldaia centralizzata sarebbe anche da valutare eventuale applicazione di un sistema di cogenerazione... perchè solo bruciare gas e non utilizzarlo anche per produrre energia ( sempre da fonte non rinnovabile) C'è esperienza in Germania ( tra l'altro pubblicizzata da Report su Rai tre la scorsa settimana. che fa sistema tra Wolksvagen che Ha preso l'idea fiat del vecchio totem e corretto la rotta e azienda energetica che metter in rete l'energia così prodotta e che serve a bilanciare i picchi dell'energia alternativa. Poi lo sfruttamento del biogas sarebbe un ulteriore fonte ma sicuramente con investimenti diversi.
 

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