monia74

Nuovo Iscritto
Buon giorno vorrei sapere se conoscete un modo celere per poter prelevare dei soldi (per pagare arretrati di affitto) da un c/c cointestato a firme congiunte essendo il secondo intestatario (il mio ex marito) in stato di arresto per 8 anni totali, vi premetto pero' che io non posso andare a trovarlo e parlargli dei problemi che stiamo attraversando la nostra bimba ed io anche perchè lui non ci farebbe mai un favore grazie mille a coloro che mi danno delle risposte ahhhhhhhhh dimenticavo l'affitto devo pagarlo entro e non oltre il 15 corrente mese:confuso::triste:
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Credo che la cosa migliore sia andare in banca, parlare col direttore della filiale e trovare la soluzione migliore per te.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
il suggerimento di andare in banca è ottimo anche perchè di solito nel contratto di conto corrente ci sono claudsole, che nessuno di norma legge, che prevedono la impossibilità di uno dei cointestatari di non poter agire. La via più sicura, ma più lunga ( e ci si dovrebbe mettere in mano ad un avvocato, magari segnalato dalla banca) è quello di procedere alla separazione dei beni fra coniugi includendo il conto corrente. aggiungo che se il conto come immagino è stato aperto in epoche migliori e se il prelievo serve per pagare l affitto dovrebbe essere non impossibilie provvedere per la banca che peò sarà obbligta ad informare l altro cointestario cose che apparentemente l interessata non vuole fare.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
aggiungo una considerazione che potrebbe essere utile rappresentare a quei centri di assistenza ( lo stesso comune) cioè che c'è una bimba minorenne di mezzo che puo' essere scaraventata in strada con la madre per un affitto non pagato
 
A

AlbertoF

Ospite
Sul c/c cointestato non esistono scappatoie o alternative diverse da come è stato inizialmente e volutamente impostato. La banca non può fare niente senza la firma congiunta dei due intestatari.
L'unica alternativa,secondo me, visto che il marito risulta detenuto e quindi anche privo di poteri civili e di patria potestà e che esiste anche un minore sarebbe quello di rivolgersi al tribunale dei minori o al giudice tutelare per vedere se legalmente fosse possibile trovare una alternativa per ll normale utilizzo del c/c anche nell'interesse sopratutto del minore,notificando poi la sentenza alla banca per annotare l'avvenuta modifica.
Ciao
 

monia74

Nuovo Iscritto
grazie a tutti siete gentili:applauso: per quanto riguarda il giudice tutelare di como già fatto ma la sua risp (autogiurisprudenza) è stata che la cosa non è di sua competenza manca poco piu' di una sett ho una paura terribile
:confuso:
 

zanclag

Membro Attivo
Proprietario Casa
Credo che il giudice tutelare non abbia capito bene il problema. E' il giudice che autorizza un terzo a compiere operazioni (comprese quelle bancarie) negli interessi del minore. Una persona in regime di detenzione perde i diritti civili.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
sarebbe utile conoscere in che regime sei sposata ( comunione o separazione beni) quando e da chi stato firmato il contratto d affitto( se c è e se è registrato)
 

monia74

Nuovo Iscritto
cari ormai ho perso l'ottimismo credenza e tutto ora provero' ad avere un appuntamento con il giudice ma sono già pronta al peggio questa è la giustizia italiana vorrei urlare a tutti quelli che dicono DONNE DENUNCIATE NON SUBITE io lo ho fatto dal 2005 lo hanno arrestato a gennaio e ancora ne pago le conseguenze scusate ma oggi proprio non ho fiducia in nessuno:triste:
 

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