Scoiattolina88

Nuovo Iscritto
Conduttore
Buonasera,
A parte il titolo infelice, ma non me ne venivano in mente altri,vorrei sapere come posso fare per uscire da questa situazione piuttosto infelice.
Al mio compagno ed a suo fratello è stata lasciata anni fa in eredità,dalla madre, una casa piuttosto grande suddivisa in due unità abitative che però son legate da unici contatori.
Il fratello, che risiede in un altra regione,ebbe la brillante idea di invitare il padre, che nel frattempo si era risposato con una donna con figli, a vivere nella casa padronale mentre il mio compagno si era spostato nella seconda unità abitativa,più piccola. Passarono gli anni, incontró me e decidemmo di vivere insieme in questa casa. Purtroppo i rapporti con i suoceri sono pessimi e questo sta danneggiando la nostra storia così il mio compagno ha deciso di "sfrattare " il padre,ossia invitarlo a vivere altrove anche perché dove stiamo noi è veramente litimitativo se in un futuro decidessimo di costruire una famiglia. Dunque, il punto è questo, per la legge lui può, dando un preavviso di un anno, decidere di mandarli via? C'è bisogno per forza del consenso del fratello possessore dell'altra metà di casa? Il padre potrebbe rifiutarsi di andare via e procedere per azione legale? Preciso che il padre è stato invitato a stare li ma non possiede nessuna percentuale dell'immobile anche perché quando la madre del mio compagno morì, loro erano già divorziati. Inoltre il padre non paga un vero e proprio affitto in regola ma da un obolo,chiamiamolo così, per stare li.
Quando nel 2009 il suocero e compagna vennero a vivere qui si recarono da un avvocato, davanti al quale scrissero un documento privato nel quale vi è scritto che per essere mandati via devono avere un anno di preavviso.
Ma come valore legale,codesto foglio,non ne ha.
Pensavamo di rivolgerci al SUNIA ma non sappiamo..
Grazie a tutti
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi pare una situazione contorta:il padre occupa una casa non sua, ma con il consenso di uno dei comproprietari.
Il tuo compagno abita in via esclusiva una casa che è in comproprietà con il fratello,immagino gratuitamente (visto che non parli di affitto pagato al fratello per la sua quota )
Quando nel 2009 il suocero e compagna vennero a vivere qui si recarono da un avvocato, davanti al quale scrissero un documento privato nel quale vi è scritto che per essere mandati via devono avere un anno di preavviso.
Ma come valore legale,codesto foglio,non ne ha.
Documento scritto e firmato da chi? ovviamente se solo dal padre non ha alcun valore (al massimo è una dichiarazione di intenti) , se anche dal fratello comproprietario dipende da cosa è scritto.
Cosa ne sapete di questo "foglio" ?
Cosa pensa attualmente il fratello della situazione ?
Ne avete parlato ?
Chi paga le bollette dei contatori unici ? Catastalmente sono due immobili o uno solo,anche se fisicamente diviso ?

Inoltre se va via il suocero e andate a vivere nella casa grande dovrete pagare l'affitto al fratello ,per la sua metà,sempre che ,per ripicca per aver mandato via il padre, non decida di andarci a stare anche lui, come è nel suo diritto.

Io ci penserei mille volte,prima di mettere di mezzo Sunia (cosa c'entra), o avvocati.
Purtroppo i rapporti con i suoceri sono pessimi e questo sta danneggiando la nostra storia così il mio compagno ha deciso di "sfrattare " il padre,
Così a naso ,il tuo compagno non ha scelto spontaneamente,ma piuttosto "spintaneamente", su tua pressione. Sbaglio ?
 

Scoiattolina88

Nuovo Iscritto
Conduttore
Allora divido la risposta in punti così vedo di rispondere a tutto.
1.il consenso, nel lontano 2009 era di entrambi i fratelli(il mio compagno un po' meno convinto ma alla fine accettò). Ed il mio compagno non paga nessun affitto in quanto vi risiede come prima casa ed il fratello, il quale risiede ed è sposato in un altra regione, non ha mai voluto lucrare sul fratello. Devo dire che il mio compagno si fa carico di qualsiasi spesa inerente alla casa,in quanto ci abita,come la potatura degli alberi,abbattimento di questi ultimi manutenzione dell'immobile.

2. Al catasto è solo un immobile.dove abitiamo noi è locata come lavanderia anche se raggiunge i 2.70m di altezza ha l'abitabilità. Di questo foglio non se ne ricordava nessuno dei due fratelli, poi una volta rimembrato hanno asserito che davanti ad un giudice aveva il valore di carta igienica.
Ossia nullo. È solo una tutela in quanto hanno diritto ad un anno di preavviso in caso di sfratto. In questo fantomatico anno l'obolo che pagano per usufruire della casa,non un affitto ma una sorta di rimborso spese,viene trattenuto per pagarsi il trasloco.
Le utenze vengono divise per gli abitanti ed ognuno paga una quota,anche questo sbagliato poiché non sappiamo veramente quanto paghiamo di bollette. Tutte le utenze sono a nome del mio compagno,così come la vecchia IMU.

3. Abbiamo provato a parlarne con il fratello il quale si è svincolato dicendo di fare come ci pare, non ne vuole più sapere. Una volta che il mio compagno si sarà liberato del mutuo per la ristrutturazione della casa suddetta si farà un mutuo e comprerà la metà del fratello,divenendo totalmente proprietario dell'immobile.

4. In ogni caso il mio compagno si sta facendo carico di ogni spesa inerente alla casa in modo da non pesare sul fratello.

5. A me di questa casa non mi importa onestamente. Se fosse per me saremmo già andati a vivere altrove,con un affitto,bollette nostre, povertà e fame assicurata. ma il mio compagno non ne vuole sapere. Dice che è casa sua, l'unica cosa che lo lega ancora a sua madre,morta quando lui era bambino e l'unico luogo in cui lui è stato felice. Dunque scrivo io ma facendo le sue veci. Non faccio del pressing o altro. Anche perché è suo padre e la famiglia è uno dei valori a cui tengo di più.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi scuso per aver pensato al pressing da parte tua,ma a parte questo la situazione resta ingarbugliata.
Ripeto che andrebbe letto bene il foglio firmato a suo tempo, poiché non si può firmare qualcosa , e poi decidere che non abbia valore.
Rischiate che al SUNIA vada il suocero,sostenendo che “l’obolo” è un affitto in nero.
Ed il mio compagno non paga nessun affitto in quanto vi risiede come prima casa ed il fratello, il quale risiede ed è sposato in un altra regione, non ha mai voluto lucrare sul fratello.
Questa è una cortesia che fa il fratello, ma allora sarebbe meglio avere un contratto di comodato registrato,per evitare ulteriori incomprensioni in futuro.
Credo che davvero dovreste parlare con un legale, carte alla mano, poiché ufficialmente in questo momento vivete tutti nello stesso immobile e la lavanderia avrà anche l’abitabilita, ma solo come lavanderia.
Il fatto che il fratello se ne lavi le mani è comprensibile (è fin troppo gentile,avendo concesso gratis a tutti di usare la sua metà di casa) ma non aiuta.
Attendiamo risposte e suggerimenti di altri.
 

Scoiattolina88

Nuovo Iscritto
Conduttore
Va la! Non me la prendo per il pressing. Potrebbe sembrare ma io non ho proprio alcun interesse a vivere qui. A parte il sentimento che mi lega al mio compagno.
Ho nominato il SUNIA perché ci è stato consigliato di rivolgerci a quest'ente.
Grazie per aver risposto!
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Nulla da aggiungere a quanto scritto da @Franci63...se non il fatto che la "contribuzione" del padre alle spese di gestione non può essere assimilabile ad un affitto visto che anche costui risiede con un comodato verbale se non scritto visto il documento in cui si è concordato lo "sgombero" (seppur non registrato)
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho nominato il SUNIA perché ci è stato consigliato di rivolgerci a quest'ente.
il Sunia è l'associazione degli affittuari, ma sopratutto degli assegnatari delle case popolari. Penso che esponendo il caso per prima cosa prenderanno le difese dell'affittuario.
tuo suocero, se non versa somme ad entrambi i proprietari, o ad uno solo dei due, gode di un comodato d'uso gratuito verbale. Per allontanarlo bisogna comunicargli per iscritto la data entro la quale deve lasciare l'appartamento. Basta che sia solo uno dei due proprietari a voler interrompere il comodato gratuito per far uscire di casa l'occupante. E' probabile che ci voglia del tempo; per cui prima partite e meglio è.
Se paga una sorta di affitto anche ad uno solo dei proprietari purtroppo si entra in un settore, quello della affittanza, che ha delle regole ben precise per quanto riguarda la durata del contratto. Anche qui prima incominciate le procedure di sfratto per finita locazione e prima questa persona dovrà lasciare la porzione di appartamento che occupa. Tieni presente che la compagna more uxorio di tuo padre, in caso di sua morte ha il diritto di subentrare nel contratto d'affitto fino alla sua scadenza.
Quindi se volete allontanare il padre del tuo compagno, come dicono i bolscevichi, "buistra" che vuol dire "fai veloce".
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
Più che il Sunia (o altro ente) al tuo compagno e al fratello ci vuole un mediatore familiare:innocente:, scusa la franchezza. Si capisce che un fratello non voglia lucrare sull'altro ma si capisce meno che a fronte di una decisione un po' traumatica - mettere fuori di casa un genitore immagino non giovanissimo, dica: "fate vobis, io non ne voglio sapere". Sul piano pratico, la cosa migliore è che i due fratelli vadano da un legale per vedere come muoversi senza essere accusati di aver affittato in nero. Tu e il tuo compagno dovreste regolarizzare la vostra posizione con un contrato di comodato d'uso gratuito registrato, se il fratello non vuole un affitto.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto