soldatino

Membro Junior
Cari amici del forum sono alle prese con un altro dilemma che vi espongo: una casa è posseduta da due coniugi e dai due figli in parti uguali; i due coniugi la abitano e per loro è l'abitazione principale, mentre per i due figli è una seconda casa. Alla morte di uno dei due coniugi il suo 25% va in successione al coniuge superstite e ai due figli. Il coniuge superstite, godendo del diritto reale di abitazione, può accollarsi l'intero onere dell'IMU, come prima casa o, come mi è stato al Comune, ognuno dei tre proprietari dovrà continuare a pagare la tassa secondo le proprie percentuali di proprietà, lasciando al solo coniuge superstite i benefici delle agevolazioni prima casa? E perchè?
Grazie della risposta che mi darete.
 
U

User_29045

Ospite
Risposta: Ognuno dei 3 proprietari dovrà continuare a pagare la tassa secondo le proprie percentuali di proprietà, lasciando al solo coniuge superstite i benefici delle agevolazioni prima casa. Perché? Perché è così! I figli hanno ereditato, quindi pagano la loro quota di IMU.
 

soldatino

Membro Junior
O.K. Grazie Possessore della precisazione e conferma. Allora altra domanda: se i due figli vendono le loro quote (33,33% ciascuno) al loro genitore, a quel punto quest'ultimo diventa proprietario dell'intero immobile come prima casa e, nell'ipotesi abbastanza probabile, di un provvedimento che stabilisca l'esenzione dell'IMU per l'abitazione principale il problema sarebbe risolto per sempre, nel pieno rispetto della legge? E se,ancora, i due figli cedono le loro quote attraverso una donazione, che costa molto meno della vendita, cosa succede il giorno che dovessero ereditare l'intero immobile? Avrebbero i soliti problemi di difficoltà a vendere, pur essendo i soli ed unici eredi? Grazie ancora.
 
U

User_29045

Ospite
se i due figli vendono le loro quote (33,33% ciascuno) al loro genitore, a quel punto quest'ultimo diventa proprietario dell'intero immobile come prima casa e, nell'ipotesi abbastanza probabile, di un provvedimento che stabilisca l'esenzione dell'IMU per l'abitazione principale il problema sarebbe risolto per sempre, nel pieno rispetto della legge?

La risposta è SI', ovvero sia il genitore nella tua FANTASIOSA IPOTESI DI ESENZIONE IMU PRIMA CASA non pagherà l'IMU. Ma torna sul Pianeta Terra: mai e poi mai elimineranno l'IMU per la prima casa!! Ci sono troppi interessi in gioco. E se eliminano l'IMU e introducono l'AMU, che costa il triplo, peggio mi sento!! In Italia spesso fanno così, tolgono una tassa e ne introducono una peggiore. "Quando qualcosa cambia, cambia in peggio!" - diceva mio nonno. E aveva - ahimé - ragione.

E se,ancora, i due figli cedono le loro quote attraverso una donazione, che costa molto meno della vendita, cosa succede il giorno che dovessero ereditare l'intero immobile?

Non è che costi COSI' MOLTO MENO come speri: sempre una botta, è! Chiedi ad almeno due Studi Notarili, e poi mi saprai dire. Se i figli donano al genitore, il genitore non potrà - IN VITA - vendere prima che siano trascorsi 20 anni dal giorno della donazione, nell'ipotesi che i figli restino in vita. Se i figli muoiono entrambi, il genitore non potrà vendere prima che siano trascorsi 10 anni dal giorno della morte dei figli. Nel caso standard in cui il genitore muore prima dei figli, essi ereditano e l'immobile non è soggetto a vincoli a causa della donazione fatta al de cuius quand'era in vita. CORREGGETEMI SE SBAGLIO![DOUBLEPOST=1369897461,1369897347][/DOUBLEPOST]Io eviterei accuratamente le donazioni, perché ci sono rimasto fregato alla grande e ora sono nudo proprietario di una potenziale seconda casa che (quando morirà anche nonna) mi costerà 4000 euro l'anno tra condominio, IMU e utenze, non posso venderla liberamente fino al 2020 perché l'ho ricevuta in donazione da nonno che è deceduto nel 2010.
 

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