Marili

Nuovo Iscritto
Salve, prima di porvi la domanda vorrei riassumere in quattro righe la mia situazione. I miei genitori mi hanno regalato, e conseguentemente intestato, una casale da ristrutturare su cui passerò a breve la residenza. Fra un anno e mezzo io e il mio ragazzo ci sposeremo e abbiamo deciso di ristrutturare il casale. Abbiamo già il progetto pronto e autorizzato e abbiamo scelto la ditta per i lavori. Lui è l'unico che può chiedere un mutuo essendo l'unico che lavora. Inoltre potrebbe godere delle detrazioni sulla ristrutturazione nel caso risultasse o usufruttuario o comodatario, secondo quanto riportato dal sito dell'Agenzia dell'Entrate.
Volevo ora chiedervi: posso dargli il casale in comodato d'uso gratuito? O quale sarebbe nel mio caso la soluzione con meno oneri da sostenere? Quale iter seguire? E l'IMU dovrei pagarlo io o lui?
Scusate l'ignoranza ma mi addentro per la prima volta in questo campo.
Grazie mille in anticipo a chi avrà la cortesia di rispondere
 

markfen

Membro Junior
Professionista
Ciao, cercherò di poter rispondere alle tue domande:
- si gli puoi dare il casale in comodato d'uso; comunque visto che il mutuo lo chiederà lui se non ha ulteriori garanzie, probabilmente l'istituto di credito ti chiederà sicuramente di fargli da garante.
- per l'iter da seguire per le detrazioni ti consiglio di farti consigliare dal tuo commercialista o in alternativa da un patronato.
- nel caso dei contratti di comodato d’uso gratuito, il pagamento dell’IMU spetta al proprietario e l’aliquota prevista sarà quella per gli immobili a disposizione, essendo venuta meno l’assimilazione all’abitazione principale. I Comuni potranno eventualmente prevedere agevolazioni per questa tipologia di abitazioni.
Chiedi al tuo comune
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
nel caso dei contratti di comodato d’uso gratuito, il pagamento dell’IMU spetta al proprietario e l’aliquota prevista sarà quella per gli immobili a disposizione, essendo venuta meno l’assimilazione all’abitazione principale
Marili aveva affermato: "su cui passerò a breve la residenza". Pertanto da quel momento sarà la sua abitazione principale, se la residenza sarà accompagnata dall'iscrizione anagrafica corrispondente, come del resto richiesto dalla legge anagrafica. Sarà la sua abitazione principale a prescindere dall'esistenza di un comodatario.
 

Marili

Nuovo Iscritto
Grazie mille ad entrambi per le risposte. Mi avete sollevato da un gran dubbio! :D
Se posso mi permetto di farvi un'altra domanda.
Vi spiego con tutta franchezza: siamo tutt'ora molto contrari ad accedere a un mutuo per ristrutturazione a causa del lungo iter burocratico per ottenere il denaro richiesto. Per velocizzare i tempi i miei suoceri sono disposti a vendere al mio fututo sposo la loro casa di proprietà, dando a lui i proventi della vendita (ovviamente saremo noi a pagarci le rate del mutuo) permettendoci così di entrare in possesso di una somma di denaro maggiore e in tempi più brevi, in modo tale da sistemarci casa il prima possibile (speriamo entro giugno 2013 per le vantaggiose agevolazioni per la ristrutturazione).
Detto questo volevo chiedervi: in tal caso, il mio futuro marito può prendere in comodato d'uso gratuito casa nostra anche se dovesse risultare proprietario di prima casa di un altro appartamento (nella fattispecie quello dei suoi)?
So che è un pò contorto come ragionamento ma stiamo cercando la soluzione più celere e meno dispendiosa.
Grazie ancora a tutti.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
il mio futuro marito può prendere in comodato d'uso gratuito casa nostra anche se dovesse risultare proprietario di prima casa di un altro appartamento
Il fatto di essere proprietario di un immobile non preclude la possibilità di essere comodatario di un altro immobile.
P.S.: il comodato, per definizione, è un contratto essenzialmente gratuito. Pertanto "comodato" dice già tutto, senza dover aggiungere "gratuito". Se non fosse gratuito... non sarebbe un comodato. Salvo riferirsi a un tipo di comodato oneroso. Come potrebbe essere il caso di concessione di una casa in comodato, con l'onere di rimborsare le spese, oppure di curarne il giardino.
 

Marili

Nuovo Iscritto
Vi riscrivo anche se in ritardo perché nel frattempo ho fatto anche qualche giro da commercialista, banche e agenzia delle entrate. In effetti, mi hanno confermato che il comodato è fattibile e mi hanno dato modulo f23, modello 69 e mi hanno richiesto un contratto di comodato con marche da bollo (14,62 ogni 100 righe). Ora mi tocca stilare il contratto e a tal proposito cercavo sulla rete qualche modello da poter sfruttare ma non ne trovo uno adatto alla mia situazione. Potreste darmi una mano?
In particolare vorrei sottolineare che l'uso dell'immobile non sarebbe proprio "abitativo" visto che lo sto destinando a lui per farsi carico delle spese di ristrutturazione necessarie. Il casale infatti non gode dell'abitabilità (che verrà richiesta a fine lavori) dalla quale è esente essendo una costruzione ante 1967. Dovrei specificarlo?Che altro tipo di uso è previsto dal comodato?
Per ciò che concerne la durata vorrei sottolineare la dissoluzione del contratto di comodato al momento della formazione del nostro nucleo familiare. Infatti da quel momento il mio futuro marito godrà ugualmente delle detrazioni di ristrutturazione essendo io a suo carico, quindi il comodato a quel punto sarebbe del tutto inutile.
Altro consiglio che vi chiedo è questo:
Io passerò la residenza nel casale dopo la prima metà novembre per evitare problemi visto che entro quella data mi spetta fare la scrutinatrice nel comune attuale, poi partirò (nasce mio nipote a Roma) e a metà novembre avrò la discussione di laurea. Il contratto di comodato posso farlo in contemporanea o mi conviene aspettare che venga passata la residenza?
Altra domanda: le utenze (acqua e luce) dovranno passare a nome del mio futuro marito o possono restare a mio nome (lo preferirei) ad esempio specificando nel contratto che sarò io a farmi carico delle utenze?
Ultima domanda: vorrei che il mio futuro marito si sentisse tutelato nel caso di (facciamo corna) eventuale separazione. Devo specificarlo nel contratto di comodato o mi conviene fare una scrittura privata tra me e lui?
Per chi avrà la pazienza di rispondere a tutte queste mie domande non posso che dire Grazie! e sperare di poter ricambiare il favore in qualche modo.
 

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