proiettisaxs

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno,

Vorrei spaere se il comodato d'uso gratuito di un fabbricato con il solo rimborso delle spese di energia e manutenzione su rendiconto effettivo delle bollette e fatture è soggetto a registrazione.

Nel caso positivo è conveniente la cedolare secca (se possibile) o la registrazione normale?

Grazie
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Il comodato gratuito può essere anche verbale.
Meglio comunque preferire sempre la forma scritta registrata (anche se non è obbligatoria la registrazione)
Può sempre servire in futuro in caso di contrasti oppure per agevolazioni fiscali.
La cedolare secca che citi non c'entra niente in quanto è utilizzata per le locazioni, ma se parliamo di comodato gratuito non si tratta certo di locazione a pagamento.
La registrazione sarà normale. Saluti.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Il contratto di comodato è regolato dagli articoli 1803-1812 del Codice Civile.

I contratti di comodato di beni immobili sono soggetti, ai sensi dell’art. 5, comma 4, della Tariffa, Parte I, del D.P.R. n. 131/1986 all’imposta di registro in misura fissa, pari ad euro 168,00. La registrazione di tali contratti, ai sensi dell’art. 13, comma 1, del D.P.R. n. 131/1986, deve avvenire entro venti giorni dalla loro stipula, indipendentemente dalla forma in cui sono stati redatti (atto pubblico, scrittura privata autenticata o non autenticata).

I contratti di comodato di beni immobili vengono registrati e bollati in duplice copia: una copia viene trattenuta dall’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per la registrazione, l’altra copia è conservata obbligatoriamente da colui che concede in comodato l’immobile per eventuali verifiche da parte dell’Amministrazione finanziaria.
L’imposta di bollo è fissata nella misura di euro 14,62: una marca da bollo per ogni foglio formato da quattro facciate scritte, per un totale di 100 righe o frazione di esse.

Dunque, è obbligatoria la forma scritta ed è altrettanto obbligatoria la registrazione del contratto.

Inoltre, essendo un contratto essenzialmente gratuito, non produce reddito (tali non sono i rimborsi delle spese).

Non si può applicare la cedolare secca.

Il reddito soggetto a tassazione dell’abitazione concessa in comodato d’uso ad un soggetto diverso da un proprio familiare è pari alla rendita catastale rivalutata del 5% e aumentata di 1/3. Si applica l'aliquota IRPEF del relativo scaglione d'imposta.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Nel 90% dei casi di comodato gratuito si tratta di fabbricati concessi fra parenti stretti, in genere genitori-figli.
Posso assicurare in questo caso il comodato gratuito è sottointeso e di sicuro non registrato.
Comunque nei contratti al di fuori della cerchia familiare, meglio seguire le indicazioni di tovrm.
Saluti.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
I contratti di comodato di beni immobili sono soggetti, ai sensi dell’art. 5, comma 4, della Tariffa, Parte I, del D.P.R. n. 131/1986 all’imposta di registro in misura fissa, pari ad euro 168,00.
L’art. 3, primo comma del D.P.R. n. 131/1986, nell’elencare i contratti verbali da sottoporre a registrazione, non richiama anche il contratto di comodato, per cui i contratti verbali di comodato, sia che abbiano per oggetto beni immobili sia che abbiano per oggetto beni mobili, non sono soggetti all’obbligo della registrazione, tranne nell’ipotesi di enunciazione in altri atti.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Si hai ragione, ho espresso male quello che hai detto anche tu.
Esiste comunque anche la forma scritta e messa nel cassetto senza registrazione.
Grazie comunque.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
L’art. 3, primo comma del D.P.R. n. 131/1986, nell’elencare i contratti verbali da sottoporre a registrazione, non richiama anche il contratto di comodato, per cui i contratti verbali di comodato, sia che abbiano per oggetto beni immobili sia che abbiano per oggetto beni mobili, non sono soggetti all’obbligo della registrazione, tranne nell’ipotesi di enunciazione in altri atti.

L'obbligo della forma scritta per i contratti di comodato di beni immobili discende dall'obbligatorietà dell'assolvimento dell'imposta di registro per tale tipologia di contratto.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
L'obbligo della forma scritta per i contratti di comodato di beni immobili discende dall'obbligatorietà dell'assolvimento dell'imposta di registro per tale tipologia di contratto.
Falso.
L'onere della forma scritta nei contratti previsto dall'art.1350 c.c.non riguarda il comodato immobiliare, anche se di durata ultranovennale, il quale può essere provato per testi e per presunzioni.
 

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