Paoletto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
il nostro condominio è composto da 8 appartamenti ognuno dotato di box ed un locale di 100 mq. L'amministrazione per consuetudine è fatta a rotazione, annuale, tra i condomini. E' stato a suo tempo convenuto di tassarsi di 2,50 € mensili per condomino per pagare il disturbo dell'incombenza. Quindi 2,50 x 9 mensili. E non come tutti fanno per millesimi anche xrchè non vi è un amministratore esterno ed è difficile stabilire un onorario.
Lo scorso anno ho acquistato il locale di 100 mq che apparteneva a un esterno. Con lavori di ristrutturazione svolti con regolare DIA ho unito l'appartamento con il locale a mezzo di scala in legno. Ho anche inviato regolare denuncia all'agenzia del territorio della provincia per diversa distribuzione spazi interni, frazionamento e fusione. Ora il, tutto è accatastao in due subalterni: uno da 164 sup cat e l'altro di 24 sup cat.
Colui che gestisce l'amministrazione pretende che io continui a versare due quote da 2,50: una per appartamento e l'altra per locale. Lui non riconosce la fusione/accorpamento e sostiene che io debba pagare di più perchè ho acquisito un altro immobile. Io invece sostengo che bisogna tornare a pagare 2,50 x 8 mensili perchè 8 sono i condomini.
Anche se la somma è irrisoria purtroppo l'arroganza e la prepotenza con cui mi viene imposto questo pagamento, senza il consenso di altri condomini e senza assemblea, mi da veramente fastidio.
Cosa mi consigliate di fare?
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Puoi benissimo non pagare.

Anzi, puoi perfino astenerti dal pagare del tutto le spese condominiali, perchè "colui che gestisce l' amministrazione" non ha alcun titolo per venire a chiederti i soldi.

Anche l' assemblea, essendo il condominio non costituito formalmente, in realtà è una riunione di amici che si trovano per discutere di come gestire i beni comuni; una buona cosa, che però si regge soltanto sulla buona volontà dei partecipanti.

In altre parole, non avete alcun supporto legale a cui appigliarvi, ed io posso solo consigliarvi di cercare di trovare un accordo tra gentiluomini.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Qui vedo la differenza tra prezzo A CORPO e prezzo A MISURA. Se la retribuzione è stata definita '2,50 euro per il numero dei condòmini', non c'è dubbio che ADESSO tale retribuzione è pari a: 2,50 x 8 (i condòmini sono diventati 8, prima erano 9). Se invece la retribuzione è stata definita '22,50 euro' (ossia risultato del prodotto di 2,50 x 9, senza citare tale prodotto), allora la quota di ognuno sarà 22,50 : 8, ossia 2,8125 in euro.
In nessuno dei due casi tu pagherai quindi 5 euro.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Dato che a quanto pare non c'è più l'accordo, che dite di fare le cose come è stabilito dal Codice Civile?
Nomina di un amministratore (anche uno di voi) e compenso in millesimi di proprietà, ovviamente dichiarati regolarmente al fisco?
 

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