arcolella

Membro Junior
Ciao,
vorremmo acquistare un appartamento che ha delle piccole difformita' rispetto allo stato di fatto: il bagno e il corridoio sono un po' piu' larghi rispetto al progetto.
Facendo controllare i documenti da un architetto mi e' stato detto che il proprietario dovrebbe avviare una sanatoria prima della vendita. Le spese per tale sanatoria si aggirerebbero intorno ai 1500 euro.
Il proprietario ovviamente non vuole spendere questo denaro e tanto meno vuole fare uno sconto sul prezzo di vendita stabilito.
Dato che vorremmo effettuare dopo l'acquisto delle variazioni sugli spazi interni e aggiungere un bagno di servizio, dovremmo richiedere nuovamente una sanatoria.
Lo stesso architetto mi ha detto che le spese di sanatoria sarebbero analoghe a quelle precedenti e quindi si potrebbe evitare la prima e farne una sola che comprenda tutte le varie modifiche.
Il problema sorgerebbe col notaio e sopratutto col perito della banca (erogatrice del mutuo) che potrebbero rilevare le difformita' e quindi bloccare la compravendita/erogazione mutuo.
Come si potrebbe ovviare il problema e chiedere una sola sanatoria risparmiando denaro? Spero di essere stata abbastanza chiara. Grazie
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
hai provato ad informarti prima con il notaio? se si può rogitare e lo fai presente alla banca non credo che ti farà problemi, in caso contrario sta a te decidere o ti accolli le spese per una doppia sanatoria o metti il venditore di fronte al fatto che la sua casa non si può rogitare e che se vuole venderla deve pagarsi la sanatoria.
 

GEPPETTO

Nuovo Iscritto
Da Geppetto.
Solitamente i notai chiedono da parte di un tecnico UN CERTIFICATO DI COFORMITA' EDILIZIA E CATASTALE che, se favorevole, permette di rogitare ed anche di chiedere un mutuo (salvo l'ulteriore parere del tecnico della banca che deve essere in sintonia con quello del tecnico di parte venditrice). Ti conviene pertanto verificare presso l'ufficio tecnico comunale se le "piccole differenze dimensionali di bagno e corridoio" rientrano nelle tolleranze edilizie previste dalle normative regionali in materia. Per quanto riguarda il catasto non dovrebbero esservi problemi visto che i vani rimangono comunque gli stessi e quindi si potrebbe dichiarare la conformità edilizia. Anche su questo ti conviene comunque parlare con il tecnico del catasto. La soluzione di fare una dichiarazione "URBANISTICA-CATASTALE" addomesticata in attesa di sanare tutto con una DIA successiva comprensiva dei nuovi lavori può incorrere nel dover pagare oneri maggiori nel momento che i lavori interrni che andrai a richiedere dovranno comprendene anche quelli esistenti (corridoio e bagno un poco più larghi).
Saluti;)
 

mtr

Membro Attivo
Sicura che si tratti di difformità rispetto al progetto depositato in Comune?
Lo chiedo perchè se fosse solo catastale sarebbe facilmente risolvibile.
Nell'altro caso, sanatoria, certo, con i consigli di arianna26.

Ma sei certa che i lavori interni non siano eseguibili senza titolo edilizio, cioè con una comunicazione ev. facoltativa?
Nel mio Comune è così, quindi non avresti bisogno di sanare proprio nulla dello stato esistente.
 

paty

Nuovo Iscritto
Ciao Arcolella, da quello che so (anch'io ho questo problema e devo vendere) il tuo venditore sarebbe OBBLIGATO a eseguire la conformità urbanistica e a fare quindi la sanatoria qualora vi siano delle diffomità con lo stato di fatto. Da luglio 2010 i notai sono tenuti a richiedere tale documento ai venditori o a far eseguire la verifica tramite i loro incaricati. In assenza di questi accertamenti, l'atto di compravendita è nullo. Le variazioni che farai tu saranno denunciate da voi dopo il rogito..ma questa falla sanare al tuo venditore!!!!!
 

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