Nel 2012, a seguito di prescrizioni da parte dell’ispettore preposto alle verifiche biennali, sull’ascensore del ns. condominio, risalente agli anni 70, sono stati effettuati una serie di interventi finalizzati ad una maggiore efficienza e sicurezza, ed in particolare:
la sostituzione del quadro di manovra, l’inserimento di un dispositivo di emergenza per il riporto al piano in caso di mancanza di E.E., la sostituzione di tutte le linee elettriche, fisse e mobili, dei contatti di sicurezza, la modifica della bottoniera di manutenzione sul tetto cabina con pulsante di allarme e l’installazione sulla stessa di impulsori, la sostituzione delle pulsantiere di cabina(adatta per portatori handicap) e dei vari piani,e delle serrature manuali, il dispositivo per il perfetto livellamento ai piani e la predisposizione per telefono collegato a un centro di pronto intervento; risultando così l’impianto elettrico completamente rinnovato ed adeguato alle normative tecniche di riferimento (UNI 10411:2008) ed ai dettami di compatibilità elettromagnetica (EN 12015:2004-EN 12016:2004).
Avendola considerata manutenzione straordinaria e di adeguamento alle norme CE (ditemi se sbaglio) abbiamo preteso ed ottenuto la partecipazione alle spese da parte dei condomini piano terra che non lo usano e che quindi non hanno mai pagato e non pagano le spese di manutenzione ordinaria. Orbene, a distanza di un anno, questi condomini reclamano la restituzione dei loro versamenti, forti della precisazione dell’art. 1124 c.c. della riforma condominiale (peraltro rimasta un po’ vaga) e di una sentenza della Cassazione (n.15638 del 2012).
Chi ha ragione? E in ogni caso, avendo deliberato in assemblea e loro accettato un anno fa la partecipazione alle spese, credo che il Condominio non abbia di che temere.
Saluti e grazie dei commenti che vorrete fare.
la sostituzione del quadro di manovra, l’inserimento di un dispositivo di emergenza per il riporto al piano in caso di mancanza di E.E., la sostituzione di tutte le linee elettriche, fisse e mobili, dei contatti di sicurezza, la modifica della bottoniera di manutenzione sul tetto cabina con pulsante di allarme e l’installazione sulla stessa di impulsori, la sostituzione delle pulsantiere di cabina(adatta per portatori handicap) e dei vari piani,e delle serrature manuali, il dispositivo per il perfetto livellamento ai piani e la predisposizione per telefono collegato a un centro di pronto intervento; risultando così l’impianto elettrico completamente rinnovato ed adeguato alle normative tecniche di riferimento (UNI 10411:2008) ed ai dettami di compatibilità elettromagnetica (EN 12015:2004-EN 12016:2004).
Avendola considerata manutenzione straordinaria e di adeguamento alle norme CE (ditemi se sbaglio) abbiamo preteso ed ottenuto la partecipazione alle spese da parte dei condomini piano terra che non lo usano e che quindi non hanno mai pagato e non pagano le spese di manutenzione ordinaria. Orbene, a distanza di un anno, questi condomini reclamano la restituzione dei loro versamenti, forti della precisazione dell’art. 1124 c.c. della riforma condominiale (peraltro rimasta un po’ vaga) e di una sentenza della Cassazione (n.15638 del 2012).
Chi ha ragione? E in ogni caso, avendo deliberato in assemblea e loro accettato un anno fa la partecipazione alle spese, credo che il Condominio non abbia di che temere.
Saluti e grazie dei commenti che vorrete fare.