lucia

Membro Attivo
Salve abito in un condominio dove il mio vicino del piano terra ha piantato sul suo giardino diversi alberi (Melograno, magnolia, Prumus e altri) ad alto fusto in violazione del regolamento condominiale.Infatti quest'ultimo prevede che: "nelle are adibite a giardino/corte si può procedere con la piantumazione di siepi ed essenze arboree a basso fusto....in ogni caso le essenze piantumate non dovranno pregiudicare la visuale i piani superiori....".
Ora le piante in questioni sono ancora giovani (altezza circa 2 metri) e non sono cresciute del tutto ma quanto cresceranno supereranno i 4 metri (ho anche la certificazione di un agronomo in merito) ho chiesto quindi al mio vicino di estirparle ma non ci vuol sentire dice che al momento non mi creano nessun danno a me.In sede di assemblea condominiale ho esposto la cosa anche all'amministratore che si è limitato a mettere per iscritto nel verbale di assemblea che il condomino in questione si impegna a mantenere le piante ad una altezza inferiore ai 4 metri.Ciò secondo me non serve a nulla, perché è vero che a me al momento non mi impediscono la visuale ecc. e quindi non ho un vero danno, ma comunque così facendo risulta violato il regolamento condominiale.
Posso costringerlo a togliere le piante secondo voi? Mi conviene andare da un avvocato e fargli scrivere una lettera che deve attenersi al regolamento oppure no?O ancora posso fargli causa?
Grazie a chi può chiarirmi le idee.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma non pensi che ci siano problemi più seri di cui occuparsi ???
Anche la "certificazione" di un agronomo ti sei premunita di ottenere.

Il tuo vicino fintanto che le piante non superano e in regola e tu non puoi pretendere nulla.

L' Amministratore ha agito agito con saggezza.
 
U

User_29045

Ospite
Già il fatto che sia stato messo a verbale l'impegno, da parte del condomino, di mantenere i vegetali al disotto dei 4 metri, è un gran risultato.

In futuro, quando queste piante arriveranno a 4 metri e mezzo, si potrà mostrare il verbale all'Amministratore pro tempore, imponendo al condomino la potatura delle essenze arboree eccedenti l'altezza di 4 metri.

Ci sarebbero già gli estremi per denunciare privatamente il vicino, ma..... ne vale la pena?

Se le piante al momento non pregiudicano la visuale, direi di no: non ne vale la pena, ma solo per evidenti ragioni economiche.

Consiglio di tenere in evidenza il verbale, perché in futuro - quando eventualmente ci sarà un problema - l'amministrazione condominiale potrebbe non essere quella di oggi.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ci sarebbero già gli estremi per denunciare privatamente il vicino, ma..... ne vale la pena?

Ehm... si denuncia chi commette un reato... e non trovo sulla base di quale articolo del Codice Penale si possa perseguire uno che pianta un albero (dovrebbero premiarlo).

Ironia della sorte in certi casi e vietato tagliarli di propria iniziativa (qui può scattare la denuncia).
 
U

User_29045

Ospite
OK Dimaraz, sicuramente ho usato male il termine "per denunciare", ma qualcosa il confinante può fare, se è stato violato il regolamento di condominio piantando vegetali espressamente vietati dal regolamento stesso.

Non so esattamente come si chiama, è una questione sotto ai 1000 euro e quindi si può ricorrere magari al giudice di pace, il confinante A diffida il confinante B dal tenere in giardino alcuni vegetali espressamente vietati dal regolamento. Se col giudice di pace non se ne viene a capo, si ricorre alla giurisprudenza ordinaria. Ma è una questione privata tra confinante A e confinante B; l'amministratore può solo richiamare al buon senso, invitare a giungere a un accordo privato tra le parti, o ancora mandare una lettera formale di invito a mantenere la massima altezza non superiore ai 4 metri, ma nulla più.

E' chiaro che non è un reato piantare un vegetale, però bisogna anche saperli piantare: se pianto una sequoia, diciamo che me la vado a cercare: è una specie quasi certamente protetta, e raggiunge con gli anni dimensioni ragguardevoli.
 
U

User_29045

Ospite
Una cosa IMPORTANTISSIMA da verificare (anche se sembra banale, ma non tutti lo sanno), è VERIFICARE se il regolamento di condominio, di cui stiamo parlando, è un regolamento di condominio con VALENZA CONTRATTUALE (ossia richiamato nel rogito notarile di compravendita, e con valenza anche sui rogiti successivi seppure in difetto di esplicito richiamo), oppure se è un regolamento di condominio con VALENZA INTERNA, redatto dai condomini magari in fase di StarUp per tentare di costruire le basi sul rispetto reciproco e sulla convivenza civile.

Nel mio condominio, a Roma, abbiamo sia un regolamento di condominio contrattuale, che un regolamento di condominio interno; quest'ultimo fu firmato nell'anno 2000 dai proprietari di allora. Ora alcuni proprietari sono cambiati, e sinceramente non so se anche per i nuovi proprietari vale il regolamento interno; quello contrattuale sì, anche in difetto di richiamo nel testo del rogito.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
ma qualcosa il confinante può fare, se è stato violato il regolamento di condominio piantando vegetali espressamente vietati dal regolamento stesso.

Il regolamento non vieta specificatamente delle piante (per nome) ...ma vieta che superino i 4 metri di altezza.

Pensa che esistono persino bonsai di "Sequoia" (uno degli alberi più alti del pianeta)

Ma è una questione privata tra confinante A e confinante B; l'amministratore può solo richiamare al buon senso,

Un Regolamento di Condominio accettato/firmato da tutti i proprietari è comunque di tipo Contrattuale.
Per valere nei confronti di nuovi proprietari deve essere quantomeno citato nel rogito (altrimenti chi ha venduto ne potrebbe pagare le conseguenze).

L'amministratore, accertata l'infrazione ad un RdC (di qualsiasi natura) può convocare l'assemblea per deliberare sul da farsi e, se il regolamento lo prevede, si può anche arrivare a sanzionare il "trasgressore".
Quindi sono aperte più strade... ma sempre e solo quando ci sarà l'infrazione (la pianta supera i 4 metri).
 
U

User_29045

Ospite
sono aperte più strade... ma sempre e solo quando ci sarà l'infrazione (la pianta supera i 4 metri).

Mi è chiaro.
Quindi allo stato attuale la parte "potenzialmente lesa" non ha margini di manovra per tutelare il proprio diritto non ancora leso ma solo potenzialmente leso.
E' stato comunque bravo l'Amministratore che ha messo a verbale l'impegno del CONFINANTE B a mantenere l'altezza massima non superiore ai 4 metri.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il regolamento non vieta specificatamente delle piante (per nome) ...ma vieta che superino i 4 metri di altezza.
Non mi pare sia così. Il regolamento impone di piantumare con essenze a basso fusto, e non parla mai di altezze (stando a quanto riportato).Di altezze si parla a proposito dell’assemblea , con un impegno a non far crescere le piante oltre i 4 metri.
Certo non esiste una classificazione univoca delle essenze a basso fusto, ma di sicuro la magnolia non ne fa parte. Prunus e melograno sono al limite.

Inoltre nel titolo si parla di “verde privato”; penso sia un errore e si tratti di uso esclusivo. Se fosse davvero privato c'è forse anche un problema di distanza dai confini.
 

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