Ennio Alessandro Rossi

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Le sanzioni economiche, quelle vere, entrano in condominio. L'articolo 70 delle disposizioni di attuazione del codice civile è stato modificato dall'articolo 14 della legge 11 dicembre 2012 n.220 n.220/2012 (la riforma del condominio) e per effetto della novella legislativa le sanzioni per le infrazioni al regolamento di condominio sono state elevate, prevedendo il pagamento di una somma fino ad euro 200 e, in caso di recidiva, fino ad euro 800.
Ciò, se da un lato appare come un segnale di apertura verso soluzioni stragiudiziali, ripropone il sempre dibattuto tema della concreta modalità applicativa della norma in esame.

In passato, sia la dottrina che la giurisprudenza propendevano nell'accordare all'amministratore di condominio il potere di irrogare le sanzioni pecuniarie per le violazioni del regolamento condominiale (anche se di fatto il limite irrisorio della sanzione prima della riforma aveva fatto cadere in desuetudine la pratica), ma l'attuale riforma pare presagire una inversione di tendenza.

Infatti, la nuova formulazione dell'art. 1130 c.c. sembra riservare all'assemblea l'irrogazione della sanzione pecuniaria, non sostanziandosi tale prerogativa in una mera verifica dell'osservanza del regolamento di condominio.

La sanzione condominiale si sostanzierebbe quindi in una multa inflitta dall'assemblea al condomino responsabile della violazione. Detta multa, poi, dovrebbe essere inserita nel consuntivo delle spese condominiali, come onere specifico posto a carico del condomino interessato che risulterà obbligato a pagarla come spesa condominiale di sua competenza.

Comunque, benché tutto possa sembrare chiaro ed immune da dubbi, trattandosi di un ambito in cui non esiste una prassi consolidata, quella delle sanzioni condominiali è destinata ad essere una problematica ancora dibattuta.
 

Luigi Barbero

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Già. Come al solito, il Legislatore "lancia il sasso e nesconde la mano". Ossia, mai una volta che faccia norme chiare, nette, definitive ed univoche. Bisogna sempre aspettare che la Magistratura interpreti ed applichi, magari in modo disomogeneo fra Tribunale e Tribunale, perchè il tutto fra una decina di anni, diventi "prassi consolidata" Ed allora, visti i tempi che corrono, i 200 euro odierni potrebbero diventare bazzeccole, quisquilie e pinzillacchere...
 

quiproquo

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Proprietario Casa
Concordo con Barbero e aggiungo per EnnioAl. la domanda se sia stato ben specificato (credo proprio di no) la separazione fra responsabilità soggettiva e oggettiva: come per esempio nel caso che l'inquilino trasgredisca vistosamente alle regole condominiali fra cui il rispetto della quiete notturna... evitando che sia il locatore ad essere sanzionato...per poi a sua volta rivalersi sul vero colpevole con le farsesche (dovrei dire drammatiche)procedure giudiziarie della famosa CULLA DEL DIRITTO...??? Grazie.QPQ.
 

arciera

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È stata istituita anche per questi casi l'anagrafe del condominio. In questa anagrafe devono essere inseriti coloro i quali vantano dei diritti sull'immobile. L'assemblea condominiale può quindi irrogare multe a qualsiasi nucleo familiare presente. Restano però tutti i dubbi sollevati.
 

quiproquo

Membro Senior
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Ritorno brevemente su Barbero col quale sono completamente d'accordo..per aggiungere questa piccola (mica tanto piccola) riflessione: L'imprecisioni delle leggi, specie nel civile, sono volutamente tali, perchè se fossero più precise e chiare milioni di liti e relative pre-consulenze non inizierebbero neppure...Esse rappresentano la materia prima per gli avvocati che, senza di esse, sarebbero costretti ad auto ridursi di numero (il più alto in
Europa e forse al mondo). Inoltre, quasi certamente, andrebbe anche a ridurre i tempi asfittici e da calvario dei processi. Cosa ne dite???QPQ.
 

arciera

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Proprietario Casa
Sottoscrivo. L'ultima statistica che conoscevo riportava un avvocato ogni 450 persone. E questo, certo, non è colpa degli avvocati. Aggiungo per maggior comprensione: mi diceva un idraulico: se io monto un tubo d'acciaio tu non mi chiami più. Ed io come campo?
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Diceva un saggio: il raffreddore non curato dura sette giorni. Se curato dura una settimana. L'altro diceva che i rimedi contro il raffreddore e molte altre malattie stagionali non saranno mai scoperti. Se no le case farmaceutiche schiatterebbero.....
 

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