clown2602

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Salve... vorrei sapere se sia possibile che uno chieda un condono per un balcone ai sensi del condono del 2003 pur essendoci già una domanda di condono pendente ai sensi del condono del 1994. Grazieeeee
 

salves

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Significa che ancor prima di avere rilasciato il condono 1994 ha commesso altro abuso e quindi ha chiesto condono con la legge del 2003.
 

Luigi Criscuolo

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Ma il condono del 1994 ha avuto esito positivo? Dopo venti anni qualsiasi comune deve aver evaso tutte le pratiche; dovresti andare all'ufficio che si occupa dei condoni dove è stata presentata la domanda con la copia della ricevuta del 1994 e chiedere lumi. Se la domanda non ha avuto esito positivo ed è stata ripresentata la domanda per la medesima sanatoria si rifarà un secondo buco nell'acqua ed i soldi versati per ottenere la sanatoria andranno persi per la seconda volta.
 

Gianco

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E' evidente che per poter presentare una qualsiasi domanda di concessione edilizia bisogna aver ottenuto la concessione della precedente. In alternativa non è possibile effettuare alcun intervento sull'immobile.
 

Gianco

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No, ma è una regola generale, applicata da tutti i comuni. Certamente ci sarà ma non la conosco. Mi è sufficiente.
 

Luigi Criscuolo

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Il riferimento legislativo è quello che fa scaturire il condono; quindi ce ne sono due: Legge n.° 724/1994 art. 39 e Legge n.° 326/2003.
In ogni caso reitero quello che ho scritto nel mio intervento precedente.
 

clown2602

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ok, ma non leggo da nessuna parte la questione che non puoi condonare un abuso su cui pende già una domanda di condono pregressa... aiutooooo!!!
 

Luigi Criscuolo

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non puoi condonare un abuso su cui pende già una domanda di condono pregressa
Secondo me è questione di logica e sopratutto di avvedutezza. Se qualcuno ha fatto un abuso e ha cercato di sanarlo con il condono del '94 e, dopo 9 anni, non gli è arrivata alcuna comunicazione di accettazione della domanda, prima di ripresentare una seconda domanda di sanatoria dovrebbe capire per quale motivo non gli è stato condonato il primo abuso. Questo perché se la domanda di condono si riferisce al medesimo abuso, rimanendo i motivi ostativi al condono, rimarrà non condonata. Il discorso diventa più complesso se l'abuso interessa un'altra tipologia di lavori eseguiti che non interessano quelli precedentemente fatti oppure se sono stati fatti obliterando quelli precedenti oppure basandosi su quelli precedentemente fatti. Come vedi le situazione prospettate sono diverse e parlando in modo vago non puoi pretendere un risposta compita. Di che abuso di tratta? Dove è stato compiuto? l'area è soggetta a vincoli di tipo archeologico, paesagistico o di servitù? Se per esempio tu abiti un una zona soggetta a vincoli di altezza perché nel cono della traiettoria di atterraggio di aeroplani ed ha sforato i limiti hai voglia a chiedere condoni non ti verranno mai concessi anzi prima o poi di imporranno l'abbattimento dell'abuso.
Una signora aveva ereditato un piccolo attico da una zia, la quale aveva verandato una porzione del lastrico solare a suo uso esclusivo. La zia aveva presentato nel '94 domanda di sanatoria e, all'epoca, aveva pagato diversi milioni di lire. Non aveva mai ottenuto il condono di questo abuso perché l'edificio si trovava in una zona soggetta a vincolo archeologico-paesagistico. Il comune non gli aveva mai risposto. L'anno scorso la signora decide di abbattere la vecchia veranda per fare una costruzione più solida, e più isolata termicamente, parte in muratura e parte in vetrocemento. Qualcuno abitante in un palazzo attiguo ha allertato il reparto abusi edilizi della polizia municipale, la quale, una volta uscita, ha intimato il blocco dei lavori, ormai quasi finiti, inoltre le ha preannunciato una denuncia penale. Una volta intervenuto ho scoperto che il primo condono non era stato accolto per il mancato nullaosta della sovraintendenza dei beni archeologico-paesagistici e che era inutile presentare una DIA in sanatoria perché sarebbe stata cassata per i medesimi motivi.
 

clown2602

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
hai ragione... cerco di spiegare meglio... allora: nel 1994 questo tipo ha chiesto il condono per la trasformazione di una finestra in balcone e relativo balconcino di circa 1 mq. Nel 2003 allarga il balconcino costruendone uno molto più grande di circa 5 mq e presenta istanza di sanatoria anche per questo. Ad oggi l'ufficio condono non si è ancora espresso sulla pratica del 1994 e nella nuova domanda di condono questo tipo ha chiesto di accorpare i due condoni perchè riferiti alla stessa unità immobiliare. La domanda è: lo può ho fare? se no, qual'è il riferimento legislativo?
:)
 

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