Ettore Avanzi

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti.

Scrivo al forum perche' forse, spero, qualcuno ha già avuto la stessa esperienza.

Tempo fa ho incarico il mio tecnico di fiducia per posizionare i picchetti sul confine della mia proprietà nel comune di Lugagnano val d'Arda (una piccola villetta con giardino annesso su 3 lati).

Il tecnico, partendo dal ceppo lapidario (una piccola pietra) indicato dalla cartina contenuta nel documento di frazionamento dei lotti, ha pertanto posizionato dei picchetti provvisori ed ha convocato i confinanti (Caio e Sempronio).

Caio ha firmato il verbale di accettazione del picchetto lapidario (sulla cartina del frazionamento è indicato con la distanza 0,00). Sulla stessa linea di confine Caio ha firmato anche il verbale di accettazione del picchetto indicato a 40 metri che delimita il mio giardino (la sua proprietà continua per altri 70 metri).

Sempronio invece, che confina con me sul lato ortogonale del giardino e con Caio per altri 70 metri sempre sul medesimo confine, contesta tale picchetto perchè ha trovato (da poco....) un picchetto (un tubo arruginito) che sulla cartina è segnato a 60 metri dal mio (è indicato alla distanza 100,00) e che in realtà è a solo 58,90 metri.

Tale confine (tubo arruginito) non delimita la proprietà di Sempronio. Essa continua per circa altri 11 metri mentre sulla piantina del frazionamento il confine del lotto sembra a circa dieci metri misurando in scala.

Per farla breve Sempronio dice che devo partire da tale picchetto e misurare 60 metri verso il mio giardino. Cosi facendo il mio confine verrebbe tagliato di 1,10 metri (anziché 40 metri ne avrei conseguentemente 38,90).

A parte il sospetto che il mio confinante abbia spostato maliziosamente il picchetto, che fra l'altro nessuno ha mai visto ma che ora c'è!!, che qualcosa che comunque non mi torna.

Un tecnico terzo che tipo di verifiche potrebbe fare?

Un ringraziamento a tutti quelli che vorranno rispondermi.

Buona serata.
 

Ettore Avanzi

Nuovo Iscritto
Il tecnico mi ha detto che il metodo da lui seguito è corretto. Ha misurato 40 metri dal ceppo ladipario che è la partenza della distanza da misurare anche secondo la piantina del frazionamento.

Mi sembra logico il discorso ma vorrei avere qualche altro elemento per convicere i vicini.

Grazie.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Quindi.
Il tecnico che potrebbe venire a verificare quanto ha fatto il tuo e quanto ha fatto il tecnico redattore del frazionamento è il seguente:
acquisizione dei frazionamenti redatti antecedentemente,;
rilievo strumentale della zona con rilievo di pinti di riferimento certi quali il ceppo che avete riconosciuto, pichetto che indica Sempronio, altri ceppi viciniori anche ad una distanza di ml 250 ed inferiore;
Elaborazione dei dati rilevati e sovrapposizione con la mappa catastale e relativa apposizione dei termini risultanti dal rilievo.
Occorre dire che se Sempronio nonostante si verifichi l'inesattezza del picchetto indicato da lui, ma procedendo a verifica testimoniale del sito di questo ed il trascorso di più di 10 anni procedendo a causa di usucapione potrebbe averla vinta.
Un'altra possibilità è che il tecnico redattore abbia commesso un piccolo errore nell'ubicazione reale dei termini e che l'errore potrebbe essere non il picchetto ma altro oppure anche tutto.
Tutto questo devi prenderlo come informazione dei fatti e non come certi poichè non è nelle mie possibilità visionare i luoghi e gli atti cartacei e grafici.
Ciao salves
 

Ettore Avanzi

Nuovo Iscritto
I ceppi a cui mi riferisco hanno data imprecisata poiché erano i ceppi che dividevano 2 lotti adiacenti esistenti ai tempi del mio nonno (a parte quello che misura i 40 metri che è stato posto durante il frazionamento nel 1984 per delimitare il lotto di terreno che è andato in eredità a mia mamma).

In tutti i casi visto che la misurazione partendo dal ceppo a 0,00 è ineccepibile un terzo tecnico potrebbe solo trovare una soluzione tipo compromesso fra le distanze.

Io dico che l'hanno spostato....

Grazie.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Da quanto adesso spiegato il tuo tecnico ha provveduto a partire da questi ceppi d'epoca e proceduto nel verificare il frazionamento del 1984? oppure come ha agito?
Ciao salves
 

Ettore Avanzi

Nuovo Iscritto
Esatto, il mio tecnico ha verificato al correttazza dei limiti del mio lotto partendo dal ceppo lapidario 0,00 e misurando l'altro ceppo a 40 metri. Una volta che ha verificato che questi 2 ceppi erano corretti anche con la posizione del fabbricato ha convocato i confinanti senza aspettarsi i problemi.

La verifica dei punti di confine è stata contestata dai vicini inizialmente per motivi imprecisati e solo pochi giorni fa perchè hanno trovato un picchetto (che sulla piantina del frazionamento doveva essere a 100 metri dal ceppo lapidario 0,00 e a 60 metri dalla mio confine) ad una distanza reale dal ceppo ladipario di 98,90 metri. Conseguentemente dicono che la mia proprietà deve partire a 60 metri da tale picchetto (a ritroso rispetto alla mappa), in definitiva la mia propretà deve restringersi di 1,10 metri (40-38,90).
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Da quanto mi hai spiegato vorrebbero acquisire a questo punto la striscia di terreno larga 1,10 metri come da loro contestato?
Se è così non devi preoccuparti più di tanto, immaggino che in questa striscia di terra siano visibili le tue opere su di essa.
Per riacquisire tale striscia debbono procedere alla regolazione dei termini con l'ausilio di un tecnico così come avevi proceduto, tu, a quel punto sarai tu a contestare il picchetto.
Facendo questo si apre un contenzioso legale che porta alla risoluzione mediante azione giudiziaria con ausilio di un c.t.u. che verifica lo stato dei luoghi e quanto fatto dai rispettivi tecnici.
C'è anche da dire che se il tecnico è un buon professionista verificando che quanto sostenuto dai propri clienti non è corretto, dovrebbe farli tornare sui loro passi, altrimenti si va in vie legali.
Ciao salves
 

kenzen

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho avuto anch'io problemi con un vicino "furbetto" riguardo la definizione dei confini. Si è scelto di procedere legalmente chiedendo al giudice la regolazione del confine. Ebbene sono già passati 6 anni e siamo ancora al primo grado di giudizio. Ho speso una barca di soldi in legali, tecnici e CTU.
Il mio consiglio, con il senno di poi, è quello di valutare l'effettivo valore dei mq. che andresti a "regalare" al vicino e valutare le spese legali che andresti a pagare e i tempi di attesa per avere un giudizio. Dopo di che decidi pure sia rispetto gli aspetti di "principio" sia gli aspetti strettamente economici.
 

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