minima

Membro Attivo
Salve a tutti ho una domanda da sottoporvi :il papà un mese prima del decesso ha voluto di sua spontanea volontà cointestare il suo conto con le 2 figlie perche accudito da loro durante la malattia . il figlio che per 12 anni non si è più fatto vedere e nonostante informato sulle condizioni di salute del papà , nonchè del suo decesso , circostanze che non l' hanno indotto a venire al suo capezzale e nemmeno al suo funerale.
ora questo tramite un suo avvocato vorrebbe annullare tale operazione perchè ritiene che non sia corretta e vorrebbe che tale somma venga ripartita in parti uguali su tutti gli eredi.
Attendo una vostra gradita risposta grazie a tutti.Mary
 
A

AlbertoF

Ospite
Se il padre in occasione della trasformazione del vecchio conto era in condizioni di intendere e di volere (credo proprio di si perchè altrimenti la Banca non avrebbe acconsentito ad accendere un nuovo conto) secondo me il fratello non può reclamare niente. Pertanto secondo la legge il saldo ad oggi disponibile si intenderebbe di proprieta per 1/3 ciscuno. ( si parte dal presupposto che il conto sia stato alimentato da versamenti fatti da tutti e tre) La questione diventa sottile e bisogna stare attenti : perchè il nuovo conto è stato acceso da poco tempo e se il fratello riesce a dimostrare che il conto è stato acceso con le sole disponibilità provenienti da un conto personale intestato solo al padre potrebbe campare maggiori diritti.
Sarebbe il caso che la Banca interpellasse in proposito il proprio Ufficio Legale per un parere definitivo.
ciao
 

minima

Membro Attivo
Grazie1000 AlbertoF x la celere risposta, sai mio papà è deceduto da 18 mesi e ancora adesso ci sta facendo guerra.
Questo è il 3 avvocato a cui si rivolge e oltre a questo c' è anche un immobile da dividere si vorrebbe che rimanesse a un erede ma lui non si accorda con il valore periziato e spara alto come quota che gli si aspetta.
Ora il suo legale vuole fare istanza di mediazione xchè obbligatoria,ma io non sono tanto del parere xchè i soldi quando uno è in vita ne può disporre come meglio crede.Ma possibile che non si possa tenere conto di un comportamento immorale?E poi, scusa, io non posso intestare il mio conto a un' altra persona senza che questa versi denaro? Ciao
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
io non posso intestare il mio conto a un' altra persona senza che questa versi denaro
Sì che puoi, il problema sorge se questa operazione viene fatta per ledere la quota ereditaria legittima di uno o più eredi. La legge non dà giudizi morali, si basa solo su fatti, quindi tuo fratello, anche se moralmente in torto, potrebbe ottenere ragione se dimostrasse che sul conto, pur cointestato, erano stati versati denari appartenenti solo a tuo padre.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Non fatevi imbrigliare in cause.... se non vi mettete d'accordo c'è la mediazione obbligatoria che risolverà tutto, in poco tempo e con minimi costi.:risata:
E' scritto in tutte le pubblicità dei tanti organismi di mediazione sorti dal giorno alla notte l'anno scorso.:disappunto:
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Pensiero personale:rabbia:
Figurati i casotti che creeranno, già i giudici sono MOLTO bravi in queste cose figuriamoci un qualunque laureato che viene abilitato a fare ciò, ma perchè non si fa come in America che si discute tutti insieme questo non lo capisco:idea::domanda:
 

minima

Membro Attivo
Ciao Meri56 , sai all' inizio l' avvocato della controparte chiedeva solo il reintegro della lesione quota legittima , che noi avevamo riconosciuto e pronte a corrispondere, ma giunti a conclusione il fratello chiude revocando il mandato e lo affida a un altro.E' quest' ultimo che ribalta la situazione e mette tutto in discussione.Ma ciò che è stato dato è stato riconosciuto alle figlie come compenso all' assistenza prestata
 

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