klunk

Membro Junior
Salve

ho visto che molti studi di professionisti (es. avvocati) hanno sede presso appartamenti che sono accatastati in un A2. A questo punto mi chiedo:

1) una SRL, ovvero una azienda, puo' avere sede in un appartamento accatastato come A2?

2) se non e' possibile fare questo tipo di contratto ad uso non abitativo in un locale accatastato come A2, allora chi rischia il proprietario (locatore) o la SRL che affitta (conduttore)?

Grazie come sempre
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Il gioco è sottile e pieno di sfaccettature.
UN A/2 quando viene affittato, tutto dipende da che contratto viene stipulato:
A) viene fatto un contratto abitativo, lo studio di professionista o la Srl, non possono, fiscalmente, mettere in detrazione il canone, di fatto rischia il conduttore.
B) viene fatto un contratto commerciale, di fatto il locatore commette una irregolarità.
C) viene fatto un contratto di "foresteria" e la situazione è ........pseudo legale
D) Esiste una procedura che permette di fare richiesta di variazione di destinazione d'uso, in assenza di opere, che permetterebbe il passaggio di categoria, ma come succede in Italia, ogni Comune dice la sua e si comporta a modo suo.

D'altronde non si capisce perchè non vi sia elasticità e liberalità di affittare o come abitazione o come commerciale, in base a come è la richiesta del mercato, questa rigidità è assai incredibile e anacronista.
 

klunk

Membro Junior
Innanzi tutto grazie della risposta e cerco di riassumere punto per punto:

A) mi starebbe bene anche detrarre il 50% del canone, anche se non sono sicuro al 100% che mi fanno passare questa detrazione alla SRL. Si vedrebbe solo DOPO il controllo se gli sta bene o meno,
B) non credo che il locatore sia disponibile ad effettuare un contratto commerciale, inoltre se e' commerciale non ci posso dormire
C) ma si possono fare ancora i contratti di foresteria? Anche perche' mi pare che sia al massimo 18 mesi, quindi di scarsa utilita'.
D) il locatore non vuole assolutamente farlo perche' se passa da A2 ad A10 allora paga molte piu' tasse (e questo si potrebbe pure considerare per le tasse) ma soprattutto poi deve fare il passasggio da A10 ad A2 e quindi gli costa due volte. Quindi la risposta e' stata "non se ne parla assolutamente"

In sostanza non so come uscire da questa situazione.

Saluti.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Se ho capito bene, tra e righe, tu vuoi una abitazione con anche uso stanza ufficio. In tal caso, chiedo lumi a altri consulenti, il tuo contratto abitativo è perfetto, salvo che tu poi fai un uso ufficio di parte dell'unità abitativa e quindi con la detrazione al 50 % sei corretto, obiettivamente parlando.
 

klunk

Membro Junior
Si in pratica il mio ragionamento e' questo: devo fare partire l'azienda quindi vivro' in azienda per i primi anni (poi magari cerco un'altra sistemazione)

Quindi, la mattina mi sveglio , arrivano i collaboratori (da altro ingresso) si sistemano in altra stanza e si incomincia la giornata lavorativa. L'attivita' e' di normale ufficio, niente roba strana tipo ambulatorio o similare, solo ufficio con telefonate a pratiche da sbrigare.

Questo sarebbe l'uso. Solo che il commercialista non e' sicuro che si possa fare per una SRL. Ci fosse una circolare della Agenzia delle Entrate sui contratti uso abitativo promiscuo, almeno potrei capire se e' possibile farlo.

Grazie mille!
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Articolo 64 del TUIR - Norme generali sulle componenti del reddito d'impresa
comma 2

2. Le spese relative all'acquisto di beni mobili adibiti promiscuamente
all'esercizio dell'impresa e all'uso personale o familiare dell'imprenditore
sono ammortizzabili, o deducibili nell'ipotesi di cui al comma 5
dell'articolo 102, nella misura del 50 per cento; nella stessa misura sono
deducibili i canoni di locazione, anche finanziaria e di noleggio e le spese
relativi all'impiego di tali beni. Per gli immobili utilizzati
promiscuamente e' deducibile una somma pari al 50 per cento della rendita
catastale o del canone di locazione, anche finanziaria, a condizione che il
contribuente non disponga di altro immobile adibito esclusivamente
all'esercizio dell'impresa.


Come si vede il TUIR non distingue tra immobili accatastati come abitazione o ufficio, ma pone solo la condizione che l'immobile utilizzato promiscuamente sia l'unico disponibile per esercitare l'attività di impresa.
 

klunk

Membro Junior
Bhe nel mio caso, io sono anche socio quindi mi pare non ci siano problemi

Una domanda: ma lo devo intestare alla societa' oppure al socio il contratto di locazione ad uso promiscuo?

L'altro immobile e' un C2, quindi un magazzino. La cosa mi crea problemi?

Saluti
 

cichi

Membro Junior
Deve intestarlo alla Società. Per il C/2 (magazzini e depositi) credo ci siano problemi se vuole destinarli diversmente dall'uso previsto dall'accatastamento.
 

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