tygun

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Buongiorno a tutti. Alla luce delle novità introdotte con la cedolare secca alla quale ho aderito, dovendo rinnovare un contratto concordato in scadenza il prossimo dicembre, mi domandavo se è ancora conveniente riproporre una formula vincolata o è meglio fare un contratto libero classico 4+4 visto che non si hanno più agevolazioni ( tassa registrazione ridotta, IRPEF ridotta) se non per l'ICI. E se la rispossa fosse positiva, non ho ben capito come si faccia visto che il contratto in scadenza era stato fatto da un mio familiare. grazie a chi vorrà consigliarmi.:applauso:
 

Marco Rossini

Nuovo Iscritto
Rinnovo significa che il contratto è arrivato alla fine dei primi 3 anni o eventualmente dei 2 successivi di proroga? Se è così, e il conduttore è d'accordo, potete stipulare un nuovo contratto, concordato o libero, registrandolo con adesione al regime di cedolare secca.
Non mi è chiara la questione del familiare, parte nel contratto precedente. Era il locatore e adesso ci sono gli eredi? E' il conduttore?
Quanto all'IRPEF, i contratti concordati comunque sono sottoposti a una tassazione separata del 19% invece che del 21% relativa ai contratti liberi, per cui, pur non essendo più presente l'agevolazione sull'imposta di registro, che non è più dovuta, c'è una differenza del 2% tra i 2 tipi di contratto.
 

mapeit

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I contratti concordati devono anche prevedere un canone "concordato" in base agli accordi provinciali stipulati dalle associazioni di categoria, quelli liberi no. Questo mi sembra il parametro da tenere in maggior considerazione. Per gli altri vantaggi, vale quanto illustrato nel post precedente.
 

jac0

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Se il contratto scade a novembre, è troppo tardi per la disdetta, che deve essere fatta sei mesi prima. Quindi il contratto si rinnova automaticamente per altri due anni.
 

tygun

Nuovo Iscritto
Grazie delle sollecite risposte; quello che non capisco bene è come agire praticamente, cioè se, una volta redatto il contratto in base agli accordi sindacali e le tabelle a disposizione, in accordo con il conduttore, devo sottoporlo a registrazione presso una di tali associazioni ( ad esempio ANIA) al fine di usufruire del 19% anzichè del 21% come contributo sui redditi da locazione oppure se il contratto controfirmato dalle due parti (locatore e conduttore) rimane come "un'autocertificazione" valida a fini fiscali. grazie ancora.
 

jac0

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L'associazione è bene contattarla per vedere se il contratto 4+4 con cedolare secca è ben formulato sia dal punto civilistico che da quello fiscale. Meglio ancora sarebbe contattarla per farlo redigere proprio da detta associazione, ad un costo (costo dell'iscrizione all'associazione + costo della redazione del contratto) che credo sia veramente ridotto. Per quanto riguarda Roma, l'assistenza nella compilazione è anche un prerequisito per ottenere il rimborso di quanto versato in termini di ICI per l'immobile locato nel periodo della detta locazione.
 

tygun

Nuovo Iscritto
In effetti intendo per "rinnovo" che il contratto concordato ha avuto la suo naturale decorso e sta per scadere a dicembre 2011 ( in questo caso di 6anni +2) ed in realtà lo si deve rifare ex novo perchè i concordati non possono essere prorogati. Ed il riferimento al familiare che si era occupato 8 anni fa di redigere il contratto è mia madre che, pur essendo ancora in vita e' un po confusa nel consigliarmi il da farsi. Ho preso il contratto in scadenza e ho visto che vi è un timbro del sindacato ANIA (Associazione Nazionale Inquilini ed Assegnatari) quindi mi domandavo se il nuovo contratto che farò a gennaio, se sarà concordato, dovrò sottoporlo in visione all'ANIA per poter aver diritto alla detrazione del 19% in cedolare secca. grazie.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
1) I contratti concordati POSSONO essere prorogati
2) Il 19% non è la detrazione ma l'aliquota fiscale, che applicata al canone annuo dà l'imposta gravante per quell'anno
3) L'associazione non ha funzione di validare alcunché, ma eventualmente di compilare il contratto con una modica cifra. Nella compilazione è compreso il calcolo del canone, che si effettua tipicamente secondo quanto disposto dagli accordi territoriali della città ove è sito l'immobile.
 

Marco Rossini

Nuovo Iscritto
Concordo pienamente, i contratti concordati sono prorogabilissimi. Non c'è unanimità di opinioni su quanti anni debba durare la proroga dopo il primo periodo di 3+2 anni. La legge dice "per un uguale periodo", e c'è chi ha interpretato che i periodi successivi saranno sempre 3+2+3+2+3+2 ecc., e chi ha inteso invece che solo il primo periodo è di 3 anni e tutti gli eventuali successivi di 2. Le agenzie delle entrate non si comportano tutte nello stesso modo. Alle altre questioni jac0 ha già risposto molto precisamente
 

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