uva

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Una signora ha presentato una proposta di locazione per un appartamento uso abitazione (che il locatore ha accettato dopo un attimo di comprensibile sconcerto) mostrando carta d'identità e codice fiscale ancora relativi al nome di battesimo maschile.
Dice che ha già iniziato, tramite un avvocato specializzato nel settore, la pratica legale per cambiare l'identità di genere; e prevede andrà a buon fine entro fine anno.
La pratica viene svolta in Italia, perché la persona ha la doppia cittadinanza: francese per nascita e italiana acquisita per matrimonio con una cittadina italiana, dalla quale si sta separando.

Ora preparo il contratto, ovviamente col nominativo maschile che risulta dai documenti.
Nominativo che dovrò comunicare all'Amministratore del condominio per l'aggiornamento dell'anagrafe condominiale, dopo il recesso del precedente inquilino.

Non so bene come regolarmi per non violare la privacy della persona, trattandosi di dati personali sensibili.
Nei contratti scrivo abitualmente una clausola per la quale il conduttore autorizza il locatore a comunicare a terzi i suoi dati personali anagrafici in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (l. 31/12/1996, n. 675).
E' sufficiente, oppure devo specificare che autorizza a comunicare anche i dati sensibili, come il cambiamento di genere?
Inoltre aggiungerei una clausola per la quale il conduttore si impegna a trasmettere al locatore il proprio documento di identità e codice fiscale aggiornati appena avrà completato la variazione, in modo da aggiornare conseguentemente il contratto di locazione all'Agenzia delle Entrate e il registro dell'anagrafe condominiale.

Può andare bene così o occorrono altre clausole più specifiche per questo caso?
Grazie dei vostri consigli.
 

Nemesis

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I dati personali che precedentemente si definivano "sensibili" sono quelli che rivelano l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché i dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona.
E si potrebbe sostenere che un cambio di genere non riveli di per sé dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale. :)
 

Dimaraz

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Di "forzata" vi è solo la dabbenaggine di certe "filosofie" che portano a legiferare a sproposito.

Se in Condominio ti arriva un certO "Vladimir" che però vuole spacciarsi per certA non vedo come si possa nascondere certe sue idee quando si presenta in assemblea o gira per i vialetti/scale.
O come sia pretestuoso celare l'etnia di appartenenza di chi si chiama Mangbawe n'Kono oppure Huay Chen Li.

Nello specifico non vi è alcuna necessità di indicare un futuro cambiamento di "genere".
 

uva

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Ringrazio tutti per le risposte.
Riferendomi ai dati sensibili (che forse nel caso specifico non lo sono, ma a me pare di sì) e alla tutela della privacy intendevo dire quanto segue.

Oggi comunico all'Amministratore del Condominio che l'appartamento è stato locato al sig. Mario Rossi.
La figlia dell'Amministratore, che sporadicamente collabora con lui nell'amministrazione, abita in quel Condominio, e vedrà che Mario Rossi è una donna. Ne parlerà con altri condòmini e ci saranno commenti, specialmente da parte di persone anziane e ficcanaso.

Tutto ciò non riguarda il condòmino locatore; ma se gli chiedessero chiarimenti penso non debba dire nulla del cambiamento di genere per non vìolare la privacy della sua inquilina, giusto?

E quando l'inquilina gli presenterà la nuova carta d'identità e codice fiscale (due documenti da cui si evince il sesso della persona), siamo sicuri che non dovrà darli all'Amministratore? (Come scrive @Dimaraz nel post n. #7).
Perché se nel registro condominiale sta scritto Mario Rossi, mi pare che si dovrà correggere in Maria (o Giulia, o quel che sarà) Rossi.
Quindi ritengo di dover fare come dice @Nemesis nel post n. # 2: provvedere ai conseguenti adempimenti, tra cui l'aggiornamento dell'anagrafe condominiale.

Chiarisco che il conduttore in questione è di livello medio alto per quanto riguarda educazione e istruzione (oltre che posizione lavorativa e reddito: averne inquilini così!) Per cui non prevedo comportamenti o frequentazioni che possano ledere la tranquillità e la moralità del Condominio.
 

uva

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Poi dovrò fare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate, perché il conduttore cambierà il nome di battesimo e il codice fiscale rispetto a quelli indicati sul contratto di locazione.

Non dovrebbe essere un problema. Già in passato avevo trattato un caso analogo: inquilina rumena che aveva cambiato cognome e codice fiscale a seguito matrimonio con un connazionale.
 
Ultima modifica:

basty

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Grazie @uva per aver postato anche l'altra discussione. Sapevo che la Romania ha questa regola. Che del resto è la medesima in USA.

È' però curioso che la Agenzia delle Entrate non faccia compilare un RLI di subentro al variare del CF.
Non ricordo se ciò sia necessario o opzionale in caso di decesso del locatore o conduttore: sicuramente anni fa (ante Rli) bastava una comunicazione. Oggi io ho compilato il Rli di subentro. Per inciso nel proprio elenco contratti il CF originario non è cambiato.

Sorgerebbe allora il problema della imposta di registro.
In caso di successione si è esenti. Ma in caso di cambio di stato civile cosa avrà implementato la procedura telematica?
 

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