wmar

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Proprietario Casa

Beh, se congiunto con l'adesione al regime di cedolare secca (mi limiterò a questo caso) potrebbe convenire. Se convenga realmente o meno, dipenderà principalmente dalla consistenza delle eventuali perdite, al netto dell'imposizione fiscale, rispetto ad una locazione a canone libero. Le principali caratteristiche della locazione a canone concordato sono:
- aliquota impositiva (con adesione alla cedolare secca) del 15%. Tale aliquota sta per essere ridotta, relativamente al quadriennio 2014-2017, al 10% da un decreto (recante "misure urgenti per l'emergenza abitativa") che il governo si appresta a varare. Ovviamente di tale riduzione beneficeranno anche i locatori che hanno locato il proprio immobile precedentemente all'entrata in vigore della norma.
- durata del contratto di 3 anni, con possibilità di proroga di ulteriori 2 anni.
 

fiorello64

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve,
a mio avviso, se il regime concordato convenga o meno da un punto di vista meramente di introito è da calcolare caso per caso. In ogni caso alle corrette indicazioni di wmar va aggiunto il pagamento di un'aliquota IMU (o equivalente) in misura ridotta (almeno nel mio comune) rispetto ad una 2a casa locata in regime libero.
Inoltre, ma non trascurabile, io aggiungerei il fatto che il regime concordato è meno "pesante" da sopportare per il conduttore che quindi è meno tentato di non pagare o di creare problemi al locatore. In altre parole, secondo me, al regime concordato va riconosciuto un valore di "collante sociale" non indifferente.
P.S. io dò in affitto un appartamento a regime concordato da oltre 10 anni.
Saluti
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il regime concordato dipende anche dai valori a cui ci si deve riferire per il calcolo dei canoni.
Ricordo che a Milano, ad esempio, questi valori al mq. sono ancora in lire e fermi al 1999, non sono mai stati aggiornati, come invece prevedeva la Legge 431/1998.
Le cifre che ne derivano sono tali da rendere del tutto NON conveniente la stipula da parte del proprietario, anche con la tassazione cedolare al 10%.
Dovrebbero essere quantomeno rivisti i coefficienti ed i valori di determinazione dei canoni, ma è molto complicata la questione, comporta l'intervento delle rispettive parti sindacali che nel corso degli anni precedenti non hanno mai avuto volontà e tempo per confezionare gli accordi base cui riferirsi.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il regime concordato dipende anche dai valori a cui ci si deve riferire per il calcolo dei canoni.
Ricordo che a Milano, ad esempio, questi valori al mq. sono ancora in lire e fermi al 1999, non sono mai stati aggiornati, come invece prevedeva la Legge 431/1998.
Le cifre che ne derivano sono tali da rendere del tutto NON conveniente la stipula da parte del proprietario, anche con la tassazione cedolare al 10%.
.

Sicuro che nell'accordo territoriale non sia stato previsto un adeguamento ISTAT dei valori in Lire del 1999 ?
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non mi risulta che se ne parti. Si trattava di accordi con valori che dovevano essere riconcordati con cadenza quadriennale o triennale, adesso non mi ricordo.
Naturalmente niente di tutto ciò è accaduto.
 

jac0

Membro Senior
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Ogni tanto i valori unitari (canone al mese e al mq) delle tabelle relativi all'accordo territoriale per Roma vengono aggiornati. Attualmente (l'accordo è del 2004) la percentuale d'aggiornamento è il 18,5%. Se ad es. il canone unitario originario è pari a: 10 €/mese/mq , ora è pari a: 11,85 €/mese/mq .
 

fiorello64

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve,
non bisogna confondere l'adeguamento ISTAT del canone concordato, che è previsto nella misura massima del 75% di quello determinato annualmente per i contratti liberi (fatta salva l'adesione al regime di cedolare secca, che blocca il canone), con la ridiscussione periodica, ogni tot anni, dei accordi Territoriali che definiscono i criteri di calcolo per i contratti concordati. Quest'ultima varia da comune a comune; ad esempio per Pisa l'ultimo accordo è stato siglato nel 2013 fra comune e varie associazioni di categoria.
http://www.comune.pisa.it/uploads/2013_06_3_09_41_22.pdf
Saluti,
 
J

JERRY48

Ospite
Con la riduzione dell'aliquota per i contratti a canone concordato, giá dal 2013 e la scelta della cedolare secca diventa più conveniente.
 

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