Ad oggi sto ancora aspettando che il giudice fissa la data per il rilascio!
Quando il giudice convalida lo sfratto fissa il giorno in cui verrà eseguito, in genere circa un mese dopo la data della convalida.
Ma non è detto che quel giorno l'inquilino rilasci spontaneamente la casa!
Gli verrà notificato il precetto (tramite il tuo avvocato) e, in mancanza di rilascio spontaneo, l'esecuzione viene affidata all'ufficiale giudiziario.
Purtroppo sovente i tempi sono lunghi. Qui a Torino, ad esempio, durante il primo accesso l'u.g. non esegue lo sfratto: si limita a lasciare un avviso all'inquilino con la data prevista per l'esecuzione vera e propria (circa un mese dopo).
Al secondo accesso può capitare che l'u.g. rilevi altre criticità (famiglia dell'inquilino in stato di povertà che non sa dove andare, presenza di persone malate, di minori in difficoltà, ecc) e quindi ritenga di concedere un ulteriore rinvio. Eventualmente interessando i servizi sociali se la situazione richiede il loro intervento. Oppure può chiedere l'intervento dei Carabinieri se lo reputa necessario.
E' necessaria la presenza di un fabbro, pagato dal proprietario, per entrare nella casa se non c'è nessuno; a volte capita che l'inquilino vada via qualche giorno prima senza avvisare e senza restituire le chiavi.
Ti auguro che nel tuo caso l'iter non sia troppo lungo!
Per quanto riguarda il contratto di locazione, esso viene risolto (cioè concluso) dal giudice alla data della convalida. Da quel giorno in poi l'inquilino che continua ad abitare nella casa ti deve pagare l'indennità di occupazione, pari al canone.
Con la convalida dello sfratto eviti di pagare le imposte sugli affitti non incassati.