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Buongiorno,sono un pensionato con 23600 Euro di reddito annuo,ho affittato il 15 giugno un immobile ad uso abitativo per 300 Euro mensili,la rendita catastale dell'immobile è di 600 Euro .Ho optato per la cedolare secca,mi conviene fiscalmente.Grazie
Copio e incollo quello che ho scritto ieri, rispondendo ad un altro forumista. Spero ti possa fornire elementi per valutare la convenienza di questo nuovo regime fiscale.
La scelta tra regime ordinario e cedolare è sempre il risultato di una serie di calcoli abbastanza complessi, dove entrano in gioco almeno due variabili: indici ISTAT e addizionali varie, ma di fatto il piatto della bilancia, almeno nei casi dei contratti a canone libero, pende praticamente sempre a favore della nuova imposta. Il discorso cambia con gli affitti a canone concordato, dove, nonostante l'aliquota della cedolare scenda dal 21 al 19%, chi dichiara fino a 28 mila euro di reddito imponibile annuo trova interesse a restare nel regime attuale. Nel vecchio regime i contratti calmierati subiscono infatti un drastico abbattimento dell'imponibile che esclude dalla tassazione il 40,5% del canone. L'aliquota del 19% recupera solo in parte questo vantaggio, ma non è sufficiente per rendere conveniente la nuova tassazione anche per i redditi più bassi. Al di là di queste considerazioni, c'è poi una variabile che può far sballare i conti: la presenza di oneri detraibili dalle imposte (sgravi del 36 o 55% ecc.). Questi bonus fiscali non possono essere sottratti dalla cedolare e potrebbero andare sprecati, se l'imposta dovuta sul reddito (affitto escluso) fosse troppo bassa. Per misurare l'incidenza di queste variabili: http://www.propit.it/f74/file-excel-calcolare-convenienza-della-cedolare-secca-12890/