Ennio Alessandro Rossi

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Fallimenti, dati choc. In bancarotta 11mila aziende.
Il 2011 si preannuncia come il 2010: il fenomeno è addirittura cresciuto del 25% rispetto a due anni fa. Colpito in particolar modo il settore delle costruzioni. Sui tassi di insolvenza il “disastro” lombardo trascina tutto il Nord Italia. Non si ferma la “strage” di aziende italiane. Anche nel corso del 2010 è continuato a crescere il numero di società che hanno dichiarato fallimento: l’anno scorso sono state 11mila, con un incremento del 25 per cento rispetto al 2009 (che già aveva denunciato un più 15 per cento rispetto alla stagione precedente).

Si tratta del dato più elevato da quando, nel 2006, è stata riformata la disciplina dei fallimenti, così come risulta dai dati forniti dall’Osservatorio crisi d’impresa di Cerved Group.

A testimonianza di come la coda della crisi stia colpendo le aziende che hanno provato a reagire, ma che ora si sono dovute arrendere di fronte a una ripresa dei consumi che tarda a venire.
Ma è il settore delle costruzioni a brillare in negativo per il secondo anno consecutivo, con un sensible incremento delle procedure di fallimento pari al 25%

Così come nel 2009, sono sempre le regioni del Nord a guidare la classifica delle aziende che hanno dichiarato bancarotta: le procedure sono aumentate del 21,5% nel Nord-ovest, del 20,9% nelle regioni del Centro e del 18,4% nel Nord-est. A preoccupare maggiormente è il livello del tasso di insolvenza nelle regioni settentrionali: è arrivato a 23,8 nel Nord-ovest, soprattutto a causa del peso della Lombardia, la regione con il maggior numero di fallimenti (oltre 4mila negli ultimi due anni).


Per prevenire sorprese occorre eseguire una attenta valutazione dello stato patrimoniale del venditore e degli eventuali indizi di insolvenza a suo carico previo rilascio l’ analisi preventiva di vari fattori , il tutto accompagnato da una autorizzazione in deroga alla normativa sulla privacy.
Diversamente si rischia che colui che deve fornire le informazioni eccepisca l'impossibilità di riferirle

Ennio Alessandro Rossi
 

salvo cervino

Nuovo Iscritto
E aggiungo a menotti, sistema bancario con modalità operative più vicine al modus operandi degli usurai che a un sistema moderno per produrre ricchezza e sviluppo. Non validano la fattibilità dei progetti, guardano quasi solo ed esclusivamente le extra-garanzie, che solo Dio può dare loro, senza valutare le garanzie del progetto stesso.
 

salvo cervino

Nuovo Iscritto
.<.......Per prevenire sorprese occorre eseguire una attenta valutazione dello stato patrimoniale del venditore e degli eventuali indizi di insolvenza a suo carico previo rilascio l’ analisi preventiva di vari fattori........>
Mi sembra un po troppo poco umano ed enormemente complicato per un comune mortale che vuole acquisire un immobile. La strada più semplice, tra l'altro prevista dalla legge, è una solida fideiussione per le cifre sborsate copertura totale del rischio, dichiarando sempre per intero le somme versate.
 

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