repustor

Membro Ordinario
Salve a tutti,
nell'immobile di mia proprietà, sono presenti 7 unità immobiliari di cui 4 date in affitto con regolare contratto, due abitate da noi proprietari ed una sfitta.
Nel contratto di affitto si fa specifica menzione che il conduttore dichiara di conoscere ed accettare il criterio di riparto delle spese di conduzione. Un inquilino dei quattro, sempre in ritardo con i pagamenti, che ci parla solo attraverso le lettere del suo legale, dopo aver corrisposto per il primo anno di locazione le spese di conduzione secondo gli accordi (verbali) all'atto della stipula del contratto (ovvero che le spese sarebbero state sostenute in parti uguali da tutti gli effettivi occupanti dello stabile), ha deciso di non corrispondere più le spese adducendo che la ripartizione dovrebbe tenere conto anche dell'unità non affittata e a disposizione della proprietà ed inoltre ha chiesto la verifica dei contratti di fornitura enel per appartamento sostenendo che sulla base dei contratti enel si sarebbe dovuto dividere, sempre in parti uguali. Dimostrato che, per l'appartamento sfitto, non esiste alcun allaccio enel ha taciuto per mesi, non versando le quote di sua spettanza. Dopo vari solleciti del nostro legale, viso che il conto sta diventando salato, ha risposto dicendo che aspetta il conto suddiviso per il numero totale degli appartamenti (in aperta contraddizione con quanto da lui conosciuto ed accettato all'atto della stipula e contraddicendosi anche rispetto agli allacci enel). Vi chiedo se si possono cambiare così le carte in tavola secondo convincimenti (o solo pretestuosità per non pagare) e se, andando davanti al giudice con un decreto ingiuntivo, abbiamo possibilità di spuntarla, visto che gli altri inquilini non hanno mai sollevato obiezioni e sarebbero disposti ad avvalorare la verità: ovvero che all'atto della stipula si è concordato, seppur verbalmente, di dividere in parti uguali secondo gli effettivi occupanti dello stabile. Grazie per l'attenzione ed i consigli che vorrete darmi.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Ma si tratta di un proprietario o di un inquilino ? Il condominio ha come interlocutore, riguardo alle spese condominiali, solo il proprietario dell'appartamento, non certo il suo inquilino.
L'avvocato dell'inquilino può rivolgersi al proprietario del suo appartamento, ma non ha alcun motivo per scrivere direttamente al condominio.
Pertanto se l'inquilino non versa direttamente la sua quota di spese le dovete chiedere al proprietario ed interfacciarvi eventualmente con lui (anche in caso di azioni legali) per ogni questione.
Il criterio che vale per la ripartizione delle spese è quello stabilito dal regolamento di condominio e dalle disposizioni del Codice Civile. Se il regolamento esclude esplicitamente dalla partecipazione alle spese ordinarie gli appartamenti vuoti, questa è la regola. In caso contrario ogni condomino deve partecipare alle spese ordinarie e straordinarie in relazione alle tabelle di ripartizione contemplate dal regolamento.
 

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