gladio

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Salve. Io e i miei fratelli nel lontano ottobre 1975 abbiamo ereditato la nostra quota parte spettante a nostro padre deceduto 11 anni prima.La nostra quota, una quarta parte, consisteva nella "stima" e divisione di beni immobili ereditati dalla nostra nonna paterna, deceduta nell'anno 73, essendo noi eredi legittimi di ns. padre. All'epoca della divisione eravamo tutti minori e, pertanto, fu chiesto "l'intervento di un giudice tutelare". Siamo venuti a conoscenza di tutto ciò soltanto nell'aprile del 2004 perchè è saltato "fuori" il verbale di conciliazione in quanto è servito a confrontare una firma su un documento ufficiale di uno dei nostri zii e, con nostro sommo stupore, abbiamo notato che il valore dato ai beni oggetto della divisione era di gran lunga, ma di gran lunga inferiore al valore commerciale riferito all'epoca dei fatti. Considerato che la nostra parte è consistita nel "valore in denaro" della stima totale dei beni divisi (TENENDO BEN PRESENTE CHE ERAVAMO TUTTI MINORI), mentre gli "altri" eredi hanno " desiderato" i beni immobili, pongo la seguente domanda : POSSIAMO IMPUGNARE IL " VERBALE DI CONCILIAZIONE" CONSIDERATO CHE NE SIAMO VENUTI A CONOSCENZA SOLO 7 ANNI ORSONO CONSIDERATO CHE IL VALORE DEI BENI ATTRIBUITO ERA NETTAMENTE INFERIORE AL VALORE DI MERCATO DELL'EPOCA? Un grazie infinito.
 

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