nad

Membro Attivo
grazie x suggerimenti
mesi orsono con una delibera dell'assemblea venne dato incarico all'amministratore di chiedere al tribunale la revisone dei millesimi. delibera mai attuata. l'amministratore disse che non era suo compito!!
vennero proposte delle tabelle sbagiate dal nuovo costruttore che da un seminterrato e piano rialzato ricavà una palazzina di 4 piani + sottotetto ora abitato. Quei millesimi vennero contestati quindi Non accolti e qualcuno a nostre spese avrebbe dovuto affiancare al loro tecnico un nostro esperto.
venne fatta una seconda assemblea dove la maggior parte dei condomini votò per la divisione dei 2 condomini con regole per le parti comuni aboracciate.in 2 votammo contro e un terzo ci presentò la citazione al tribunale.
poi ci giunse la citazione come condominio e come singoli
Ora io trovo corretta la causa che i'inquilino ci ha fatto(la non applicazione delle delibere) ed ho intenzione di non costituirmi con il legale del condominio quali sono le conseguenze!!
grazie x i suggerimenti
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Mi sembra una questione complicata.

A mio giudizio il vostro interesse è cercare un accordo condiviso tramite una conciliazione ben congegnata.

Pertanto ti consiglio di chiamare tutte le parti in causa, ed insieme (è importante che sul metodo siate tutti d' accordo), decidiate di affidarvi ad un professionista conciliatore che vi aiuti a trovare un accordo.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
La mediaconciliazione in materia condominiale non è ancora obbligatoria e lo sarà da marzo 2012.
Visto quanto descritto in maniera comunque poco chiara non sarebbe inopportuno rivolgersi ad un organismo di mediazione con l'assistenza di un avvocato esperto del diritto condominiale.
Buona mediazione e possibilmente conciliazione.
Avv. Luigi De Valeri
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
...odio la parola "obbligatorio"!

La conciliazione, soprattutto, è un metodo per risolvere le controversie; è sempre possibile, e non è mai proibita.

Il conciliatore è un professionista specializzato nel cercare i canali di comunicazione necessari ed opportuni che permettano le parti di trovare un buon accordo.

Il conciliatore non è un giudice, non è un avvocato, non è un commercialista; è una persona che ha studiato per comunicare bene, e per insegnare alla gente a comunicare.

Le mie competenze professionali, quando pratico la conciliazione, mi servono solo per capire meglio i problemi; le soluzioni vengono trovate dalle parti con l' aiuto del conciliatore, che serve solo a facilitare le cose.

In Italia, il legislatore ha stravolto la figura del conciliatore, e l' ha "incastrata" in un ruolo nuovo che ha chiamato mediatore civile.

Pertanto, al di là dell' istituto della mediazione previsto dalla legge, ogni persona ragionevole a mio giudizio dovrebbe cercare ogni canale possibile per comunicare e cercare un accordo condiviso; se non è capace da solo dovrebbe farsi aiutare da un professionista conciliatore.

...in terza battuta ha la possibilità "obbligatoria" di tentare la mediazione civile, ma se ha già percorso ogni canale possibile per comunicare senza risultati, allora la mediazione civile sarà solo un inutile obbligo di legge che costerà solo tempo, soldi e fatica.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Aggiungo a quanto detto che la conciliazione ben venga, più veloce, più economica, purchè venga accettata dalle parti con serenità, per quanto il conciliatore proponga con l'esperienza che lui possiede, ricordando che nessuno è infallibile, ma con un po di buona volontà e buon senso si possono risolvere tutti i problemi di carattere civile (in questo caso condominiale), ma se purtroppo, ci sarà quello dei due(o più) contendenti, che vorrà soddisfazione piena (oppure il contrario, non è :domanda: detto che vinca), purtroppo si potrà andare sino a Cassazione
 

nad

Membro Attivo
grazie a tutti dei suggerimenti, qui abbiamo poco da conciliare, senza offesa io stessa avevo tentato una conciliazione chiedendo al costruttore della palazzina di risistemare i millesimi che ci aveva presentato con le osservazioni che avevo sollevato, misutre errate per posti auto e ancdroni e cantine,balconi che erano in realtà verande e sottotetto reso abitabile + o - legalmente (non sono trascorsi i 5 anni per l'aumento di volume). per parte del condominio di mamma (quello reesistente) nessuno si è espresso per tirare fuori i quattrini per affiancare un tecnico per sistemare i millesimi. Quindi penso che con la causa fattaci da un altro condomino con la non applicazione delle delibere dove si chiedeva un perito del tribunale si possa arrivare a qualche decisione regolamentata.
ma nessuno mi ha risposto al quesito, pur essendo stata citata in tribunale nominalmente come condomina (sono cointestataria dell'app. di mamma) se non aderisco al legale messo dal condominio- che non so cosa andrà a raccontare- (io ritengo giusta la causa che ci è stata fatta)e non mi presento cosa può succede a me e mamma.
grazie ancora
 

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