Ho ricevuto, insieme ad altri 5 familiari, in eredità, parte di un edifico, molto vecchio, il cui pianterreno è di altri proprietari.
La parte superiore, nostra eredità, è posta su due livelli ed è disabitata da decenni.
I signori del piano inferiore, pretendono che sia rimessa a nuovo da parte nostra e per questo motivo è stato nominato un CTU che si era espresso in un certo modo. Ora, e non si capisce il perché, la conclusione del CTU è stata stravolta ed il giudice ne ordina la ristrutturazione, dei muri perimetrali, a nostre spese.
A questo punto chiedo:
La parte superiore, nostra eredità, è posta su due livelli ed è disabitata da decenni.
I signori del piano inferiore, pretendono che sia rimessa a nuovo da parte nostra e per questo motivo è stato nominato un CTU che si era espresso in un certo modo. Ora, e non si capisce il perché, la conclusione del CTU è stata stravolta ed il giudice ne ordina la ristrutturazione, dei muri perimetrali, a nostre spese.
A questo punto chiedo:
- è giusto che la spesa sia sostenibile solo da un proprietario? le spese per il rifacimento del tetto in che misura vanno ripartite?
- i signori sottostanti che hanno ricavato un bagno scavando appropriandosi di una parte di nostra proprietà, causando, forse, ulteriori lesioni al fabbricato, non devono restituire la "cosa" allo stato originario?
- possiamo demolire la parte di nostra proprietà e, se fattibile, quali sono gli adempimenti a nostro carico, oltre le spese di demolizione?
- possiamo rinunciare alla proprietà con atto e registrarlo alla Conservatoria dei Registri immobiliari?