mordillocecio

Nuovo Iscritto
ciao ragazzi,
sono una nuova iscritta e ho bisogno urgente di capire una cosa.
Sto acquistando un immobile, il venditore doveva fare una dia in sanatoria per dei lavori fatti in precedenza e non denunciati al comune.
poi a 20 gg dall'atto notarile ci dice invece che sta facendo un docfa, cioè un cambio della planimetria al catasto, motivandolo come migliore rappresentazione.
Insomma vuole bypassare la dia in sanatoria.
ma, sia il perito che la banca ha mandato per farci approvare il mutuo, sia il notaio da cui faremo l'atto, dicono che serve la dia in sanatoria.
adesso, io mi chiedo, i venditori possono farla questa dia dopo aver fatto la docfa al catasto dichiarando la variazione come migliore rappresentazione?

e se possono, quanto tempo ci vuole a fare la dia in sanatoria?
i nostri tempi sono stretti, può il notaio rogitare anche se la dia in sanatoria non è ancora pronta ma presentata e in via di approvazione?

grazie in anticipo della risposta
mordillocecio

RICAPITOLO LE MIE DOMANDE:
1) il venditore può fare una dia in sanatoria dopo che ha (lo sta facendo in questi gg) presentato al catasto una nuova pianta che riporta lo stato attuale della casa? la nuova pianta la presenta con la motivazione ''migliore rappresentazione'', da lui fatta xché voleva aggirare la dia.

so che di solito si fa prima dia e poi nuova pianta al catasto, ma può avvenire l'iter inverso?

2) quanto ci vuole x ottenere una dia in sanatoria presso il comune di roma?
sono modifiche interne, tolto tramezzo spostato cucina creato secondo bagno


3) il notaio fa il rogito se al giorno dell'atto il venditore porta il documento di presentazione della dia in sanatoria in corso ma non ancora ottenuta?

grazie
 
L

leontino

Ospite
si può fare prima il docfa e poi la dia considerato che le opere sono gia state realizzate. Per la dia in sanatoria bisognerebbe aspettare 30 giorni e poi bisogna aver effettuato i versamenti in sanatoria (min. € 516,00). Il notaio vorrà almeno l'avvenuto deposito della dia che indicherebbe che la stessa ha avuto buon fine.
 

silente

Nuovo Iscritto
Non esiste la DIA in sanatoria, esiste l'accertamento di conformità edilizia (o permesso di costruire in sanatoria che dir si voglia), che viene rilasciato dal comune, pertanto potrebbero volerci più di 30 gg per il suo rilascio (dietro pagamento di sanzione).

Aggiunto dopo 2 minuti :

Per quanto riguarda il catasto, questo può essere fatto prima del rilascio dell'accertamento di conformità.
 
L

leontino

Ospite
sono d'accordo che la santoria può essere ottenuta con permesso di costruire, ma alcuni comuni accettano anche la DIA
 

giraffa

Nuovo Iscritto
E' esattamente il mio caso.
Ho acquistato casa da un acquirente che aveva fatto lavori senza DIA.
L'agenzia chon vari rigiri ha cercato di sminuire la cosa. Inutilmente.
Ho PRETESO la sanatoria. Anche a me avevano proposto un escamotage ma NON ho accettato.
La sanatoria è a spese e responsabilità di chi la richiede, tant'è che il comune NON concede la voltura sulla pratica. Tu come nuovo proprietario hai accesso agli atti, ma non potrai mai intestarti il procedimento.
Per qualunque problema su quei lavori il responsabile sarà sempre chi li ha fatti.
E non è poco... credimi.
Pretendila e fà che il notaio si opponga ad altre soluzioni.
 

mordillocecio

Nuovo Iscritto
bene quindi mi sembra che iopossa star tranquilla
docfa si può fare prima di sanare
e notaio accetta anche solo atto di presentazione sanatoria
adesso lo dico al venditore, speriamo bene
 

giraffa

Nuovo Iscritto
L'Iter:

Possono presentare la D.I.A. in sanatoria il responsabile dell’abuso o il proprietario dell’immobile.

La denuncia deve essere consegnata allo Sportello Unico che rilascia all’utente una ricevuta attestante l’avvenuta presentazione ed il nome del Responsabile di Procedimento.

La DIA in sanatoria deve contenere la dichiarazione del tecnico incaricato che asseveri ai sensi dell’art. 481 del Codice Penale il rispetto delle norme di sicurezza ed igienico-sanitarie, nonché la conformità delle opere realizzate agli strumenti urbanistici adottati ed approvati, al RUE e deve contenere i seguenti dati e documenti:

- titolo di proprietà (copia rogito, dichiarazione notarile, dichiarazione sostitutiva di certificazione);
- stralcio di P.O.C. firmato dal tecnico con l’individuazione dell’intervento;
- relazione tecnico-illustrativa;
- planimetria catastale dell’immobile oggetto dell’intervento;
- scheda anagrafica (obbligatoria in caso di più intestatari);
- documentazione fotografica;
- quietanza versamento diritti di segreteria di Euro xx,xx;
- fotocopia documenti di identità degli intestatari;
- scheda di diagnosi e progetto (se l’intervento ricade nel centro storico);
- elaborati progettuali in duplice copia (stato di fatto e sovrapposizione, con colorazione in giallo delle demolizioni e in rosso delle costruzioni) allegato non richiesto per i seguenti interventi: rifacimento facciate, sostituzione infissi e serramenti esterni, rifacimento manto di copertura con sostituzione materiale;
- dichiarazione, relazione ed elaborati grafici esplicativi del rispetto della normativa sul superamento barriere architettoniche ai sensi della L.13/89 e s.m., L.104/92 e DPR N.503/96;
- deposito del progetto degli impianti ai sensi L.46/90 (da allegare se realizzati interventi relativi a nuovi impianti o alla messa a norma di quelli esistenti);
- parere Soprintendenza per fabbricati sottoposti a vincolo architettonico ai sensi DLgs n. 490/99 (ex Legge n. 1089/39).

Se, in fase di esame, entro 60 gg dalla presentazione, il tecnico istruttore riscontra che:
- la pratica è carente della necessaria documentazione, viene emessa una richiesta di documenti integrativi che dovranno essere prodotti entro xx giorni dalla data di ricevimento della richiesta;
- la D.I.A. è inammissibile, la pratica viene archiviata, con notifica all’interessato della relativa comunicazione, e trasmessa all’ufficio preposto ad assumere i provvedimenti sanzionatori previsti dalla legislazione vigente in materia di abusivismo edilizio (titolo IV DPR 380/01);
- la DIA è ammissibile e completa di tutti i documenti prescritti a noma di legge, viene quantificata la somma dovuta a titolo di oblazione e predisposto il provvedimento di sanatoria.

Un volta conclusa l’istruttoria con esito positivo, si provvede ad inviare all’interessato la comunicazione con le indicazioni per il versamento dell’oblazione ed il ritiro del provvedimento di sanatoria.

Il provvedimento in sanatoria può essere ritirato dall’intestatario, o da altra persona munita di delega, presso lo Sportello Unico presentando la seguente documentazione:
- quietanza di versamento dell’oblazione;
- 1 marca da bollo da Euro 10.33;
- eventuale delega al ritiro.



Costo:
La presentazione della DIA è assoggettata al versamento dei diritti di segreteria.
La sanatoria dell’intervento abusivo denunciato è invece subordinata al versamento a titolo di oblazione di una somma stabilita dal Responsabile del Procedimento nella misura minima di Euro 516,00 e nella misura massima di Euro 5160,00.
La DIA spontaneamente presentata in corso di realizzazione dell’intervento, comporta l’applicazione di una sanzione pari a Euro 516,00.
**************

La sanatoria potrebbe essere estremamente costosa... e non dovresti pagare tu... oppure...potrebbe anche essere rigettata... e poi che fai? Ti ritrovi con un immobile non sanabile?
ATTENZIONE.
Per i tempi:
Genova
Sanatoria chiesta a Febbraio, concessa ad Agosto.
 

monolis

Membro Junior
Scusate ma di che stiamo parlando?
Non complichiamo le cose. La pratica da presentare dipende dalle opere che sono state realizzate.
Se, come presumibilmente sembra, si tratta solo di opere interne, allora è sifficiente presentare una CIL in sanatoria, ovvero una "Mancata segnalazione di fine lavori" con sanzione di € 258,24 + 251 di diritti di segreteria. Tale pratica va redatta sul mod.M.S. reperibile sul sito del Mun.IX del Comune di Roma. Ovviamente devi incaricare un tecnico per il rilievo, gli elaborati grafici e la relazione asseverata. A parte i tempi tecnici per queste cose, non c'e niente da aspettare in quanto al momento della presentazione della pratica, questa è da ritenersi conclusa. Il Municipio prende solamente atto della comunicazione. Se nel frattempo è stato fatta la variazione catastale, presenti anche una dichiarazione di fine lavori allegando l'accatastamento.
 

mordillocecio

Nuovo Iscritto
ok
lo dico al venditore
i lavori, sì, sono solo interni
spostamento cucina
creazione secondo bagno
eliminazione tramezzo

fatti nel 2001 circa

quindi intanto mi prendo la pianta catastale aggiornata che presentano in questi gg e mando avanti la pratica del perito della banca che ci dà mutuo

e poi dico al venditore che deve fare quanto mi dite, cioè la cil. noi siamo terzo municipio
ma cedo che vada bene cmq no?
 

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