Salve a tutti e ringrazio anticipatamente chi cercherà di aiutarmi.
La situazione vede una famiglia con un genitore vedovo e 2 figli.
I 3 hanno ricevuto alla morte del padre le loro quote legittime di eredità.
Negli anni seguenti, uno dei figli ha ricevuto dal genitore superstite, circa 100.000€ per l'apertura e la gestione di un'attività commerciale.
Tale donazione è avvenuta tranquillizzando l'altro figlio sul fatto che in futuro potrà rivalersi sull'asse immobiliare della famiglia. Gli immobili prevedono un magazzino uso deposito, un fondo agricolo futuro edificabile e la casa di abitazione suddiviso per successione legittima (50%+16,66% alla moglie e 16,66% ad ogni figlio).
Visto che per il futuro "fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio", il figlio "in attesa" come può tutelare quanto promesso a voce e ricevere in futuro quanto promesso?
La collazione è una possibilità ma come farla valere? Può il figlio che ha ricevuto, negare la donazione?
Potrebbe essere realizzabile una specie di dichiarazione con la quale il figlio fortunato riconosce di aver già ricevuto tale importo e che si impegna a favorire il fratello sfortunato nella suddivisione ereditaria?
Accetto altri suggerimentisu come si potrebbe risolvere la vicenda in famiglia cercando una soluzione low cost?
Grazie mille.
Francesco M.
La situazione vede una famiglia con un genitore vedovo e 2 figli.
I 3 hanno ricevuto alla morte del padre le loro quote legittime di eredità.
Negli anni seguenti, uno dei figli ha ricevuto dal genitore superstite, circa 100.000€ per l'apertura e la gestione di un'attività commerciale.
Tale donazione è avvenuta tranquillizzando l'altro figlio sul fatto che in futuro potrà rivalersi sull'asse immobiliare della famiglia. Gli immobili prevedono un magazzino uso deposito, un fondo agricolo futuro edificabile e la casa di abitazione suddiviso per successione legittima (50%+16,66% alla moglie e 16,66% ad ogni figlio).
Visto che per il futuro "fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio", il figlio "in attesa" come può tutelare quanto promesso a voce e ricevere in futuro quanto promesso?
La collazione è una possibilità ma come farla valere? Può il figlio che ha ricevuto, negare la donazione?
Potrebbe essere realizzabile una specie di dichiarazione con la quale il figlio fortunato riconosce di aver già ricevuto tale importo e che si impegna a favorire il fratello sfortunato nella suddivisione ereditaria?
Accetto altri suggerimentisu come si potrebbe risolvere la vicenda in famiglia cercando una soluzione low cost?
Grazie mille.
Francesco M.