mariofrancis

Membro Attivo
Conduttore
buongiorno a tutti,
ho saputo ieri che un condomino l'anno scorso ha chiesto all amministratore di staccarsi dal riscaldamento centralizzato (l'immobile ha 12 appartamenti) ma gli è stato negato in quanto sostiene che c'è una legge in Toscana (siamo sotto la provincia di Massa Carrara)che vieta ciò.
per me non è vero, ci sarebbero a tutt'oggi altri condomini propensi al distacco (per un totale di 4) io credo che non bisogna chiedere a nessuno , basta non arrecare danno ad altri e contribuire alle spese della caldaia, mi sbaglio, aspetto il Vs. parere. grazie
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Non ti sbagli, ci sono già diverse Sentenze in merito e tra l'altro con il nuovo ordinamento sarà previsto dal Codice Civile all'art. 1118 cc dal prossimo 18 Giugno 2013;

...
Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma
 
U

User_29045

Ospite
Confermo e sottolineo quanto già affermato da condobip:

In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma

In pratica, anche se ci si sgancia dalla caldaia centralizzata, si continua a pagare la QUOTA di spese per la sua manutenzione straordinaria, per la sua conservazione e per metterla a norma. Non è mai un distacco definitivo.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
il problema è quantificare la quota da pagare, ci sono regioni che consigliano il 30%, cè ne sono altre che addirittura il 50%, con quale delibera millesimale può decidere le quota, da applicare, ciao
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Le regioni possono dire e consigliare quello che vogliono, la nuova norma del Codice Civile che andrà in vigore tra meno di 2 mesi è molto più chiara e dice che il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
 

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