frareggiani

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
io e una coerede dobbiamo procedere al frazionamento di un'unità immobiliare ricevuta per successione.
Le due porzioni hanno dimensioni molto diverse tra loro. Le spese per il frazionamento (geometra, accesso agli atti, etc) come andranno divise?
Esiste una normativa di riferimento?
50 - 50 o secondo i millesimi delle rispettive quote?

Grazie per le vostre risposte,
Francesco
 
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salves

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Professionista
Piochè traete utile reciprocamente procedendo alla divisione, ed essendo le spese tecniche descritte spese fisse cioè che non variano a seconda delle quote di proprietà, vanno ripartite in parti uguali. Resta comunque la facoltà di poter procedere ad un accordo per una diversa ripartizione.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Solitamente i "compensi" seguono il controvalore dei beni in discussione .. quindi più corretto togliere i costi e poi dividere (ovvero anche le spese in rapporto alla frazione di proprietà)... poi in second'ordine facoltà di accordo diverso.

Altrimenti (con un 50/50) si potrebbe arrivare al paradossa che la quita di costo supera il controvalore di chi avrà di meno.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dipende se si tratta di terreno o fabbricato.
- Per il terreno occorre fare il rilievo, studiare la dividente (che deve essere approvata dai condividenti), tracciarla e presentare il tipo di frazionamento per la sua approvazione. Se non è richiesto il ripristino del confine delle particelle, la spesa può essere ripartita equamente.
- Nel caso si tratti di fabbricato e questo dovrebbe essere il caso poiché si parla di accesso agli atti, bisogna verificare la sua fattibilità, solo se positiva:
- rilevo di tutto il fabbricato;
- studio del frazionamento:
- presentazione all'ufficio tecnico comunale della relativa pratica edilizia;
- redazione di due distinte pratiche DocFa.
In questo caso le spese vive catastali sono € 50 + 50, quindi eque, mentre l'impegno è differente in funzione della estensione e complessità, per cui sebbene le spese siano identiche. l'onere professionale dovrebbe essere riparti per quota, salvo accordi diversi.
 

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