Hug

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve. Il nuovo decreto ministeriale sui contratti a canone calmierato ha, tra le novità, quella per cui il contratto, anche se non è predisposto da una delle associazioni coinvolte negli accordi territoriali, deve ricevere il visto di conformità di una delle associazioni. Potreste dirmi se occorre associarsi e quale è il costo da sostenere per questo visto?
Grazie.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Come al solito essendo questi accordi territoriali concordati tra ministero ed organizzazioni sindacali, salta sempre fuori l'obbligo di attestazione di conformità da parte di queste associazioni sindacali: poi, come è avvenuto per leggi precedenti sulle locazoni, questi obblighi diventano facoltativi: chissà perchè....
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Salve, secondo voi, per i contratti agevolati stipulati dal 1/1/2016 fino all'entrata in vigore di questo DM, era obbligatoria la firma delle organizzazioni sindacali sul contratto per avere la cedolare secca al 10% nelle zone ad alta densità abitativa e la riduzione del 25% dell'aliquota IMU deliberata dal comune per il 2016?
Io non ne ho trovato menzione nella legge di stabilità del 2016 e so, per certo, che l'assistenza sindacale è facoltativa.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
secondo voi, per i contratti agevolati stipulati dal 1/1/2016 fino all'entrata in vigore di questo DM, era obbligatoria la firma delle organizzazioni sindacali sul contratto
Rispondo in base a quanto prevede l'accordo territoriale del Comune di Torino per i contratti agevolati.

La firma delle organizzazioni sindacali è necessaria soltanto se il proprietario intende applicare un ulteriore aumento del canone di locazione rispetto ai valori stabiliti nella tabella dell'accordo.
Questo aumento è previsto nel caso in cui la casa data in locazione sia stata ristrutturata (al suo interno e/o nelle parti comuni condominiali). Il proprietario deve esibire le fatture che attestino le spese sostenute per le ristrutturazioni; la maggiorazione di canone a cui ha diritto deve rispettare certi requisiti; e il tutto deve essere controllato, certificato e sottoscritto dalle organizzazioni sindacali.

Se invece il proprietario calcola il canone di locazione semplicemente applicando i valori euro/mq della tabella, la firma delle organizzazioni sindacali non è obbligatoria.
 

Elisabetta48

Membro Senior
era obbligatoria la firma delle organizzazioni sindacali sul contratto per avere la cedolare secca al 10% nelle zone ad alta densità abitativa e la riduzione del 25% dell'aliquota IMU deliberata dal comune per il 2016?
No. I Comuni insieme alle organizzazioni sindacali hanno predisposto gli Accordi Territoriali, quindi concordato le fasce di oscillazione, i parametri per entrare in una fascia o nell'altra, gli allegati vari... Quello era d'obbligo. La firma sui contratti no. Se infatti guardi nei fac-simile di contratto allegati agli accordi territoriali, sia per il propietario che per l'inquilino è prevista l'assistenza di... ma la nota cui si viene rimandati dice "(3) Assistenza facoltativa" (come risulta anche a te, d'altra parte)
E' arrivata nel frattempo la risposta di @uva. Nei Comuni che conosco io la ristrutturazione è uno dei parametri che danno diritto al salto di fascia, ma non deve essere certificato dalle organizzazioni. Comune che vai...
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ringrazio Uva ed Elisabetta per il contributo dato, questa mia domanda è perché
nel 2016 ho stipulato 2 contratti a canone agevolato senza l'assistenza delle c.d. sigle sindacali e quindi ho pagato l'IMU, rapportato ai periodi contrattuali, applicando la riduzione del 25% sull'aliquota deliberata dal comune.
Leggendo un articolo comparso nel 2016 sul Sole 24ore, ho appreso che bisogna adempiere all'obbligo dichiarativo entro il 30 giugno del 2017 per variazione d'imposta.
Fin qui tutto nella norma.
Questa mattina ho preparato la dichiarazione IMU inerente i due immobili interessati ed ho telefonato all'ufficio IMU per sapere l'orario di apertura e spiegare il motivo della presentazione della dichiarazione IMU.
Dall'altra parte del filo una incompetenza totale e la non conoscenza della legge di stabilita del 2016.
L'impiegata asseriva che non c'era bisogno della dichiarazione IMU in quanto nella delibera del Comune che istituiva i canoni concordati c'era il modello di domanda per avere l'aliquota agevolata (sconto dell'uno per mille sull'IMU ordinaria).
Ribattevo che io parlavo della riduzione del 25% dell'IMU deliberata.
Gli ho fatto presente che non ci siamo avvalsi delle S.S.(intendo sigle sindacali) anche perché io le ammiro come il fumo negli occhi.
Niente da fare, continuava nella sua posizione dicendomi che non esiste nessuno sconto del 25% sull'IMU per i contratti agevolati e che se volevo quella miseria dell'uno per mille che concede il comune dovevo pagare la gabella a quei bravi signori delle S.S. e per di più dicendomi che, inoltre, il contratto doveva essere stipulato a titolo di abitazione principale e che il conduttore doveva risiedere anagraficamente nell'immobile, cosa non vera.
Per quanto sopra, a questo punto, non presento neanche la dichiarazione IMU per il 2016, visto che la mancanza non fa decadere la riduzione d'imposta e comunque se se ne accorgeranno la sanzione è di 50,00€ riducibili a 16,67€ se pagati entro 60 giorni.
Qui ci vuole Sgarbi,.....capra, capra, capra, capra.......
Di seguito l'articolo del Sole 24ore
 

Allegati

  • IMU e Tasi ridotte se l’affitto è a canone concordato - Il Sole 24 ORE.pdf
    64,9 KB · Visite: 39

Elisabetta48

Membro Senior
Il caos deriva dal fatto che ogni Comune ha deliberato quello che gli pare. Per esempio a Parma per avere l'aliquota agevolata IMU per un canone concordato l'inquilino deve prendere la residenza. A 25 Km di distanza, Reggio Emilia, non c'è l'obbligo della residenza. Tutte e due però hanno, almeno, nella loro modulistica riportato la legge nazionale dello sconto del 25%.
Intanto direi che nessun Comune chiede la Dichiarazione IMU per usufruire delle aliquote agevolate ma solo la presentazione di un modulo reperibile in Internet, quindi va cercato il modulo da presentare. Certo che se lo devi presentare a Velletri, mi pare che tu sia nei guai. Ho trovato i link che metto dopo. Sia nel modulo di autocertificazione che nella delibera del Comune c'è scritto che il contratto deve essere vidimato da una delle organizzazioni firmatarie ecc... In più nella delibera (pag 6, punto 9) c'è scritto che la autocertificazione va presentata entro il termine di versamento della seconda rata, quindi...tempo scaduto, temo.
Una cosa a tuo favore è che nella delibera due volte viene citato lo sconto del 25%. Bisogna vedere però se, non avendo presentato la autocertificazione, te lo riconoscono (a Parma l'ho dovuta presentare anche se, non avendo l'inquilino preso la residenza, non mi spettava l'IMU agevolata. Me l'hanno fatta presentare solo per lo sconto del 25%).
Spero per te che il Comune non sia Velletri.
(A parte il fatto che ho dato una lettura MOLTO veloce del modello di autocertificazione e della delibera. Sicuramente meritano una lettura ben più attenta)

file:///C:/Users/Ego/Downloads/AUTOCERTIFICAZ-IMU-CONTRATTI-CANONE-CONCORDATO.pdf
file:///C:/Users/Ego/Downloads/DELIB-C-C-17-IMU-ANNO-2016%20(2).pdf
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
nella delibera del Comune c'è scritto che il contratto deve essere vidimato da una delle organizzazioni firmatarie ecc...
Non ho letto le delibere: ma se sono posteriori al DM 16-1-17 potrebbero riferirsi solo ai contratti stipulati nel 2017 con le nuove regole: prima non mi risulta (non ricordo) fosse rimasto l'obbligo di vidimazione
 

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