Giulia51

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buoanasera a tutti,
dopo la morte di mio marito(dal quele ero separata legalmente da diversi anni)ho ereditato una casa bifamigliare , lnella quale ha preso residenza mio figlio avuto da un precedente matrimonio,l'altro appartamente è stato dato in affitto ad una famiglia di terremotati.La mia domanda è questa:
vorrei fare donazione dell'immobile a mio figlio, ma dicono che in caso di donazione l'immobile non può essere venduto de non dopo 10 anni.e che le banche hanno difficoltà a dare mutui.
Io vivo sola ho 63 anni e non ho avuto altri figli in vita mia, mio marito era sterile quindi non possono esserci altri eredii e i genitori sono defunti, Non esistono altri che possano pretendedere ,vista la morte improvvisa e l'assenza di qualsiasi tipo di testamento.
mi diconono inoltre che la donazione ha un costo .
qualcuno di voi ha notizie più professionali su questo argomento.
dimenticavo io sono proprietaria con mia sorella del 50% di un appartamento quindi ho pagato per la casa ereditata IMU seconda casa( che salasso).
grazie a tutti per le gentili risposte.
Giulia
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se una persona fa una donazione e alla sua morte lascia altri beni in eredità, gli eredi legittimi posso esercitare la cosiddetta "azione di riduzione" se il valore della donazione ha leso i loro diritti ereditari.
Quindi possono impugnare la donazione entro dieci anni dall'apertura della successione.
Gli eredi che potrebbero agire in tal senso sono il coniuge, i discendenti (figli) e gli ascendenti (genitori).
Non certo altri tuoi parenti come fratelli, sorelle, cugini.
Quindi se non ti risposi la donazione non presenta problemi e, se il valore dell'immobile donato non supera la franchiglia di 1 milione di euro, è esente dall'imposta di donazione.
Il costo consiste nelle imposte ipotecaria e di registro: rispettivamente il 2% e 1% del valore dell'immobile donato (ci sono riduzioni se per tuo figlio si tratta di prima casa) , più quello dell'atto notarile.
 

Roberto Benenati

Nuovo Iscritto
La situazione illustrata non dà piena contezza del patrimonio e di un eventuale asse relitto che potrebbe garantire una indubbia possibilità di rispetto della quota di legittima in favore del coniuge in caso di premorienza. Quanto alla possibilità della vendita non esiste un impedimento normativo se non l'incertezza che l'eventuale compratore potrebbe vedersi coinvolto in una situazione di incertezza legata al mancato rispetto del principio sopra riferito. E' per questo motivo che le banche difficilmente sono disponibili ad erogare mutui quando la provenienza della vendita è una donazione, a meno che il compratore non offra altre forme di garanzie ipotecarie. Se il bene donato dovrà essere presumibilmente rivenduto potrebbe essere valutata l' opportunità di procedere direttamente alla vendita da parte della proprietaria attuale con la donazione della somma ricavata al figlio.
 
J

JERRY48

Ospite
Donazione: costo notaio per l'atto, sotto pena nullità della donazione, trascrizione € 168, imposta catastale € 168 se trattasi di di prima casa.
 

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