leonix

Membro Attivo
Salve vedendo un sito cosi professionale e serio voglio esporre il mio caso a voi ''professionisti del campo'' in quanto da tempo sto avenedo dei problemi:
Mio padre nel 1983 era sposato con moglie e 3 figli,conobbe mia madre lascio la moglie ed andò via di casa e si mise a convivere con mia madre dove in seguito nell'84 sono nato io. Con la moglie si sono separati consensualmente senza divorziare mai, la moglie nel 1984 si fece donare l'altra metà del loro immobile cioè la parte 1/2 di mio padre se la fece donare ad i suoi 3 figli, cioè miei fratellastri per intenderci, mio padre andò a convivere con mia madre e me in una casa (non ancora regolarizzata) che si trova su un terreno donato nel 2008 da mio nonno,il quale si è riservato l'uso frutto. mio padre circa un'anno fa in seguito a una brutta malattia è venuto a mancara,lasciandomi un testamento olografo scritto a macchina ma firmato su ogni lato della busta il quale attesta che ai 3 figli lascia la casa donata nel'84 mentre a me avendolo assistito fino alla fine lascia il terreno dove c'è questa casa dove ha convissuto con mia madre e me (dove c'è la casa non ancora regolarizzata al comune,cioè manca la sanatoria da pagare) quindi sul testamento parla del terreno, che me lo lascia tutto a me,ma su questo terreno c'è la casa che però non è mensionata, io preciso che ho aperto la successione (terreno ed immobile)e sto prendendo anche la residenza li,intestandomi corrente ecc. Come immaginavo da tempo i miei 3 fratellastri piu la moglie hanno impugnato il testamento dicendo espressamente che vogliono la casa ed il terreno essendo loro 3 piu la madre e precisando che io non posso volere nulla dalla loro casa donata a loro nel'84 da mio padre. Chiedo a voi un consiglio visto che cambiando avvocati mi sono accorto che ogni avvocato dice una cosa diversa e vi chiedo a voi esperti: io posso impugnare la loro villetta che mio padre ha lasciato a loro in donazione? come devo comportarmi,ho paura che loro possono impugnare il mio testamento e io non posso ''pretendere'' la loro casa donata nel 1984 da Mio padre,preciso che io sono figlio riconoscuto.VI ringrazio e spero quanto prima di ricevere un vostro consiglio..anche se è tutto ''ingarbugliato''
 

Paolo Zavatta

Nuovo Iscritto
Tutte le donazioni fatte a figli e coniuge devono tornare nella collazione (in natura o per imputazione), venendo ricalcolate nella comunione ereditaria prima che avvenga la divisione, escluse alcune donazioni particolari (spese per istruzione, corredo nuziale, mantenimento, malattia, educazione, abbigliamento, donazioni remuneratorie e liberalità d'uso).
Per quanto riguarda la quota legittima di ciascuno di voi, è di un quarto per il coniuge e un mezzo per i quattro figli (gli altri tre più lei), equivalente dunque ad un ottavo a testa. Si noti che il calcolo della quota legittima tiene conto dell'attivo ereditario (valore dei beni del defunto sottratti i debiti) sommato al valore dei beni usciti dal patrimonio per donazioni.
Eventuali legati presenti nel testamento, se non risultano in sostituzione della legittima in maniera esplicita, sono imputati alla quota legittima.
 

leonix

Membro Attivo
La ringrazio per questa spiegazione molto chiara persino da me che non mi intendo della materia legale, vi chiedo una cosa sola, loro hanno sempre abitato nella villetta con la madre ed io ora da un pò in questa casa sul terreno che mio padre mi ha lasciato in testamento,prendendo come detto residenza corrente a me intestata e avviando la successione di terreno ed immobile,anche se l'immobile oltre ad essere non regolare non è mensionato nel testamento olografo. i miei fratellastri vogliono l'immobile dove sono ma io vorrei cercare di ''tenermelo'' e quindi l'unico modo sarebbe impugnare la loro casa che oltretutto oltre a valere il doppio e anche legalmente sanata e regolare mentre la mia no, dunque la mia speranza risiede nel farli impietreggiare impugnando la loro casa,ma per essere convinti che io non posso farlo,visto che nell'84 mio padre l'ha donata e ormai sono passati 27anni anche se papà è morto un'anno fa io vorrei sapere quali sono i corretti articoli di legge dove parlano dell'impugnazione di donazione, ho cercato molto su internet ma non ho trovato un vero articolo di legge che specifica l'impugnazione di donazione,sono tutti pareri di esperti senza art. voi li conoscete?
 

leonix

Membro Attivo
Grazie davvero,sopratutto per la professionalità oltre la serietà di questo sito, pensi su 3 avvocati 2 mi avevano detto che non potevo impugnare la donazione. Mi avete acceso una speranza,dinuovo,grazie
 

Paolo Zavatta

Nuovo Iscritto
Le consiglio comunque di consultarsi con un avvocato civilista esperto in materia. E' opportuno precisare che recenti modifiche di articoli di legge, avvenute nel 2005, hanno semplificato la possibilità di soddisfazione da parte di stretti congiunti legittimatari nell'inseguire donazioni avvenute da più di vent'anni, dove un tempo invece la possibilità pratica di rivalsa si rivelava non sempre sattisfattoria.
 

fausto manca

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ritengo che, purtroppo, il testamento non abbia alcun valore, essendo scritto a macchina; poi non é stato specificato se la donazione della metà della villetta sia stata fatta con dispensa dalla collazione, probabilmentre no. Potremmo avere in questo caso una successione legittima, senza disponibile, con un asse costituito dalla metà della villetta più il terreno con soprastante costruzione che si devolverebbe per un terzo al coniuge e per due terzi da dividere tra i quattro figli. Questo, in estrema sintesi.
 

Paolo Zavatta

Nuovo Iscritto
Ritengo che, purtroppo, il testamento non abbia alcun valore, essendo scritto a macchina

In effetti al di là dell'impugnazione della donazione, per quanto riguarda il testamento citato è molto probabile sia nullo per difetto di forma (il testamento olografo, come giustamente fausto afferma, richiede d'esser scritto a mano dal testatore, non rivelandosi idoneo alcun altro mezzo sostitutivo), salvo non sia stato depositato a suo tempo dal testatore in busta chiusa al notaio, con annotazione di quanto avvenuto sulla busta e sottoscrizione sopra di essa da parte del notaio, del de cuius e di due testimoni (in questo caso trattandosi non già di olografo, ma di testamento segreto).
Il testamento con difetto di forma può comunque essere spontaneamente eseguito (art. 590 C.C.), ma non significa sanare la causa di nullità, comportando solo il venir meno della possibilità di impugnare il testamento per nullità in coloro che abbiano appunto eseguito il testamento nullo pur essendo a conoscenza delle o delle cause di nullità.
 

leonix

Membro Attivo
Il testamento mio padre lo fece preparare dal suo avvocato davanti a me poi sigillato in 2 buste una bianca e infine una gialla con mastice rosso e firmato sui lati delle buste in ogni parte. poi l'avvocato lo diede a me che a morte di papà feci aprire dal notaio davanti i fratellastri e testimoni,pagando e facendolo registrare dove dovuto. il discorso è che la moglie con i 3 figli (miei fratellastri) dall'84 non sono mai venuti da mio padre a trovarlo restando nella loro casa che mio padre gli ha lasciato con donazione nel'84 ed ora che mio padre non c'è piu purtroppo loro mi hanno fatto scrivere dall'avvocato che pretendono l'immobile e la terra dove adesso io custodisco e sto prendendo la residenza,sul testamento mio padre ha fatto mensionare che io solo gli sono stato vicino ed assistito in quella casa fino alla fine,e naturalmente e la verità, io adesso penso che loro si sono fatti avanti perchè il loro avvocato gli ha detto che io non posso impugnare la loro donazione quindi automaticamente diventa un senso unico da parte loro,cioè possono solo prendere, se io potessi impugnare la loro donazione cioè la loro villetta che vale precisamente il doppio della mia,per giunta non sanata loro accorgendosi che ci perderebbero se ne starebbero a casa loro non facendosi piu sentire, questa e la mia speranza e vorrei che me lo mettessero per iscritto che rifiutano il mio immobile,naturalmente io rifiuterei la spartizione del loro. ma finchè restano convinti che la loro donazione non può essere impugnata io non sò cosa inventarmi...
 

Paolo Zavatta

Nuovo Iscritto
La nullità eventuale del testamento non inficia quanto fin qui detto su quota legittima e collazione (su quest'ultima va capito come diceva giustamente fausto poco sopra se eventuali donazioni sono state escluse dalla collazione dal de cuius, cosa possibile chiaramente nei limiti della quota disponibile).
Testamento o meno, di tutti i beni usciti dal patrimonio di suo padre per donazioni (escluse eventualmente le tipologie di donazioni già più volte citate in precedenti post) più tutto l'attivo del patrimonio di suo padre al momento della sua morte a lei spetta (poichè siete quattro figli) non meno di un ottavo, per successione nella legittima.
Tramite testamento, se non nullo, suo padre avrebbe potuto poi disporre a suo favore nel limite della quota disponibile, equivalente in questo caso ad un quarto della riunione fittizia, rimanendo però necessaria a tal proposito l'esplicita menzione al non voler imputare alla sua parte di legittima tale lascito.
Chiaramente le consiglio caldamente di consultare un avvocato del settore di fiducia, che possa visionare in maniera più completa la sua situazione e quella degli atti.
 

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