buongiorno allo staff e a tutti gli iscritti di Propit, dopo una lunga assenza eccomi di nuovo con un quesito.
Nel lontano 2006 ho acquistato con atto notarile una quota di 250/1000 di una terreno dichiarato agricolo, ma in realtà occupato da un deposito degli anni 40, ricostruito con i fondi della legge 219, tale deposito fu ereditato sempre in quota parte dai genitori dei miei venditori quindi in comunione con gli altri aventi diritto.
per meglio far comprendere:
Tizio muore e lascia quattro figli, tutto l'asse ereditario compreso il deposito viene diviso in 4 quote tra gli aventi diritto.
Con il terremoto dell'80 visto le lesioni riportate dal deposito, venne chiesto il contributo per la ricostruzione legge 219 ad opera di uno di essi, nel frattempo due di essi morirono e subentrarono gli eredi già trasferiti altrove.
I lavori della ricostruzione terminarono alla fine del 1992, senza accatastare il manufatto.
Nel 2001 anche chi aveva chiesto il contributo morì e quindi subentrarono i figli che si erano trasferiti in altre città e non vivevano sul posto, essi si arrogarono del diritto di possesso rifiutando la consegna delle chiavi al fratello superstite coerede del padre . (zio)
Quindi…. solo uno dei quattro figli sopravvisse continuando ad abitare sul posto.
Nel 2006, tre mesi prima del mio acquisto vi fu una divisione dell'asse ereditario tra gli aventi diritto, senza dividere tale fabbricato, io comprai la quota che era toccata ai miei venditori compresa la quota sul fabbricato indiviso.
Il fabbricato conteso è stato accatastato solo nel 2011 riportando in ditta tutti gli aventi diritto compreso lo scrivente e la moglie, e devo dire che dal momento dell’accatastamento ad oggi ho sempre versato, prima l’ICI e oggi l’IMU, i comproprietari si rifiutano di consegnare le chiavi anche a noi dichiarando che, il bene è stato usucapito perché il padre in vita lo aveva posseduto per più di 40 anni.
Domande:
Può una persona dichiarare usucapione su un fabbricato, dichiarando che il padre in vita lo aveva posseduto per 40 anni? Da precisare che il padre ha ereditato a sua volta nel 65 lui è morto nel 2001, 36 anni e non 40.
Con la morte del padre non si estingue anche una ipotetica usucapione?
Con il mio acquisto di quota parte anche se fosse vero non ho interrotto i termini?
Se veramente vi fosse in essere un diritto di usucapione non era il padre che doveva chiederlo in vita?
Con il fratello del padre che vi è nato se poi morto sul posto, nel 2015, può esserci usucapione?
Non ci sono dei termini per impugnare un atto di compravendita se uno si ritiene leso?
In questo caso il mio, visto che loro vantano diritti di usucapione ad oggi sono 11 anni che ho acquistato tale quota.
Non è finita…….ho acquistato anche la quota dello zio prima della morte , ultimo coerede del padre, con l’avallo dei figli, loro dicono che lo zio non aveva titolo a vendere per avvenuta usucapione, devo dire che gli unici atti sono stati quelli di divisione tra eredi e tre mesi dopo il mio.
Pretesa di usucapione priva di sentenza giuridica.
Potete aiutarmi a capire meglio la cosa? Può esserci usucapione? Se si perché stessa cosa se no, magari citando dei riferimenti normativi, grazie.
Chiedo scusa per la lungaggine, ma, necessaria per meglio far comprendere.
Nel lontano 2006 ho acquistato con atto notarile una quota di 250/1000 di una terreno dichiarato agricolo, ma in realtà occupato da un deposito degli anni 40, ricostruito con i fondi della legge 219, tale deposito fu ereditato sempre in quota parte dai genitori dei miei venditori quindi in comunione con gli altri aventi diritto.
per meglio far comprendere:
Tizio muore e lascia quattro figli, tutto l'asse ereditario compreso il deposito viene diviso in 4 quote tra gli aventi diritto.
Con il terremoto dell'80 visto le lesioni riportate dal deposito, venne chiesto il contributo per la ricostruzione legge 219 ad opera di uno di essi, nel frattempo due di essi morirono e subentrarono gli eredi già trasferiti altrove.
I lavori della ricostruzione terminarono alla fine del 1992, senza accatastare il manufatto.
Nel 2001 anche chi aveva chiesto il contributo morì e quindi subentrarono i figli che si erano trasferiti in altre città e non vivevano sul posto, essi si arrogarono del diritto di possesso rifiutando la consegna delle chiavi al fratello superstite coerede del padre . (zio)
Quindi…. solo uno dei quattro figli sopravvisse continuando ad abitare sul posto.
Nel 2006, tre mesi prima del mio acquisto vi fu una divisione dell'asse ereditario tra gli aventi diritto, senza dividere tale fabbricato, io comprai la quota che era toccata ai miei venditori compresa la quota sul fabbricato indiviso.
Il fabbricato conteso è stato accatastato solo nel 2011 riportando in ditta tutti gli aventi diritto compreso lo scrivente e la moglie, e devo dire che dal momento dell’accatastamento ad oggi ho sempre versato, prima l’ICI e oggi l’IMU, i comproprietari si rifiutano di consegnare le chiavi anche a noi dichiarando che, il bene è stato usucapito perché il padre in vita lo aveva posseduto per più di 40 anni.
Domande:
Può una persona dichiarare usucapione su un fabbricato, dichiarando che il padre in vita lo aveva posseduto per 40 anni? Da precisare che il padre ha ereditato a sua volta nel 65 lui è morto nel 2001, 36 anni e non 40.
Con la morte del padre non si estingue anche una ipotetica usucapione?
Con il mio acquisto di quota parte anche se fosse vero non ho interrotto i termini?
Se veramente vi fosse in essere un diritto di usucapione non era il padre che doveva chiederlo in vita?
Con il fratello del padre che vi è nato se poi morto sul posto, nel 2015, può esserci usucapione?
Non ci sono dei termini per impugnare un atto di compravendita se uno si ritiene leso?
In questo caso il mio, visto che loro vantano diritti di usucapione ad oggi sono 11 anni che ho acquistato tale quota.
Non è finita…….ho acquistato anche la quota dello zio prima della morte , ultimo coerede del padre, con l’avallo dei figli, loro dicono che lo zio non aveva titolo a vendere per avvenuta usucapione, devo dire che gli unici atti sono stati quelli di divisione tra eredi e tre mesi dopo il mio.
Pretesa di usucapione priva di sentenza giuridica.
Potete aiutarmi a capire meglio la cosa? Può esserci usucapione? Se si perché stessa cosa se no, magari citando dei riferimenti normativi, grazie.
Chiedo scusa per la lungaggine, ma, necessaria per meglio far comprendere.