M

miosotis

Ospite
Spero di aver collocato la domanda nello spazio giusto.
Siamo tre eredi di un immobile. Io ho comprato la quota ereditaria di uno (meglio i diritti) nel 2009. Nell’atto di cessione non si è fatto menzione della soffitta(un lastrico solare con una copertura di tegole e travi, eseguito negli anni ’70 a copertura di un tetto piano. La soffitta, chiamiamola così, è accatastata con uno degli appartamenti e incide dello 0, 25 sui suoi vani. E’ parte integrante di questo appartamento e sulla visura catastale a cui si è riferito il notaio per l’atto viene indicato con un numero:piano 1-2,questo 2 come mi hanno spiegato in catasto è qualcosa che l’appartamento possiede: la soffitta, non può essere altro- e quindi ci abbiamo sempre pagato l’ICI. Nel progetto originario risalente agli anni Cinquanta, però, non c’era il tetto sul disegno)Siccome ho sentito che non si possono fare atti in cui alcuni elementi presentino difformità urbanistiche e questo mi pare dal 2010, con la legge del 1/07, vorrei sapere se per voi l’atto e valido(2009). Tenendo conto che anche se il notaio non ha espressamente citato la soffitta, perché sulla visura non la si nominava e non c'era il disegno, è però ugualmente presente sulla visura con quel numero due che vi ho detto e il notaio questo sull'atto l'ha riportato.
Spero di essere stata chiara, altrimenti fatemi sapere.
Ancora una domanda la legge che cito è retroattiva oppure è valida solo per gli atti stipulati dopo il primo luglio 2010?



miosotis
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ciao miosotis
La conformità urbanistica esiste sin dall'entrata in vigore della legge 47/85 ora abrogata e recepita dal d.p.r.380/01, il decreto 73/10 introduce la formula di citare nel rogito anche gli estremi della planimetria presente all'Ag. del Terr.
A questo punto ti consiglierei di procedere alla sanatoria della realizzazione del tetto ai sensi dell'art.37 comma 4 d.p.r.380/01, presentazione di variazione catastale e poi procedere alla rettifica del rogito.
Ciao salves
 
M

miosotis

Ospite
Grazie per la risposta.
Devo precisare che l'immobile è ancora indiviso, perchè con l'altro fratello non c'è proprio verso di accordarsi. La sanatoria la dobbiamo fare tutti e due, credo.Potrei muovermi solo io?
L'atto comunque è valido o mio fratello me lo potrebbe contestare così com'è e magari dire a ragione che è nullo?
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
La richiesta può farla uno solo dei comproprietari ma il rilascio avviene a nome di tutti i titolari.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La richiesta può farla uno solo dei comproprietari ma il rilascio avviene a nome di tutti i titolari.
... e se non erro gli oneri teoricamente sarebbero a carico di entrambi.

Poi non è che subentra anche il problema della valorizzazione di questa parte sanata?.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
se il fratello non intende sanare la sua quota la devi fare tu e anche pagare, salvo riuscire a farsi dare la quota dal fratello che ai sanato tu anche per lui ciao
 
M

miosotis

Ospite
Gentilissimi.Fatemi capire bene. Potrei sanare io per tutti e due(me e mio fratello, che non mi darebbe, lo so già, un centesimo)e dopo procedere alla rettifica dell'atto. Dopo, dite. L'atto non si può correggere prima di avere fatto la sanatoria. Certo che ti correggi se la casa presenta tanti errori.La soffitta non è l'unico.
Pensate che il professionista a cui mi ero rivolta mi aveva detto di correggere l'atto prima della sanatoria.Sono senza parole.
Allora tenendo fermo questo punto:fare la sanatoria e dopo correggere l'atto, torno a chiedere, e scusatemi se insisto, ma per me è di grande importanza, il mio caro fratello, che finora non si è comportato bene, potrebbe contestarmi l'atto stipulato con l'altro fratello con la cessione a titolo molto oneroso(quasi quasi ci potevo comprare un appartamento a postissimo con quei soldi)dei suoi diritti, proprio perchè ci sono delle difformità? O questo potrebbe farlo solo il fratello da cui ho comprato la quota?
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ti riconfermo che occorre prima sanare, in riferimento della sanatoria procedere alla variazione catastale e poi procedere alla rettifica del rogito.
La contestazione della difformità, il fratello che ti ha venduto penso che non la faccia perche andrebbe a ledere anche i suoi interessi, piuttosto lo potrebbe fare l'altro fratello per propri interessi.
Non so se mi sono fatto capire.
Ciao salves
 

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