Edificio ante 1967 ma con difformità sorte da modifiche successive

1960, l'edificio nasce con 2.60 al piano terra, e soffitto a spiovente da 3 metri a 1.60 nel punto più basso

1970, c'è una pratica edilizia per il sopralzo di + 1.40 metri del piano 1°

2016, effettuo il sopralluogo perchè interessato a ristrutturare, ma noto che
piano terra: altezza 2.70
piano primo: c'è un solaio ad altezza costante di 2.50 (quindi non sufficiente all'abitabilità secondo le nuove normative

Tecnocasa: "stia tranquillo faccia l'offerta tanto qua riusciamo a sistemare tutto prima del rogito, d'altronde è ante '67"

Il mio architetto: "esiste una pratica successiva al 1970 che ha modificato l'immobile, per cui esistono difformità rispetto a quella pratica, non fa nulla se la casa è ante 1967"

Chi ha ragione?

 

Il tuo architetto.
Chiedigli se le difformità sono sanabili altrimenti ti consiglio di lasciar perdere.

 

io direi meglio: chiedi al venditore di sanare. Quando è in possesso della sanatoria fagli l'offerta.