FabioC01

Nuovo Iscritto
Salve,
da poco e' venuta a mancare mia nonna! Esistono 6 eredi e una casa che, da anni (a memoria, un ventennio e piu'), e' occupata da uno di loro che ha vissuto, fino alla dipartita, con la madre.
Ora due degli eredi vorrebbero imporre lo sfratto per poter vedere l'immobile e ottenere quello che gli spetta dell'eredita'... ora, il fratello occupante la casa ha un'eta' abbastanza avanzata (60+), non ha un lavoro, e' invalido civile, vive della sola pensione d'invalidita' (credo sui 3/400 euro/mese), non e' sposato e non ha figli! Non ha, ovviamente, depositi ne' altro, ne' possiede altri immobili in cui possa spostarsi...
Se i due fratelli non dovessero essere d'accordo (gli altri 4 lo sono), fermo restando che possono vendere le loro quote in qualsiasi momento, l'erede che risiede nell'abitazione ha una qualche possibilita' di vedersi riconosciuto il diritto abitativo?

Grazie!
 

ccc1956

Nuovo Iscritto
diciamo che il fratello occupante puo' fermamente opporsi alla vendita e gli altri non potrebbero vendere se non le loro quote e difficilmente troverebbero un acquirente.
nessuno puo' fare lo sfratto al fratello occupante in quanto essendo coerede puo' vivere in quella casa.
l'unica soluzione se non vi mettete tutti d'accordo a vendere a terzi....................e' la vendita giudiziale.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
il diritto di abitare lì non credo possano riconoscerglielo ma tra il disaccordo, 4 contro 2, l'invalidità del fratello, il fatto che i due possono vendere le loro quote credo che le cose possano prolungarsi, complice i tempi biblici della giustizia, fino alla fine naturale dell'occupante. inoktre non credo esista un folle che acquisti le quote di una casa con un invalido dentro. se poi i tre fratelli vogliono dare un senso a questa parola possono sempre acquistare le quote degli altri due ed affrontare il problema alla morte dell'invalido.
 

FabioC01

Nuovo Iscritto
il diritto di abitare lì non credo possano riconoscerglielo ma tra il disaccordo, 4 contro 2, l'invalidità del fratello, il fatto che i due possono vendere le loro quote credo che le cose possano prolungarsi, complice i tempi biblici della giustizia, fino alla fine naturale dell'occupante. inoktre non credo esista un folle che acquisti le quote di una casa con un invalido dentro. se poi i tre fratelli vogliono dare un senso a questa parola possono sempre acquistare le quote degli altri due ed affrontare il problema alla morte dell'invalido.

In realta' sono 2: il terzo e' deceduto tempo fa, ma ci sono la moglie e i figli!

In effetti ci avevano pensato, a riscattare le quote dei due che vogliono vendere, prendendo in considerazione la vendita di meta' casa (e' su due piani)... se non fosse che la moglie di uno di quei due ha gia' iniziato ad avanzare pretese su cosa devono vendere e su cui deve acquistarla (lei, ovviamente, senza sborsare nulla)... e ovviamente a svendere parte dell'immobile, i 4 che si oppongono alla vendita, non ci pensano!
Pare ci siano pero' delle volonta' lasciate da mia nonna circa l'occupazione della casa alla sua morte, ma c'e' il dubbio (beh, la certezza, visto che sempre la signora di cui sopra ha preso contatti con un avvocato ancor prima che mia nonna morisse... il quale gli ha "consigliato" di aspettare almeno la dipartita della proprietaria :occhi_al_cielo:) che vogliano impugnarle per farle annullare!
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Qui sta iniziando una pratica che ingrasserà avvocati e CTU ma lascerà poco agli eredi. Cercate almeno di tutelare il diritto all'abitazione dell'invalido che, se anche se non è espresso legalmente, almeno moralmente "gli avvoltoi" dovrebbero rispettarlo!:rabbia:
 

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