cdlink

Membro Attivo
Mio marito acquistò 40 anni fa, un appartamento con la sua prima moglie. La proprietà fu intestata a tutti e due, al 50% per ciascuno. Nacque una figlia e poi la signora morì, a 3 anni del acquisto della casa.
In quei 3 anni avevano pagato il mutuo insieme in uguale proporzione. E lo stesso per i 10 milioni di lire di quota iniziale, che pagarono in quote uguali.
Secondo la legge la bambina è stata dichiarata ereditiera di una 1/4 parte dell'appartamento e l'altra parte (3/4) è di proprietà di suo padre.
A questo punto avrebbero dovuto pagare il mutuo in proporzione, ma ovviamente la bambina non poteva, non avendo denaro, e mio marito ha pagato solo, tutto il mutuo fino all'estinzione per circa 20 anni la parte sua e la parte della figlia.
Quando la bambina aveva 5 anni io ho sposato suo padre e abbiamo avuto un figlio.
Non abbiamo altre case ne proprietà, ma si un po di risparmi.
La mia domanda è, se mio marito venisse a mancare i due figli riceverebbero uguale eredità dal padre?
o si dovrebbe conteggiare il fatto che mio marito ha investito molti soldi nella figlia maggiore per pagare la sua parte di mutuo, garantendone la proprietà della 1/4 parte della casa, mentre non ha potuto fare lo stesso per il figlio del secondo matrimonio.
Si terrà conto di questo?
Voglio precisare che hocreaciuto questa ragazza come fosse mia figlia, i rapporti in famiglia sono ottimi e i due ragazzi cresciuti come fratelli che sono si vogliono bene e si sostengono, e speriamo che questa armonia non si spezzi mai, meno ancora per questioni economiche.
Nel frattempo è venuto a mancare anche il nonno materno della figlia maggiore e trattandosi di una famiglia molto benestante, ha ricevuto diverse proprietà e soldi dalla famiglia materna. Quindi ringraziando al cielo a lei non mancherà mai niente.
Grazie.
 

Franci63

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Proprietario Casa
La mia domanda è, se mio marito venisse a mancare i due figli riceverebbero uguale eredità dal padre?
Si, a meno che tuo marito faccia testamento, destinando la quota disponibile in modo diverso ( solo ad un figlio, ad esempio).
Si terrà conto di questo?
Si può tenerne conto, visto che , pagando il mutuo per la figlia, c'è stata una donazione indiretta dal padre alla figlia stessa.
Parlane con il notaio.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Si può tenerne conto, visto che , pagando il mutuo per la figlia, c'è stata una donazione indiretta dal padre alla figlia stessa
Franci spiegati meglio il marito è ancora vivo, qui si sta parlando di una eredità che non è ancora in essere.
Poi che centra che il padre abbia pagato lui solo il resto del mutuo, se si fa questo conto si dovrà conteggiare anche quante volte la bambina e il bambino sono andati sulle giostrine per calcolare le spese dell'uno e dell'altro?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Franci spiegati meglio il marito è ancora vivo, qui si sta parlando di una eredità che non è ancora in essere.
La domanda era "si terrà conto di questo" , cioè del fatto che il mutuo è stato pagato dal padre, anche per la quota dovuta dalla figlia ?
La risposta è Si, ovviamente i conti potranno essere fatti solo alla morte del padre.
Poi che centra che il padre abbia pagato lui solo il resto del mutuo
C'entra; pagando un debito della figlia, è come se le avesse donato dei soldi Extra, rispetto al normale mantenimento di un figlio, e ai normali regali che si fanno in famiglia).
 

cdlink

Membro Attivo
Franci spiegati meglio il marito è ancora vivo, qui si sta parlando di una eredità che non è ancora in essere.
Poi che centra che il padre abbia pagato lui solo il resto del mutuo, se si fa questo conto si dovrà conteggiare anche quante volte la bambina e il bambino sono andati sulle giostrine per calcolare le spese dell'uno e dell'altro?
Diciamo che la 1/4 parte di un appartamento che oggi vale di sicuro più di 300 mila euro non è poca roba. Se il padre ha fatto questo lee la figlia di primo letto, il notaio potrebbe considerare che ha fatto più per un figlio che per l'altro.
 

ermi69

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Proprietario Casa
Ok...ma la figlia era piccola e minorenne e sotto la responsabilità del padre.
Chi avrebbe dovuto pagare la quota mutuo della figlia?
 

cdlink

Membro Attivo
Ok...ma la figlia era piccola e minorenne e sotto la responsabilità del padre.
Chi avrebbe dovuto pagare la quota mutuo della figlia?
Se il padre non poteva pagare avrebbero perso la casa, quindi il padre doveva pagare per non perderla. Quindi il padre ha pagado la metà del mutuo per 3 anni e tutto il mutuo per 20. In pratica l'ha pagata quasi tutta lui.
Un padre ha il dovere di trattare ai figli in modo uguale e dare lo stesso.a ciascuno. Se in vita fa una donazione a un figlio e non lo fa all'altro, poi il notaio potrebbe ritenere giusto pareggiare i conti, risarcendo il figlio che non ha ricevuto quel dono. Se il padre ha pagato con i suoi soldi al meno 20 anni di mutuo, la parte sua è quella della figlia, (cosa che forse potrebbe essere un anticipo di eredità, non so se è così) comunque dovrebbe lasciare ai figli la stessa cuota di quella parte. La bambina avrà sicuramente di più per quella parte che sua madre aveva pagato in vita. Ma quello che il padre ha pagato,sembra che debba essere diviso in parti uguali, o che debba lasciare qualcosa in più al figlio al quale non gli ha pagato nessuna proprietà. Comunque penso sarà il notaio a decidere quello che si farà. Io cercherò, se quella situazione si presenterà che i due figli accettino senza problema quello che la legge stabilisce. Per questo vorrei capire quello che dice la legge.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
il notaio potrebbe ritenere giusto pareggiare i conti,
Il notaio non deve pareggiare nessun conto, non è suo compito.

Se, alla morte di tuo marito, uno dei figli ( o tu stessa) riterrà di aver ricevuto in eredità meno di quanto la legge stabilisce come quota legittima, anche tenendo conto delle donazioni effettuate in vita, potrà procedere con i rimedi che la legge mette a disposizione in questi casi.

Se tuo marito è consapevole di aver aiutato la prima figlia, potrebbe aiutare ugualmente anche il secondo, mentre è in vita, o destinare qualcosa in più per testamento.
In questo caso meglio farsi consigliare dal notaio, prima di procedere.
 

cdlink

Membro Attivo
Il notaio non deve pareggiare nessun conto, non è suo compito.

Se, alla morte di tuo marito, uno dei figli ( o tu stessa) riterrà di aver ricevuto in eredità meno di quanto la legge stabilisce come quota legittima, anche tenendo conto delle donazioni effettuate in vita, potrà procedere con i rimedi che la legge mette a disposizione in questi casi.

Se tuo marito è consapevole di aver aiutato la prima figlia, potrebbe aiutare ugualmente anche il secondo, mentre è in vita, o destinare qualcosa in più per testamento.
In questo caso meglio farsi consigliare dal notaio, prima di procedere in questo caso penso sia un buon consiglio. Parlare con qualcuno che ci dica quale è la forma più corretta di procedere per non essere ingiusto con nessuno. Grazie.
 

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