Hannibal

Membro Attivo
uno zio(non ha moglie ne figli) ha fatto un testamento lasciando i suoi beni (una casa, titoli, c/c bancario ect) ai suoi 5 nipoti in parti eguali, successivamente ha cointestato un c/c bancario ad un nipote (50%) altri titoli che deteneva alle Poste ad un altro nipote 50% ; delle assicurazioni vita ha intestato come beneficiari tutti i nipoti.
Per la casa di abitazione siamo intenzionati a fare un atto di donazione adesso che lui è in vita, per evitare che vada in successione e potrebbe essere impugnata da una sorella ancora in vita.
Stiamo agendo bene? oppure qualcuno mi può dare un consiglio di come procedere?
 
J

JERRY48

Ospite
Per la casa di abitazione siamo intenzionati a fare un atto di donazione adesso che lui è in vita, per evitare che vada in successione e potrebbe essere impugnata da una sorella ancora in vita.
Se lo zio, non avendo figli e ascendenti, facendo testamento tutto il suo patrimonio al 100% (quota disponibile) può lasciarlo a chiunque. La sorella nulla può pretendere (ex legge). I fratelli del de cuius non rientrano tra gli aventi diritto alla quota di legittima.
 

Pinocad

Membro Junior
Professionista
Come dice jerri48 gli unici a cui lo stato per legge riserva la quota di legittima sono il coniuge, i figli o gli ascendenti! Per cui lo zio può fare quel che vuole dei suoi beni in questo caso!
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
Attenzione che non è proprio così...

Art. 565. C.C.
Categorie dei successibili.
Nella successione legittima l'eredità si devolve al coniuge, ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti e allo Stato nell'ordine e secondo le regole stabilite nel presente titolo.
Art. 570. C.C.
Successione dei fratelli e delle sorelle.
A colui che muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, succedono i fratelli e le sorelle in parti uguali.

Come dice Jerry se lo zio fa testamento la quota disponibile è al 100%.
Ma se non lo fa?

Hannibal scrive che lui e gli altri nipoti sono intenzionati a far fare allo zio un'atto di donazione.
La sorella in vita però potrebbe impugnare tale atto alla morte del fratello poichè al momento è erede legittima dello stesso alla pari dei nipoti.

Il mio consiglio è di chiedere un parere ad un notaio che sicuramente vi saprà orientare per il meglio.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Concordo sul fatto che, in presenza di testamento, la sorella nulla può pretendere. Mentre sulla donazione ritengo che la stessa non possa opporsi, non essendo legittimaria, alla volontà del proprietario alla stessa stregua del testamento.
 

Pinocad

Membro Junior
Professionista
La questione è che quando non ci sono ne figli, ne coniuge, ne ascendenti gli altri parenti (fratelli, zii, ecc. ecc.) non possono accampare nessun diritto se il de cuius ha fatto testamento verso una qualunque persona. Se non c' è testamento invece è diverso...in questo caso certo erediterebbero i parenti più prossimi, altrimenti l' eredità rimarrebbe vacante. Dunque ricapitolando gli unici eredi (detti legittimari) che non possono essere estromessi dall' eredità (a meno che non siano stati ritenuti indegni) mai in nessun caso e che sono anche tutelati dalla legge, che prevede per loro la cosiddetta quota di legittima, sono solo i figli (anche figli dei figli...nipoti in linea retta), il coniuge e gli ascendenti. Questi non possono essere estromessi in toto nemmeno con un testamento. Ma in questo caso non essendoci appunto nessun erede legittimario il de cuius potrà fare testamento a chiunque senza che nessuno possa opporsi, o meglio volendo si possono anche opporre ma la legge non gli darebbe ragione. Oppure si potrebbero opporre cercando di annullare il testamento però qui è tutta un' altra storia.....una causa di annullamento potrebbe essere ad esempio che il de cuius al momento della stesura del testamento non era in grado di intendere ne di volere...
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Mentre sulla donazione ritengo che la stessa non possa opporsi, non essendo legittimaria, alla volontà del proprietario alla stessa stregua del testamento.
Se dona tutto prima di rendere l'anima a Dio, il giorno in cui lascia la valle di lacrime non dovrebbe avere alcunchè da lasciare in eredità e quindi nulla da dichiarare.
 
J

JERRY48

Ospite
La mia risposta era condizionata alla successione con testamento.
Senza testamento gli eredi saranno:
I fratelli (senza coniuge, senza figli e senza ascendenti) = intera eredità in parti uguali
Gli ascendenti + fratelli (senza coniuge e senza figli) = 50% ascendenti + 50% fratelli
Essendo ancora in vita lo zio, e fa la donazione, alla sua morte, la donazione può essere impugnata dalla sorella.
 
Ultima modifica di un moderatore:

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
La mia risposta era condizionata alla successione con testamento.
Questo era chiaro già dal tuo intervento, ma SE dona tutto ai nipoti, senza stilare alcun testamento, PRIMA che muoia (il che è pleonastico) PUO' qualcuno degli stessi nipoti che hanno ricevuto la donazione secondo criteri noti al solo de cuius mettere in discussione e far revocare la donazione stessa ?
 
J

JERRY48

Ospite
Questo era chiaro già dal tuo intervento, ma SE dona tutto ai nipoti, senza stilare alcun testamento, PRIMA che muoia (il che è pleonastico) PUO' qualcuno degli stessi nipoti che hanno ricevuto la donazione secondo criteri noti al solo de cuius mettere in discussione e far revocare la donazione stessa ?
No, prima che muoia (è chiaro). Dopo la sua morte possono chiedere la collazione.
 

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