La_Vivy

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
sono fresca fresca di iscrizione e vorrei chiedere un'informazione a chi se ne intende più di me.

Ho acquistato da circa un anno un villino indipendente la cui facciata a sud confina con il cortile interno di un altro immobile e proprio per questo motivo mi è sorto un dubbio: nel caso in cui il muro confinante risulti essere effettivamente una facciata di uno degli immobili confinanti è da considerarsi comunque parte comune? Nel senso che nel caso in cui volessi intervenire sul muro (per esempio ritinteggiare anche quella facciata) devo ovviamente chiedere il permesso ai vicini per entrare nella loro proprietà, ma loro possono rifiutarsi di farmi intervenire sul muro? Tra l'altro un altro dubbio che ho è che la signora sta tentando di costruire una tettoia proprio sul "mio" muro: nel caso, potrei rifiutarmi di concederle il permesso? Il mio timore principale è che possa oscurare le uniche finestre che ho su quel lato e vorrei capire meglio come comportarmi...sinceramente non mi interessa granché romperle le balle, potrei anche concederle la tettoia, purché non sia troppo alta, ma quello che mi preoccupa maggiormente è che il muro in questione è veramente conciato male e nessuno finora se ne è fatto carico e siccome il mio soggiorno dà proprio su quel muro non vorrei ritrovarmi brutte soprese come muffa, crepe o quant'altro nel prossimo futuro!

Mi sono dilungata un po' troppo...scusate!!!!

Viviana
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
A parte alcune descrizioni non esemplari ( la tettoia la addosserà ad un muro, non certo sopra, ecc. mi pare di capire che il tuo immobile si affaccia su un cortile non di tua proprietà. È una situazione “anomala” ma possibile, creatasi forse a seguito di frazionamenti di una unica proprietà. Si chiama quindi servitù del padre di famiglia, e come tutte le servitù sarebbe stato bene fossero a suo tempo state definite le modalità di esercizio di detta servitù.

In assenza di indicazioni e regolamenti tu dovresti essere libera di tinteggiare la “tua”facciata , come meglio credi o più spesso come richiesto dalle norme urbanistiche imposte nei centri storici.

Quanto ad ottenere l’accesso ad un fondo altrui, se non ci sono altre possibilità, dovrai accordarti col vicino per minimizzare il disturbo ed indennizzarlo per l’occupazione.

Circa la tettoia essendo la tua parete/facciata finestrata, ritengo che la vicina non possa addossarsi alla tua parete ma rispettare le distanze dal confine previste. (Direi 5/10 mt); sentiamo però gli addetti ai lavori
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Secondo l'art. 905 del codice civile la distanza minima delle murature, perimetralmente e frontalmente dalle finestre non può essere inferiore a m 1,50. Per cui la prevista copertura non dovrebbe essere realizzabile
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
A quanto ricordo, se una costruzione è in aderenza rispetto al confine:
- il confinante può a sua volta costruire in aderenza, e se vuole può addirittura, costruendo, chiudere le luci presenti sulla parete in aderenza.
- le finestre che danno affaccio (vedute) non dovrebbero esserci. Se ci sono, il confinante può chiedere che vengano trasformate in luci, ossia aperture che permettano l'illuminazione interna e la ventilazione, ma non l'affaccio.

Quindi la tettoia dovrebbe essere realizzabile (con le autorizzazioni comunali se necessarie), ma ovviamente non può "aggrapparsi" al muro di tua proprieta, bensì deve stare in piedi da sola. Come fare, sono problemi del vicino.

Però, visto che anche la manutenzione del muro esterno può diventare un problema, ti suggerirei di proporre al vicino un accordo: tu gli fai attaccare la tettoia, e lui ti lascia libero accesso per manutenzione (e magari si accolla una parte della spesa, visto che il muro decrepito lo vede anche lui). E già che ci siamo, si impegna a non chiederti di chiudere le vedute sul suo cortile.
Deve anche essere chiaro che, in caso di demolizione del tuo muro, o di ristrutturazione importante che obblighi a ricostruirlo in foggia diversa, la tettoia verrà rimossa.
 
Ultima modifica:

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Hai detto bene, con tutta probabilità. Ma fino a che non conosciamo la situazione reale non possiamo esserne certi.
Anche se fosse come dici tu, l'impegno a non chiudere le vedute sarebbe solo una pattuizione non necessaria, ma il mio suggerimento di mettersi d'accordo favorendosi reciprocamente rimane una soluzione valida.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
A quanto ricordo, se una costruzione è in aderenza rispetto al confine:
- il confinante può a sua volta costruire in aderenza, e se vuole può addirittura, costruendo, chiudere le luci presenti sulla parete in aderenza.
- le finestre che danno affaccio (vedute) non dovrebbero esserci. Se ci sono, il confinante può chiedere che vengano trasformate in luci, ossia aperture che permettano l'illuminazione interna e la ventilazione, ma non l'affaccio.
Dici bene che il vicino solo in caso di necessità dovuta alla costruzione da realizzare in aderenza può chiudere le luci, ma non le finestre.
Mentre queste ultime possono esistere per "destinazione del padre di famiglia", come scrive @basty o per usucapione. Quindi hanno tutto il diritto di esistere.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto