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User_57046

Ospite
Buona sera, vi spiego la mia situazione. nel 2017 abbiamo costituito una srl per la gestione di poliambulatorio, la società ha iniziato a fatturare a ottobre 2017, per cui il primo vero anno di lavoro è stato il 2018 con un fatturato di 248000€, abbiamo siglato delle convenzioni con i maggiori fondi sanitari privati, i quali ci pagano o meglio ci dovrebbero pagare a 90 gg fine mese data fattura..., or bene questi tempi non vengono mai puntualmente rispettati. le banche non ci hanno concesso nessun tipo di fido e/o castelletto anticipo fatture. ci hanno concesso tre finanziamenti per far fronte a meno del 40% dell'investimento iniziale che ammonta a € 260000,00. nel concederci i finanziamenti per due dei tre ci hanno chiesto la copertura con i vari confidi oltre che alle fideiussioni dei soci, mentre per il terzo solo le fideiussioni dei soci. la situazione in cui mi trovo in questo momento è la seguente: abbiamo un credito pari a circa 50000€ con i fondi assicurativi, e non riusciamo a far fronte alle spese correnti. siamo indecisi se chiedere concordato in continuità, o addirittura fare fallimento. la nostra è una di quelle tante società che in Italia sta morendo di crediti. la domanda che ci pongo è la seguente, io ho prestato fideiussione per poter ottenere questi finanziamenti (20.000,00 da BPM - 30.000,00 da Banca Intesa - 80.000,00 da Banca Carige) sono proprietario di una casa, al 50% con la mia ex moglie, sulla quale grava ipoteca in quanto stiamo pagando ancora il mutuo, queste tre banche o solo una di loro potrebbe aggredire la mia casa per rivalersi e rientrare del proprio credito qualora i beni della società non dovessero bastare per coprire tutti i debiti?
grazie in anticipo per le risposte.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ovvio che si...anche se sarebbe un "osso" con ben poco da rosicchiare stante il fatto che ha la precedenza la banca che ha concesso il mutuo e gode dell'ipoteca di primo grado.

Qualcosa non mi torna nei "numeri" oppure ho frainteso la spiegazione.
Se le banche hanno finanziato il 40% di 260mila (=104mila)
... perché tu da solo hai 130mila Euro di garanzie?


per cui il primo vero anno di lavoro è stato il 2018 con un fatturato di 248000€, abbiamo siglato delle convenzioni con i maggiori fondi sanitari privati, i quali ci pagano o meglio ci dovrebbero pagare a 90 gg fine mese data fattura..., or bene questi tempi non vengono mai puntualmente rispettati.

Comprendo benissimo il problema perché assimilabile a quanti producono per conto terzi: si accetta di lavorare con margini ridotti pur di avere una "massa" di commesse sufficente a far girare gli impianti.

Equivale troppo spesso ad impiccarsi con le proprie mani.
Purtroppo le "norme" sul limite di 60gg nei pagamenti sono una delle tante "balle" che ci propinano i nostri governanti.

Vorrei però far notare che non ci si improvvisa imprenditori con capitali esigui...salvo che non si voglia scientemente fregare qualcuno.

Purtroppo non ci sono molti suggerimenti da poter dare:
1-trovare un socio disposto ad apportare capitale dimostrandogli la redditività aziendale (per la verità non molto alta se oltre ai 3 attuali soci vi è altro personale)
2-cedere i crediti "incagliati" a qualche società di factoring.
 
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User_57046

Ospite
Ovvio che si...anche se sarebbe un "osso" con ben poco da rosicchiare stante il fatto che ha la precedenza la banca che ha concesso il mutuo e gode dell'ipoteca di primo grado.




Comprendo benissimo il problema perché assimilabile a quanti producono per conto terzi: si accetta di lavorare con margini ridotti pur di avere una "massa" di commesse sufficente a far girare gli impianti.

Equivale troppo spesso ad impiccarsi con le proprie mani.
Purtroppo le "norme" su limite di 60gg nei pagamenti sono una delle tante "balle" che ci propinano i nostri governanti.

Vorrei però far notare che non ci si improvvisa imprenditori con capitali esigui...salvo che non si voglia scientemente fregare qualcuno.

Purtroppo non ci sono molti suggerimenti da poter dare:
1-trovare un socio disposto ad apportare capitale dimostrandogli la redditività aziendale (per la verità non molto alto se oltre ai 3 attuali soci vi sia altro personale)
2-cedere i crediti "incagliati" a qualche società di factoring.
GRAZIE PER LA RISPOSTA, IN REALTA' SU 260000€ DI INVESTIMENTO NE ABBIAMO MESSI 160000,00 NOI COME SOCI, È VERO CHE NON CI SI IMPROVVISA IMPRENDITORI, è ALTRETTANTO VERO PERò CHE CHE 160K NON SONO PROPRIO UNA CIFRA ESIGUA, E SOLO PER PRECISARE CHE NOI NON LAVORIAMO CONTO TERZI SOLO PER FARE NUMERO RIDUCENDO ALL'OSSO I MARIGINI, SEMMAI È VERO L'ESATTO CONTRARIO, QUESTI FONDI CI PAGANO GIUSTO IL DOPPIO DI QUANTO CI PAGHEREBBE UN PAZIENTE PAGANTE. COMUNQUE MOLTO GENTILE PER LA RISPOSTA. GRAZIE
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
SEMMAI È VERO L'ESATTO CONTRARIO, QUESTI FONDI CI PAGANO GIUSTO IL DOPPIO DI QUANTO CI PAGHEREBBE UN PAZIENTE PAGANTE

Mai sentito di "grandi committenti" disposti a pagare le prestazioni il doppio di quanto valgono sul mercato.

Non sono del settore "sanitario" ma la cosa "puzza".
Poi si fa presto a dire "ti pago il doppio" ...ma i soldi non li vedi.

Poi se i 248mila li riportiamo a valore di mercato significa che avreste fatturato a "privati" 124mila ... quindi ancora meno di quanto un singolo socio sarebbe costato come dipendente.

Ps.
Nel forum non si scrive tutto in maiuscolo perché equivale a gridare.
 
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