catania

Membro Attivo
salve, mi sono fatto incastrare come un bambino.
alcuni mesi orsono ho affittato un appartamento, e per richiesta espressa dell'inquilino, che in effetti mi aveva richiesto dei lavori aggiuntivi nell'appartamento, non abbiamo registrato il contratto. adesso vengo a sapere che questo gentiluomo si e' recato all'agenzia delle entrate registrando un contratto verbale con l'applicazione dell'articolo 3 del d.lgs 23/2011, quindi non intende piu' pagare un canone di 400 euro mensili ma di 42,50, così e' la rendita dell'immobile rivalutata 3 volte. ho chiesto ad un avvocato mio amico che mi ha dato poche speranze vista la gioventu' della legge, vi e' poca giurisprudenza in merito. sarei molto riconoscente se qualcuno avesse qualche consiglio da darmi. grazie aanticipatamente.
 

MarkC

Membro Junior
ciao, anche io ho una situazione simile, ho chiesto diversi pareri legali. Il tuo caso è molto simile al mio, senza cioè, un contratto scritto. Devi sapere che il DLgs prevede in caso di denuncia, ove ne ricorrono i presupposti, tutti i precedenti accordi sono nulli. A questo punto il l'inquilino denunciante non ha un contratto, ma la possibilità di ottenere un contratto alle condizioni previste dal DLgs.
Ora bisogna ricordare che legge n. 431/98 aveva introdotto che "a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta (art. 1 quarto comma), ciò significa che l'inquilino denunciante dovrà concordare con il proprietario un nuovo contratto con la disciplina prevista dal DLgs (affitto 3volte la rendita, durata 4+4) questo lo potrà fare in diversi modi: Prima chiedendo al proprietario in via bonaria se si rifiuta utilizzando lo strumento di conciliazione se si rifiuta attraverso una causa civile dove dovranno essere prodotte le "prove" indicate nella denuncia presentata all'Agenzia delle Entrate.
Nel caso che l'inquilino denunciante non si "attiva" per ottenere un contratto "regolare", sarà il proprietario che chiederà all'inquilino denunciante di stipulare un contratto secondo la disciplina prevista dal DLgs. Se l'inquilino si rifiuta ecco che per il proprietario potrà denunciare l'inquilino denunciante per occupazione abusiva, uso delle proprie ragioni con libero arbitrio e appropriazione indebita. Chiedi al tuo legale e fammi sapere.
 

carlo16352

Membro Attivo
rivolgiti ad un organismo di mediazione.L'incontro dura max tre mesi entro i quali si trova un accordo.Chiedilo tu di iniziativa.Se l'accordo non si trova ,il giudice nel procedimento successivo ne terra' conto rispetto alle parti citate nel non accordo.( in pratica di chi non ha voluto trovare l'accordo).E' importante che nel verbale sia specificato cio'.vale sentenza e ha costo irrisorio.Ti auguro comunque di trovare l'accordo in mediazione.
 

oriapa

Membro Attivo
Proprietario Casa
Lo stesso vale anche per un Contratto di affitto concordato regolarmente registrato, ma con un canone più alto di quello denunciato? Perchè mi capita che, nonostante gli accordi (e la parola data) il mio inquilino ha inizialmente accettato, (in cambio di una consistente diminuzione dell'affitto) di pagare una somma più alta 'in nero' di quella indicata sul contratto.....ma ora, a distanza di 3 anni, mi sta ricattando e pretende la restituzione di quanto versato in più!!
Grazie
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Lo stesso vale anche per un Contratto di affitto concordato regolarmente registrato, ma con un canone più alto di quello denunciato? Perchè mi capita che, nonostante gli accordi (e la parola data) il mio inquilino ha inizialmente accettato, (in cambio di una consistente diminuzione dell'affitto) di pagare una somma più alta 'in nero' di quella indicata sul contratto.....ma ora, a distanza di 3 anni, mi sta ricattando e pretende la restituzione di quanto versato in più!!
Grazie
L'inquilino in qualsiasi momento può rifiutarsi di continuare a pagare la differenza "in nero" e pagare solo il canone indicato nel contratto, come ovviamente stabilisce la legge.
Per pretendere dal proprietario la restituzione di quanto pagato in più nei periodi precedenti deve fornire delle prove di questi pagamenti. Se non ha né ricevute, né pagamenti tracciabili(sicuramente pagava in contanti, non con assegno e bonifico) penso sia difficile dimostrarlo. Se ci sono testimoni a suo favore secondo me deve rivolgersi ad un giudice che valuterà la situazione.
 

torino71

Nuovo Iscritto
ciao anche io mi trova nella situazione che il mio inquilino ha registrato il contratto verbale e secondo il dlg 23\2011 sono passato da un affitto si 250 al mese a 255 euro all'anno, dopo che per diversi mesi avevo chiesto il suo contratto di lavoro e non mi e' stato mai fornito per piu' mesi ed inoltre l'inquilino precedente non mi ha pagato 4 mesi d'affitto, volevo chiederti se avevi notizie in merito a come uscirne da questa situazione. grazie
 

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