E

Egit

Ospite
Buongiorno,

Ho il seguente problema da sottoporvi.
Io vivo all'estero dal 2007 e da quell'anno mio padre decise di affidare la gestione dei suoi investimenti a mio cognato (commercialista). Mio padre gli diede la delega, io e le mie sorelle avevamo comunque accesso agli invstimenti. Quando mio padre passo' a miglior vita, io decisi di non riscuotere la mia quota di eredita' e lasciarla, insieme a quella di mia madre, nell'investimento originale. Mia madre non si e' mai occupata degli investimenti e adesso, a piu' di 80 anni, non e' in grado di capire la situazione. Mio cognato, negli anni, e' sempre stato molto avaro nel fornire informazioni riguardo lo stato dell' investimento di mia madre e mio, comunque so che nel momento in cui volessi riscuotere la mia quota mio cognato la svincolerebbe senza problemi. Quello che mi proccupa e' di come lui gestisce l'investimento di mia madre e ho paura che se ne approfitti finche' mia madre e' in vita. Esiste una legge o norma dei commercialisti che li obblighi a fornire informazioni dettagliate ai futuri eredi? Nononstante le mie ripetute richieste lui mi solo fornito un resoconto su un foglio excel senza informazioni relative ad eventuali transizioni e questo mi preoccupa.

Grazie

Ennio
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda la tua quota hai tutto il diritto di conoscere come viene gestita, con informazioni aggiornate e dettagliate.
Per quanto riguarda la situazione di tua madre non ci sono obblighi di informazione verso i futuri eredi, ma anche tua madre ha diritto (anche se non se ne interessa) di conoscere la sua situazione.
Certo in ambito famigliare non dovrebbero esserci problemi ad avere informazioni sulla gestione, soprattutto sapere in quale strumento sono investiti i fondi , e presso quale intermediario o banca, e a quanto ammonta attualmente il capitale investito.
Capisco che un foglio Excel faccia venire ben più di un dubbio; forse dovresti provare a convincere tua madre a chiedere personalmente al cognato/commercialista un resoconto puntuale (sulla base del “fidarsi è bene ,ma non fidarsi è meglio”) che poi analizzerai per bene.
 
E

Egit

Ospite
Si l'eredita' venne suddivisa secondo legge e alla presenza di un notaio. Mio cognato poi, con la scusa che ebbe l'incarico da mio padre continuo' a gestire i soldi e investimenti di mia madre la quale e' incapace di capire la situazione e credo che non riusciro' a convincerla a richiedere un resoconto dettagliato a mio cognato visto che lei e' abituata a fidarsi di lui. Preferirei tenere mia madre fuori da questa situazione, ma vorrei sapere in quale modo posso forzare mio cognato a fornirmi informazioni dettagliate sull'andamento dell'investimento di mia madre. Negli ultimi anni di vita di mio padre e fino a quando mio cognato prese in mano la situazione io e le mie sorelle avevamo accesso ai conti ed investimenti ma non potevamo fare operazioni senza la firma di tutti e tre. Poi dopo la morte di mio padre, mio cognato prese in mano l'eredita' lasciata a mia madre inclusa la mia parte che decisi di lasciare investita insieme a quella di mia madre per garantirle una rendita maggiore, e inizio' a fare investimenti diversi senza comunicarli a nessuno.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@Egit, tua madre se tua madre è in grado di intendere e volere, credo che non riuscirai a conoscere la situazione della sua quota parte, a meno che non ti deleghi.
 
E

Egit

Ospite
Grazie a tutti per le risposte. Mia madre ha grossi problemi di memoria e pur facendo ragionamenti semplici non credo sia capace di intendere la sua situazione finanziaria. Sicuramente puo' capire cosa sia una delega a mio favore se gliela chiedessi anche se poi il giorno dopo se ne sara' certamente dimenticata (la sua memoria a breve termine e' molto ridotta). Mi sembra di capire che a parte continuare ad insistere con mio cognato non mi resta altro che farmi dare una delega da mia madre e nel caso peggiore rivolgermi ad un avvocato. Il fatto che mia sorella (moglie di mio cognato) sia sicuramente a conoscenza dello stato degli investimenti di mia madre non comporta un conflitto di interessi e una situazione di svantaggio nei miei confronti e dell'altra mia sorella? Certamente mio cognato ha un conflitto di interessi visto che lui tramite mia sorella ne trae un vantaggio economico, non esiste un codice/norma che da' chiarezza a queste situazioni?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il fatto che mia sorella (moglie di mio cognato) sia sicuramente a conoscenza dello stato degli investimenti di mia madre non comporta un conflitto di interessi e una situazione di svantaggio nei miei confronti e dell'altra mia sorella?
Fino a che tua madre è in vita ed in grado di badare (o non badare ai suoi affari tu e tua sorella non avete nessun interesse, quindi nessun conflitto a carico dell'altra sorella e del cognato .
Certo è poco gradevole che sia così,ma non puoi fare nulla.
Se invece tua madre non è in grado di intendere e volere dovete seguire un percorso diverso, che porti alla presa d'atto "formale " di questo stato di cose.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Mia madre ha grossi problemi di memoria e pur facendo ragionamenti semplici non credo sia capace di intendere la sua situazione finanziaria.
Potreste valutare l'opportunità di far assistere la mamma da un amministratore di sostegno, in base all'art. 404 c.c.
Quella norma prevede:
La persona che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la residenza o il domicilio.

Nella scelta, il giudice tutelare preferisce, ove possibile, il coniuge che non sia separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, il parente entro il quarto grado ovvero il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.

Tuo cognato (genero di tua madre) è un affine (non un parente). Quindi non dovrebbe essere nominato, esistendo altri soggetti "preferiti".

L'istituto dell'amministrazione di sostegno non è l'interdizione. Infatti il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno.
 
Ultima modifica:

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Temo che percorrendo la strada dell'amministratore di sostegno ci sia una alta possibilità che sia nominata la sorella moglie del commercialista: quindi si cadrebbe dalla padella alla brace ingarbugliando ancora di più le cose.

Credo che in questa situazione serva di più un chiaro ed esplicito consesso di famiglia, in cui si chiede apertamente il ripristino delle condizioni di visibilità pregresse, sulla situazione della liquidità della madre da parte di tutti i figli.

Inutile percorrere scorciatoie, come chiedere consigli ad un forum: dubbi, sospetti e malintesi portano solo guai: mi ricordano la cavatina del "Barbiere": .... la calunnia è un venticello,....

Meglio la franchezza: ognuno di fronte alle proprie responsabilità.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il giudice tutelare viene a conoscenza della situazione potrebbe interpellare i parenti prossimi e decidere di conseguenza. E' sufficiente che gli venga posto il dubbio dell'incompatibilità.
 

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