tyubaz

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I REFERENDUM???????? :shock::^^::disappunto:
Sì, proprio quelli là, quelli che avete abolito diciannove anni fa. Gli sprechi hanno sette vite come i gatti. Il finanziamento pubblico ai partiti è stato formalmente abrogato con un referendum nel 1993. Un referendum che non doveva lasciare nessun margine alla furia interpretativa dei politici: il 90 per cento degli italiani aveva detto basta a questo sperpero. Una percentuale bulgara che corrisponde all'incirca a 31 milioni di elettori.
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Raramente così tanti italiani si mettono d'accordo. Sforzo vano. Già l'anno successivo i “finanziamenti” usciti dal Palazzo a calci nel sedere rientravano silenziosamente dalla finestra con una legge ad hoc che li ribattezzava, appunto, come “contributi alle spese elettorali”.

.....AHAHAHAHAHHAHAHAHAH questi non ce dormono la notte per fotterti il giorno...!!!!!

S V E G L I A T E V I .......:disappunto::disappunto:
 

sergio gattinara

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A votazioni concluse e con i SI largamente vincitori dovrei continuare a stare zitto sull’argomento per non rovinare i rapporti con amici e parenti e fra questi ultimi includo anche i figli.
E, invece no, voglio dire la mia.

Per prima cosa voglio dire che NON SONO ANDATO A VOTARE. E non me ne vergogno ,anzi ! e le ragioni sono presto dette :

1) anzitutto non ne ero obbligato: la legge sul referendum prevede i comitati per i si per il no e per l’ astensione;
2) non vedo perchè, quando è una istituzione come la Chiesa che invita all ‘astensione sia lecito anzi legittimo asternersi( v. 2005 procreazione assistita) e quando lo decido per conto mio invece no;

3).il risultato di ben tre importantissimi referendum ( fnanziamento ai partiti, la responsabilità dei giudici e l a soppressione del min agricoltrura) non sono stati applicati; e risuccederà

4) ultimo, ma non per importanza mi rifiuterò sempre di rispondere a domande mal poste e truffaldine.

Voglio chiarire quest ultima affermazione con degli esempi tratti da queste ultime consultazioni:

servizi pubblici: la volontà nel cancellare la legge Ronchi del 2008 è quella di volere dire NO alla privatizzazione dei servizi pubblici.. Ma i servizi pubblici erano privatizzati anche prima sulla base delle leggi esistenti allora e che ancora permangono . Domanda truffa destinata come le altre a finire a....donne di facili costumi
.
tariffa idrica: stiamo parlando dell’abrogazione del dl del 2006. Dicendo SI si eviterebbe di pagare l acqua che è un bene comune o meglio che siano i privati a fissarne il prezzo.Anzitutto abrogando la norma si crea un vuoto legislativo che va colmato.Va fatto un nuovo decreto dove si stabilirà il prezzo dell’ acqua che non sarà certo quello bassissimo esistente a meno di voler far demagogia.Alla prima occasione, consultatevi con gli spagnoli. Dicendo SI , si è però detto no ai grandi gruppi che chiedono un 7% di remunerazione del capitale investito in acquedotti.E questo vi fa sentire a posto con la coscienza di veri patrioti ( specialmente se il gruppo interessato è straniero). Benissimo, allora facciamo l’ ipotesi che tutto sia in mano ai comuni pubblicissimi , noti per l’oculata amministrazione e gli stipendi modesti, e vicinissimi al consumatore detto anche popolo.
Se il comune deve riparare l acquedotto dove va a prendere i soldi
? O direttamente con le tasse o dalle banche con un prestito. Mi dite il nome della banca che presta ai comuni al 7% tasso laddove il prestito presuppone anche la restituzione del capitale e non solo il pagamento del 7 %? E chi caccerà fuori i quattrini?::proverranno dalle casse comunali con la bolletta o con le tasse. Il popolo sovrano ha detto di SI per dire NO ad una bolletta che nella migliore delle ipotesi arriverà tale e quale a casa ? Congratulazioni.

Legittimo impedimento: forse sbaglio ma mi sembra che la richiesta fosse indirizzata verso l’abrogazione di una legge che scadeva l 8 ottobre non più rinnovabile. Tenuto conto che i Tribunali chiudono almeno un mese d ‘estate, e tenuto conto dei tempi tecnici, forse questo “referendum ad personam” farà andare una o due volte in più in Tribunale al berlusca. Ma quanto è costato anche solo in termini di carta No? nessuna voglia di collaborare a questa presa in giro.

E adesso veniamo al “ clou” il nucleare.
Facciamo parlare la pancia. Dal profondo del proprio essere nessuno vuol finire come gli abitanti di Chernobyl, Three miles Island o Fukushima. Benissimo. Però bisogna essere coerenti se no si entra a far parte del NIMBY(not in my back yard). Immagino che tutti i votanti SI siano pronti alle rinunce materiali necessarie e me ne compiaccio. Ma quali siano le rinunce alle quali sarebberodisposti non mi è dato sapere e credo che non le immaginino neppure quelli che hanno votato SI. Torino ed il Piemonte che comprano l energia elettrica dalla Francia che la,produce con il nucleare sapranno certamente che gli alisei, in caso di nube radioattiva ce la porterano a casa. Ma almeno , dice qualcuno, non danneggerà gli abitanti del luogo dove si sprigiona. Certo,ma in cambio che cosa hai? Esaminiamo la cosa anzitutto nel suo profilo giuridico.Le norme sul nucleare oggetto di quesito referendario sono state abrogate dall’art.5 del decreto omnibus il che vuol dire che il referendum si è fatto sul testo del nuovo articolo che non prevede più la questione nucleare Se dunque non si è votato sul nucleare su cosa ci si è espressi.?Giuridicamente parlando il fatto che la Cassazione abbia trasferito il quesito al comma 8 implica due conseguenze.La prima, l’oggetto del referendum è cambiato dalla questione nucleare alla questione energetica con buona pace di tutte le regole procedurali relative alla consapevolezza dei votanti di cosa hanno votato La seconda è che il governo ( qualsiasi)non potrà varare il piano per la diversificazione delle fonti di energia,comprese quelle pulite e non potrà nemmeno escludere il nucleare dal momento che la Strategia sarebbe proprio stata la sede per farlo Come ha detto una giovane esponente radicale (classe 1986) “la consultazione referendaria è cambiata io al quesito originario avrei votato si ma a questo non ci sono andata.”
Esaminiamo ora la cosa dal punto di vista politico. Noi ci approvigioniamo di energia dall’Algeria per il gas ( e gli prestiamo soldi a 40 anni all 1% soldi che ci rimborsano, si fa per dire con il gas che segue i prezzi di mercato) dalla Russia con altro gas di GAZPROM e con il petrolio libico (fino a ieri) poi c è Iran e quanto resta delle briciole altrui.in più la Francia ci vende una grossa quantità di energia elettrica che però, come l economia francese riparte è a rischio. Mi è consentito dire che siamo soggetti a ricatto energetico ?nonostante l ‘encomiabile tentativo di diversificazione mandato ora a carte quarantotto da un Sarkozy che ,non ho dubbi , ha usato anche quest’ arma energetica per farci fare da paracolpi con la Libia dove ancora non sappiamo come finirà. Non mi dilungo sugli svantaggi di non poter avere una Ricerca supportata dalla disponibilità di energianucleare. Ne hanno parlato la Hack, Veronesi e quanntaltri, ma si è dato ascolto ai comici. Ma non importa, dirà qualcuno/a non mi fido dei governi Italiani che sappiano gestire queste cose. Non lo hanno saputo fare i giapponesi.! A parte che non è “fair” parlare così ,io mi dichiaro d’accordo con questo concetto, concetto che si deve portare ,però, fino in fondo e cioè dando ragione a Metternich, primo ministro dell imperatore d’Austria il quale disse che l Italia è una espressione geografica che può al massimo ambire ad essere il giardino d ‘ Europa “. Magari gli avessimo dato retta! Ma se così è sono obbligato a dare ragione a quelli che prima di definirsi italiani si definiscono veneti, piemontesi, siciliani. L’Italia dei comuni, con buona pace di Mazzini, Mameli ecc. A me sta bene ed a voi?
E con questo credo di aver terminato.
SERGIO GATTINARA
P.S. non mi venite a a parlare della Merkel e della sua pseudo decisione. Dopo la batosta deve disinnescare la bomba verdi. Si farà aiutare dai socialisti e dipenderà maggiormente dalla Russia facendo felice l’ex primo ministro Schroeder plenipotenziario in Germania di Gazprom.
Ultima provocazione: perchè vi spaventano più i morti di Fukushima ( che poi la colpa è dello tsunami )che sono molti di meno di quelli che muoioni sulle sole strade italiane in un anno?
 

sergio gattinara

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I REFERENDUM???????? :shock::^^::disappunto:
Sì, proprio quelli là, quelli che avete abolito diciannove anni fa. Gli sprechi hanno sette vite come i gatti. Il finanziamento pubblico ai partiti è stato formalmente abrogato con un referendum nel 1993. Un referendum che non doveva lasciare nessun margine alla furia interpretativa dei politici: il 90 per cento degli italiani aveva detto basta a questo sperpero. Una percentuale bulgara che corrisponde all'incirca a 31 milioni di elettori.
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Raramente così tanti italiani si mettono d'accordo. Sforzo vano. Già l'anno successivo i “finanziamenti” usciti dal Palazzo a calci nel sedere rientravano silenziosamente dalla finestra con una legge ad hoc che li ribattezzava, appunto, come “contributi alle spese elettorali”.

.....AHAHAHAHAHHAHAHAHAH questi non ce dormono la notte per fotterti il giorno...!!!!!

S V E G L I A T E V I .......:disappunto::disappunto:
come i ladri di PISA rubano la notte e di giorno litigano per il bottino:sorrisone:
 

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