Manuela Fragale
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La detenzione di animali in un condominio è ritenuta esplicazione del diritto dominicale: quindi, può essere limitata o vietata soltanto dal regolamento contrattuale.
Il padrone del cane è tenuto a contenere gli “odori nauseabondi” prodotti dal proprio animale domestico (Corte di Cassazione, III sez. pen., sentenza n. 19206/2008).
Se non lo fà, i vicini possono mandare via il cane a causa delle immissioni insalubri e intollerabili: accertato il danno effettivo sotto il profilo della quiete o dell’igiene (Pretore di Campobasso, 12/5/1990) e il disturbo ad una pluralità di persone, il cane altamente molesto può essere allontanato – addirittura “scortato” da Polizia o Carabinieri (Tribunale di Napoli, 25/10/1990) – con divieto assoluto di ritorno nell’edificio condominiale (Tribunale di Napoli, 8/3/1994).
Il padrone del cane è tenuto a contenere gli “odori nauseabondi” prodotti dal proprio animale domestico (Corte di Cassazione, III sez. pen., sentenza n. 19206/2008).
Se non lo fà, i vicini possono mandare via il cane a causa delle immissioni insalubri e intollerabili: accertato il danno effettivo sotto il profilo della quiete o dell’igiene (Pretore di Campobasso, 12/5/1990) e il disturbo ad una pluralità di persone, il cane altamente molesto può essere allontanato – addirittura “scortato” da Polizia o Carabinieri (Tribunale di Napoli, 25/10/1990) – con divieto assoluto di ritorno nell’edificio condominiale (Tribunale di Napoli, 8/3/1994).