Elerobe

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Salve a tutti,vorrei esporre i mie dubbi riguardo il diritto di abitazione acqusito dalla moglie di mio padre dopo la sua morte.la casa dove abitava mio padre con la moglie è stata donata dai mie nonni circa 15 anni fa ma lui si è risposato solamente 7 anni dopo.purtroppo è venuto a mancare 2 anni fa.nella successione la casa risulta 50%mia e 50%sua più il diritto di abitazione spettante al coniuge superstite.attualmente lei si è già riaccompagnata e la casa dove dovrebbe abitare è quasi sempre vuota anche di notte.vorrei sapere, se lei non usa la casa dove dovrebbe abitare può perdere il diritto di abitazione?in più dentro casa ci sono custodite le ceneri di mio padre che sono state affidate a lei.può essere considerato abbandono anche questo?
Grazie
 

Elerobe

Nuovo Iscritto
Conduttore
Sì, ma il non uso dovrebbe essere protratto per venti anni.
Grazie per la risposta.comunque è strano che una casa può rimanere disabitata per tutto questo tempo.vorrei chiarire che li ci abita solo lei.io ancora vivo con mia madre ma dato che metà di quella casa(dove sono nata e cresciuta) è anche mia non potrei usufruirne anche io?
 
O

Ollj

Ospite
No. L'utilizzo che lei ne farebbe sarebbe limitante del diritto del coniuge superstite. Perché non fargli una proposta economica affinché rinunzi sin d'ora al proprio diritto? Lei riavrebbe il bene e la signora un guadagno economico (da un bene che diversamente non utilizza)
 
O

Ollj

Ospite
Per il 50% definiranno un contratto di locazione favorevole ad entrambi ;)
Salvo non siano in pessimi rapporti... come spesso accade quando ci si risposa a tarda età.
 

Elerobe

Nuovo Iscritto
Conduttore
In effetti i rapporti non sono dei migliori. sono peggiorati da quando è morto mio padre perché sono venuta a conoscenza che mio padre l aveva noninata come unica beneficiaria di una certa somma di denaro, anche se in principio eravamo beneficiarie tutte e due,mentre a me ha lasciato solo metà casa.
 
O

Ollj

Ospite
Sarebbe in grado di quantificare il valore della casa e l'ammontare della somma di denaro lasciato solo alla coniuge?
 
O

Ollj

Ospite
Se alla coniuge fosse stato lasciato una somma importante, in assenza di testamento, in modo tale che suo padre abbia operato oltre la sua quota disponibile, lei potrebbe ottenere quanto le spetta per legge.
Faccio un esempio:
Morto suo padre il valore del patrimonio lasciato agli eredi (lei e il coniuge) consiste in una casa del valore di 150.000,00 Euro
In precedenza suo padre aveva donato al coniuge 150.000,00 Euro.
In assenza di testamento, il patrimonio complessivo da dividere ammonterebbe a 300.000,00 Euro (valore casa + donazione al coniuge).
Orbene, il valore di cui suo padre poteva disporre era 100.000,00 Euro e a lei sarebbe spettato 100.000,00 Euro.
Di fatto invece lei avrebbe ricevuto solo 75.000,00 (il 50% del valore della casa).
Compreso perchè è importante sapere i valori su citati?
Saluti
 

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