gianfranco gagliardo

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In data 25/1/82 ho acquistato villino in ariccia dalla soc, giuspa flli duri,licenza edilizia 1/71 del 21/2/1979,con abitabilita' e agibilità del 24/6 1981,dom.accatastamento 6/12/80 ,tre anni fa ,avendo deciso di vendere l,immobile,recatomi all'ufficio tecnico del comune di ariccia,ho constatato che la planimetria catastale era difforme dal progetto originario,ho chiesto chiarimenti al riguardo,ottenendo solo risposte evasive e addirittura mi è stato riferito che l'80% delle costruzioni in ariccia sono nelle stesse condizioni,avrei potuto beneficiare del condono,ma ero completamente all'oscuro della situazione,d'altra parte l'atto di vendita descriveva l'immobile come nell'attuali condizioni e conforme alla planimetria catastale. tuttavia,more solito,il comune per ben 35 anni ha beneficiato delle tasse su un immobile non in regola,così ,purtroppo in italia vanno le cose,in attesa di un cortese riscontro invio distinti saluti gianfranco gagliardo
 

Luigi Criscuolo

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E' uno sfogo? I chiarimenti devi andare a chiederli al costruttore. Non è la prima volta che un costruttore ottiene il permesso di costruire presentando un progetto e poi in corso d'opera fa delle modifiche. Chiaramente quando il direttore dei lavori di allora avrebbe dovuto presentare in comune le varianti che il costruttore intendeva eseguire per farsele approvare. In assenza di approvazione, finito il cantiere, il direttore dei lavori avrebbe dovuto inviare al comune la dichiarazione di fine lavori allegando il progetto "come costruito" secondo le modifiche al progetto approvato in attesa di approvazione.
Se non è stato fatto mi sa che sono stati fatti degli abusi.
Hai comprato dal costruttore, la planimetria allegata all'atto di acquisto era conforme allo stato di fatto? Tu (o un tecnico di tua fiducia) avevi l'onere di controllare che il progetto approvato dal Comune fosse lo stesso dello stato di fatto nel quale di veniva venduto l'immobile.
Ora, visto anche il tempo trascorso, sarai tu che dovrai pagare il costo della sanatoria ammesso che le modifiche apportate siano sanabili.
Poi devi spiegare per quale motivo il comune non dovrebbe percepire le tasse sugli immobili che qualche furbetto, dopo aver ottenuto il permesso di costruire, ha costruito in modo difforme.
 

basty

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Quello che non ho capito è se il post di @gianfranco gagliardo sia uno sfogo o ha già provveduto a sanare la situazione.
Visto che parla di 3 anni fa, propendo per la seconda ipotesi, quindi che sia stato possibile regolarizzare le difformità.

Ho sentito spesso parlare di variazioni in corso d'opera: magari non regolarizzate formalmente a fine lavori.
Ora la legge che sancisce la nullità di atti di trasferimento onerosi in assenza di conformità urbanistica è piuttosto recente: queste varianti che risalgono a molti anni addietro, sono equiparate in toto agli abusi commessi dopo la legge in questione?
 

Gianco

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Non vigeva ancora la 47/85 che stabiliva che gli atti degli immobili irregolari dal punto di vista urbanistico e catastale fossero nulli. Non ti resta che verificare se puoi regolarizzare l'immobile con un accertamento di conformità. Pertanto, dovrai chiedere l'intervento di un tecnico.
 

griz

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l'abuso è responsabilità di chi lo ha commesso ma a tanto tempoo di distanza sarebbe anche difficile dimostrare che provenga dalla costruzione, mi chiedo come sia stato possibile non accorgersi prima che la costruzione è difforme
 

gianfranco gagliardo

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Acquisto fatto nel gennaio del 1982: lo stato mi obbliga a regolarizzare l'acquisto di un immobile tramite un notaio. Il notaio che ha redatto il mio atto scrive che l'immobile è "costruito in base alla licenza edilizia ecc......". viene allegato all'atto la piantina catastale che risponde esattamente allo stato in cui si trova l'immobile, mi viene rilasciato il certificato di abitabilità, il certificato di collaudo della struttura del cemento armato. Chi va a pensare che uno ******o di costruttore presenta al catasto un progetto diverso da quello per il quale ha avuto la licenza di costruzione? Perchè non dire che sul cittadino ricade la scarsa professionalità dei notai che dovrbbero tutelare l'acquirente ma che scrivono numeri e lettere senza un controllo? Perchè non dire che sul cittadino ricade una farraginosa burocrazia che consente ad un costruttore di presentare al catasto un progetto diverso da quello del comune? Non sarebbe bastato prevedere che il progetto presentato al catasto portasse il timbro dell'ufficio tecnico del comune? Perchè far ricadere sul cittadino una verifica di un tecnico del comune e della ASL che constatano la salubrità dell'edificio ma non si accorgono delle differenze tra progetto e costruzione? Perchè meravigliarsi se poi i cittadini diffidano della burocrazia e dei professionisti?
 

griz

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avevo inteso male: se la planimetria catastale è conforme all'esistente potrai dimostrare di non essere tu il colpevole degli abusi, il problema sarà rivalersi eventualmente sui responsabili che nel frattempo potrebbero non esistere più.
Purtroppo hai un problema che potrebbe essere risolvibile facilmente ma anche no, ma il 3 anni come si è evoluta la faccenda?
 

Gianco

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In catasto non va presentato il progetto che è stato approvato. Poi avresti fatto bene a chiedere la consulenza di un tecnico unico in grado di verificare la regolarità dei documenti da allegare all'atto.
 

basty

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In catasto non va presentato il progetto che è stato approvato. Poi avresti fatto bene a chiedere la consulenza di un tecnico unico in grado di verificare la regolarità dei documenti da allegare all'atto.
.... per favore....: anche uscir di casa senza essere assicurati contro la grandine, i tornado ed incidenti vari, sarebbe sconsigliabile.

Qui stiamo parlando di 1982: edificio nuovo, notaio che richiama la licenza, documenti catastali in ordine, idem per abitabilità quindi anche comunicazione di fine lavori effettuata ..... e non esisteva la legge sulla conformità urbanistica. Col senno di poi tutte le considerazioni sono lecite, ma oggettivamente la situazione è assurda.

@gianfranco gagliardo ha tutta la nostra solidarietà, per quel che conta...: di queste situazioni dovrebbe farsi carico l'ufficio tecnico....

Oggi il TG parlava di un palazzo, credo Roma, un 10-15 piani lungo quasi 100 mt: cantiere durato anni ed ancora in corso: nessuno si è accorto che ha invaso per la profondità di 2 metri la sede stradale/marciapiedi ..... eppure c'era stata anche una segnalazione di un municipio ....
 

Gianco

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Professionista
Se la differenza di confine è riferibile alle mappe catastali è verosimile. Altrimenti se l'allineamento precedente è stato variato, ci sono delle connivenze.
 

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