MarioR

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti.
Vi espongo la situazione.

Mio suocero ha subito un procedimento penale per lesioni (inventate, ma il nostro avv era un ....) a una persona ,
è stato condannato a 2 anni, e subito dopo cioè un anno fa la parte lesa ha chiesto
un risarcimento di 400.000€, che a detta del nostro avvocato potrebbe chiudersi a circa la metà, 200.000€ .

Inutile dire che il problema si riperquote su tutta la famiglia :
la moglie casalinga con la quale è comproprietario (in separazione di beni) di un appartamento di 300.000€,
la figlia disoccupata, mia moglie (altra figlia) disoccupata e io lavoro part-time (noi abitiamo in altra casa).
Il problema grosso è che mia moglie vuole vendere la casa in cui abitiamo (ne ha il potere) per pagare il debito.
Quindi a pagare non è il solo colpevole ma circa 7 persone se includo anche i miei figli.

Io ,che ho seguito un pò la vicenda, mi faccio queste domande :

1)il risarcimento non è stato ancora quantificato anche se è sicuro che ci sarà (non c'è una tabella);
alcuni avvocati han detto che potevano vendere casa per salvarla, mentre l'attuale avvocato ha detto
che avrebbero POTUTO BLOCCARE la vendita (ma non è detto);
ha detto il vero
o ha tirato semplicemente a sè un cliente da spennare (casa venduta, nessun cliente)
con una possibilità di blocco vendita prossima a zero ?

2)mio suocero non ha altri averi se non i 150.000€ del suo 50% della casa e una pensione;
nel caso (supponiamo) il risarcimento venga fissato a 200.000€,
gli verrà venduta all'asta la sua quota e e il rimanente con il 1/5 della pensione ?



3) questa è la cosa che più mi interessa:

supponiamo che la quota di 150.000€ della sua casa vada all'asta .
Ci vorrà un compratore!
E questo compratore , quanto sarà disposto a pagare secondo voi
per comprare (immagino solo per lucrarci e non certo per abitarci)
la quota di una casa con persone che non conosce, che ci abitano già dentro e che mai rivenderanno ?
e all'asta, fino a quanto potrebbe scendere il valore dell'immobile per venderlo ? 75-50-30-10.000 ?



Sperando di non aver offeso nessuno o violato la Netiquette,
e che ci sia una possibile soluzione per noi 6 familiari,

ringrazio tutti anticipatamente per le eventuali risposte.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Il vero problema è che sua moglie vuole vendere la vostra casa per pagare il debito. qualsiasi cosa succeda alla casa di suo suocero non cambierà le cose. suo suocero può lasciare che il tribunale decida del suo 50% della casa e la ponga in vendita. si aprirà un'asta in cui sua suocera avrà il diritto, in quanto comproprietaria peraltro residente, di prelazione. ovvero potrà decidere, fissato il prezzo se acquistare o meno l'altra quota. se la prima asta andasse deserta, il giudice deciderà il ribasso e sua suocera avrà nuovamente il diritto di prelazione. se acquista il prezzo versato andrà a risarcire il danneggiato, se ad acquistare la quota di suo suocero sarà un estraneo avverrà lo stesso. per la rimanente parte, in assenza di altri beni suo suocero risponderà con la sua pensione. Il problema ripeto è quello che vuol fare sua moglie, credo tuttavia che, vendendo casa finirebbe per acuire i problemi della famiglia in quanto voi dovreste utilizzare parte del vs reddito familiare per pagare un affitto. forse potreste utilizzare questi fondi per aiutare mensilmente il genitore in difficoltà. a meno che dalla vendita della vostra casa non potete ricavare oltre al pagamento del debito di che comprare un'altra casa.. già che ci sono mi permetto di dare, cosa che non si dovrebbe mai fare, un consiglio non richiesto, se tra mille anni il suocero dovesse venir meno senza aver estinto il debito faccia in modo che sua moglie non accetti l'eredità. altrimenti il debito residuo finireste per pagarlo voi.
 

castro

Nuovo Iscritto
brutta situazione, comunque la cosa che ti può far stare un po' tranquillo che di solito chi compra alle aste lo fa per speculazione e la maggior parte dei partecipanti tende ad acquistare la piena proprietà così da poterla commercializzare immediatamente, difficilmente qualcuno compra metà immobile o quote di immobile, perchè evidentemente non può essere commercializzato subito se non si trova prima un accordo con il titolare dell'altra metà, quindi alle cifre che hai detto nel post (valore 1/2 quota 150.000 €) non credo che nessuno si presenti anzi alle aste successive il prezzo viene abbassato del 20% ad ogni nuova asta, quindi se questo è l'unico bene di tuo suocero ed è in divisione di beni con tua suocera io aspetterei che la cifra scenda e poi lo farei comprare alla suocera, che a quel punto avrà la titolarità del bene al 100% ed essendo in divisione dei beni non è attaccabile dagli eventuali debiti del marito
 

raflomb

Membro Assiduo
All'aste andrebbe necessariamente tutto l'immobile se non diversamente divisibile, poi il ricavato del 50% verrà consegnato alla comproprietaria. Fatta questa doverosa premessa le strade sono le seguenti:
a) se si procede con la messa all'asta dell'immobile c'è il diritto di prelazione della comproprietaria, che al prezzo stimato dal CTU può liquidare il 50% e conseguentemente intestarsi l'intero immobile. Questa soluzione potrebbe essere valida ove ci fossero i soldi per riscattare il 50% (che possono anche essere mutuabili), altrimenti cercherei di evitare la messa all'asta per i seguenti motivi:
1) il debito aumenterebbe in quanto oltre al credito originario vanno sommate tutte le spese legali oltre a quella di CTU;
2) l'incertezza del prezzo che verrà ricavato dall'asta che penalizzerebbe anche il ricavato dell'altro 50% che andrebbe liquidato alla moglie;
B) in assenza delle predette condizioni mi metterei d'accordo con la controparte (e ciò anche nel suo interesse in quanto ricaverebbe una maggior somma) di vendere l'immobile sul mercato libero al fine di ottenere il maggior ricavo, e soddisfare a saldo e stralcio la sua posizione creditoria con la datio del 50% che si andrebbe a ricavare.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
scusa l'ignoranza crassa in materia ma sei sicuro che il bene venga messo in vendita per intero? è così facile pregiudicare chi potrebbe non aver niente da spartire con il debitore? potrebbe essere un mero coerede senza alcun rapporto con chi ha contratto il debito? mi dici da che si deduce ciò? e comunque grazie, non si finisce mai di imparare.
 

raflomb

Membro Assiduo
Un primo quesito che il Giudice dell'esecuzione pone al CTU è quella di indicare se il bene immobile subastato è divisibile. Se il bene non è divisibile, come normalmente accade, il bene viene posto all'asta per intero.
 

Marco Costa

Membro dello Staff
salve,
procedura scorretta (ma protetta dalla legge) piu' volte attuata in caso di potenziali pignoramenti
Tuo suocero prima del pignoramento divorzia da sua moglie e trasferisce la residenza da te.
Il tribunale nella pratica del divorzio concede la casa coniugale a tua suocera.
La figlia convivente (sorella di tua moglie) e' minorenne oppure maggiorenne ma disoccupata e quindi a carico.
Sono veramente pochissimi gli speculatori che investirebbero in un'immobile la cui liberazione ha una data cosi' dubbia
saluti Marco ;) ;)

PS cmq sarebbe meglio addivenire ad un accordo in via bonaria con il creditore che magari e' anche propenso ad uno sconto ed ad una dilazione anche in considerazione dei tempi e dei risultati dell'eventuale asta
 

raflomb

Membro Assiduo
Ciò che afferma Castro è vero, in quanto il giudice dell'esecuzione ha la facoltà dimettere all'asta o la quota del bene pignorato o l'intero. I problemi alla prima opzione sono i seguenti:
La convivenza tra comproprietari e neoaggiudicatario deve essere condotta nel rispetto reciproco ed in totale assenza di vessazioni. Spesso, invece, si finisce con le denunce penali, specie quando, per accelerare le decisioni dei comproprietari, i neoaggiudicatari assumono atteggiamenti ricattatori. In questi casi la denuncia penale diventa temibilissima perché anche la partecipazione all’asta può essere considerata rientrante nel complessivo disegno estorsivo che, in tal modo, assume le caratteristiche aggravanti di una vera e propria premeditazione.
Questa situazione di incattivimento a chi giova? Certamente agli speculatori senza riguardi, e allora è meglio la vendita dell'intero.
 

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