Pixel74

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Proprietario Casa
Salve, essendo risultato aggiudicatario di un appartamento uso abitativo ad un’asta giudiziaria (procedura esecutiva, non fallimentare), sono attualmente in attesa del decreto di trasferimento. Non ho ancora chiaro quale sarà la base imponibile su cui calcolare l’imposta di registro. Premesso che non ho indicato di voler fruire del beneficio del prezzo-valore, in quanto, avendo stabilito un prezzo-limite nella gara d’asta INFERIORE al valore catastale, ho pensato che avrei ottenuto un minor esborso a livello di imposta di registro rispetto al prezzo valore. In effetti mi sono aggiudicato l’immobile ad un prezzo ben inferiore al valore catastale. Date queste premesse, quale sara la base imponibile che verrà utilizzata dal tribunale? Io ritengo che, ai sensi dell’art.44 del DPR 131/1986, l’imposta sia da calcolare sul prezzo di aggiudicazione (ipotesi a me più favorevole). Dato che il citato articolo parla di “esecuzioni forzate”, l’asta della procedura esecutiva tramite tribunale rientra nella casistica? Altrove invece ho letto che la base imponibile potrebbe essere il valore di mercato/ valore venale in comune commercio o eventualmente quale sarebbe? quello indicato in perizia? La base d’asta iniziale? O altro? Secondo voi, nel caso favorevole di applicazione dell’imposta di registro sul prezzo di aggiudicazione, rischierei un futuro accertamento da parte dell’Agenzia delle Entarte? Vi ringrazio anticipatamente.
 

Daniela-77

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Salve, di recente ho letto che l'imposta di registro sugli acquisti all'asta è pari a un importo fisso di 200euro. Questo per le vendite del 2016 e 2017.
 

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