gallia

Membro Attivo
Gentili forumisti,

vorrei sottoporvi per un consiglio la seguente situazione in cui mi vengo a trovare:
l'inquilino di un appartamento di cui sono proprietaria si trova in una situazione economica difficile e da tempo non paga più le spese condominiali (ha accumulato qualche migliaio di euro di debito), mentre paga regolarmente l'affitto. In considerazione del fatto che l'inquilino in questione è lì da tanti anni, già da quando era proprietaria mia madre (che mi ha fatto donazione dell'appartamento) sarei intenzionata a pagare io le spese in questione, a rate, e tra me e me considerare la cosa come una sorta di tacita riduzione dell'affitto che lui continua a pagare.
Tuttavia, vorrei sapere se posso tenere conto di queste spese in sede IRPEF, detraendole dall'imposta da pagare, e quali passi devo compiere a questo scopo.

Grazie dell'attenzione e buona serata a tutti
Carmen
 

dolly

Membro Senior
Professionista
sarei intenzionata a pagare io le spese in questione, a rate, e tra me e me considerare la cosa come una sorta di tacita riduzione dell'affitto che lui continua a pagare.
Tuttavia, vorrei sapere se posso tenere conto di queste spese in sede IRPEF, detraendole dall'imposta da pagare, e quali passi devo compiere a questo scopo.
Non è questione di essere intenzionati, ma di dovere stante la condizione di unico soggetto responsabile e quindi passibile di subire un procedimento di ingiunzione di pagamento. Infatti l'obbligato in solido verso il Condominio è il locatore/proprietario e giammai l'inquilino, ed in caso di improvvisa morosità da parte di quest'ultimo l'amministratore sarà costretto a rivolgersi al proprietario dell'unità immobiliare per ottenere le quote non ancora versate, non potendo in alcun modo agire direttamente nei confronti dell'affittuario.
Per quanto riguarda la detrazione IRPEF in sede di dichiarazione, non è assolutamente possibile per le spese ordinarie, ma prevista (del 50% sulle ristrutturazione e del 65% per il risparmio energetico) esclusivamente per le spese straordinarie sostenute per lavori su parti comuni.
 
Ultima modifica:

gallia

Membro Attivo
Grazie mille, Dolly. Sì, certo, sapevo di essere obbligata in solido con l'inquilino per la parte delle spese condominiali di sua competenza in base al contratto. E infatti pago. Tuttavia mi chiedevo se c'è un modo per far valere che ho pagato io al suo posto e detrarre la cifra dal reddito della locazione annua...
Credo anche che potrei intimargli lo sfratto per questo inadempimento (senza poi farlo diventare esecutivo), e mi chiedevo se questo servisse allo scopo di cui sopra...
Grazie per la pazienza..
 

Elisabetta48

Membro Senior
Non ti conviene allora fare una riduzione vera e propria del canone, almeno temporaneamente? In questo modo ridurresti l'IRPEF da pagare. Certo che però l'inquilino dovrebbe continuare a corrisponderti l'intero canone: la differenza andrebbe a rimborso delle spese condominiali.
 

gallia

Membro Attivo
Eh, sì, in effetti era questa la mia idea, ma ci sarebbe il rischio che poi paga meno canone e nemmeno il condominio...:confuso:
E' vero che potrei intimargli lo sfratto anche semplicemente se non paga le spese condominiali di sua competenza, che vi risulti? Così, giusto come deterrente...
 

dolly

Membro Senior
Professionista
E' vero che potrei intimargli lo sfratto anche semplicemente se non paga le spese condominiali di sua competenza, che vi risulti? Così, giusto come deterrente...
Sì, l'art. 5 della legge 392/78 prevede che il mancato pagamento, nel termine previsto, degli oneri accessori quando l’importo non pagato superi quello di due mensilità del canone di locazione, costituisce motivo di risoluzione, ai sensi dell’articolo 1455 c.c.
 

gallia

Membro Attivo
Ecco.
Allora per l'inquilino è uguale non pagare il canone, oppure non pagare gli oneri accessori.
Invece per me no, credo: se lui non paga il canone di locazione io immagino di poter far valere in sede di dichiarazione dei redditi i canoni non percepiti, giusto?
Sempre grazie della pazienza...
 

Elisabetta48

Membro Senior
immagino di poter far valere in sede di dichiarazione dei redditi i canoni non percepiti, giusto?
No, purtroppo. Solo quando si è in possesso della sentenza di sfratto esecutivo. Se la sentenza è emessa prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, allora non li si dichiara, altrimenti vanno dichiarati. A sentenza emessa, si può chiedere il rimborso.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Ti riporto la frase delle istruzioni dell'Unico 2014 (pag 28)
"Non devono essere dichiarati i canoni (derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo) non percepiti per morosità dell’inquilino
se, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, si è concluso il procedimento di convalida di sfratto per morosità.
In tal caso deve essere comunque dichiarata la rendita catastale".
 

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